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Moni Ovadia : «La verità del documento dell'Unesco»

Il Manifesto : Moni Ovadia : «La verità del documento dell'Unesco» Le parole sono importanti! sentenziava Nanni Moretti in una scena da culto di una sua memorabile pellicola, dando ratifica all'affermazione con un sonoro ceffone vibrato ad una giornalista colpevole di esprimersi con un eloquio mediocre ed improprio. al tempo di quell'accoratorato grido di dolore del geniale cineasta molta acqua è passata sotto i ponti. Abusare perversamente le parole è diventata pratica comune che non provoca reazioni di sofferenza; in questi giorni, il nostro capo del governo si è prodotto in una tecnica di perversione del senso, sostituendo la parola italiana condono con l'anglicismo di sonorità meno sconcia voluntary disclosure. L'ordine del discorso e la scelta delle parole possono diventare particolarmente insidiosi quando si parla di Israele, governo israeliano, israeliani, ebrei e via dicendo. A me è capitato di sentirmi apostrofare con il termine "antip

La vita disegnata di Amal, rifugiata palestinese in Libano

La vita disegnata di Amal, rifugiata palestinese in Libano “Che si viva dentro o fuori un campo per rifugiati, si dovrà combattere per i propri diritti civili. Ognuno di noi ha la sua storia, ma tutti condividiamo la stessa realtà. Questo è il messaggio universale dei miei disegni”. Amal Ziad Kaawash è un’illustratrice palestinese e fa parte dei quasi 500mila profughi che vivono in Libano. Ha creato il personaggio di Meiroun per rappresentare la condizione delle donne e la realtà dei rifugiati. Il video di Valerio Maggio. Libano, i diritti dei profughi palestinesi e i fantasmi della Guerra civile   Libano: bloccata legge sul lavoro palestinese   La musica rompe gli stereotipi nei campi profughi palestinesi in Libano   FOTO: La protesta dei profughi palestinesi in Libano    Libano. Storia di Mohamed Primo Maggio : Il lavoro negato ai Palestinesi del Libano   Hamas programma un attacco dai campi profughi del Libano contro Israele?

Giorgio Berruto : Omofobia giudaica in rete

  “Il peggior peccato per l’ebraismo dopo l’idolatria”? L’omosessualità, naturalmente. Dopo che domenica 11 settembre si è celebrato in Italia, a Roma, il primo matrimonio ebraico secondo il rito reform tra due uomini, per alcuni giorni sui più attivi e frequentati gruppi Facebook dell’ebraismo italiano è stato questo il più diffuso argomento di discussione. Di discussione, a onor del vero, ce n’è stata poca: di insulti, di rigurgiti omofobi più o meno consapevoli, più o meno in cerca di giustificazione presso il Dio degli ebrei, invece, ne ho visti centinaia. Centinaia. “Avrebbero dovuto pensare che qualcun altro avrebbe potuto offendersi e risentirsi”, sono le parole di un consigliere Ucei, una persona che, almeno in teoria, sarebbe chiamata a rappresentarci. Ci sono inviti a trascinare di fronte al Bet Din (tribunale rabbinico) i “criminali”; anzi, no - chiosa qualcheduno che deve ritenersi straord

Franco Segre : Passato e Futuro

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Vivere nel passato. Vivere per il futuro. Sono due atteggiamenti e mentalità che si trovano spesso in contrasto tra loro e dividono le singole persone, o le famiglie, i gruppi o le relative ideologie in due nette categorie di pensieri e di interessi: i cosiddetti “conservatori”, che valorizzano il tempo trascorso, che vivono nei loro ricordi, che rimpiangono ciò che è stato, nella convinzione che contenga dei beni irripetibili, definitivamente perduti; i cosiddetti “progressisti”, che nutrono piena fiducia e speranza nell’avvenire, ma tendono a guardare solo avanti, operando spesso in modo avventato per ignoranza e superficialità e trascurando le esperienze della storia, delle tradizioni, della dinamica dei progressi compiuti. In mezzo c’è il presente, che è difficile identificare e quantificare come intervallo di tempo, in quanto è piuttosto un insieme di istanti che si susseguono con continue mutazioni, tra

Il cuore di Napoli: benvenuti rifugiati . Napoliè la vostra casa

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Israele : Mons Marcuzzo: dolore e dispiacere per l’attacco vandalico alla basilica della Trasfigurazione

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            ISRAELE - PALESTINA Mons Marcuzzo: dolore e dispiacere per l’attacco vandalico alla basilica della Trasfigurazione Di AsiaNews.it Nella notte fra il 23 e il 24 ottobre ignoti hanno fatto irruzione nel luogo sacro sul monte Tabor. Danneggiate icone, prelevata la statua della Madonna, profanate le ostie e rubate le offerte. Forse opera di delinquenti comuni. Mons. Marcuzzo: episodio “grave”, che mostra la “mancanza del senso del sacro”. Presto un atto di “riparazione” con tutta la comunità. Gerusalemme (AsiaNews) - Un episodio “grave” che mostra “la mancanza di senso del sacro, del divino” che invece di solito “in questa terra è ben presente” non solo fra i cristiani, ma anche fra ebrei e musulmani. È quanto dice ad AsiaNew s mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale di Gerusalemme, commentando la profanazione della