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Haaretz: Secret 1970 Document Confirms First West Bank Settlements Built on a Lie

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Secret 1970 document confirms first West Bank settlements built on a lie - Israel News In minutes of meeting in then-defense minister Moshe Dayan’s office, top Israeli officials discussed how to violate international law in building settlement of Kiryat… haaretz.com It has long been an open secret that the settlement enterprise was launched under false pretenses, involving the expropriation of Palestinian land for ostensibly military purposes when the true intent was to build civilian settlements , which is a violation of international law. Now a secret document from 1970 has surfaced confirming this long-held assumption. The document, a copy of which has been obtained by Haaretz, details a meeting in the office of then-defense minister Moshe Dayan at which government and military leaders spoke explicitly about how to carry out this deception in the building of Kiryat Arba , next to Hebron.

Israele - Palestina: i settler invitano ad uccidere Ahmad Al Dawabshe,

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Questa è una pagina di coloni israeliani che invitano altri coloni ad uccidere (anche) Ahmad Al Dawabshe, perché da grande sarà un terrorista e pericoloso per Israele, perciò bisogna eliminarlo come hanno fatto con la sua famiglia. Il nonno ha chiesto a tutto il paese di aumentare la vigilanza sulla zona dove abita con Ahmad perché sente proprio il pericolo e dice che un colono che ha ucciso una famiglia intera è capace di uccidere anche Ahmad...   Do Israeli police take a soft stance on far-right incitement? Israeli web surfers post comments that incite hatred against Arabs, and the police are doing little to stop them. al-monitor.com

Isis, il campo di addestramento in Kosovo? È a due passi dalla base americana della Nato

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Almeno cinque campi, di cui - se non tutto - l’impressione è che si sappia molto. Se la presenza di cellule fondamentaliste nell’area dei Balcani è cosa nota (due anni fa l’Espresso ne aveva censite una ventina in tutta la regione), adesso arriva la conferma dell’esistenza di un livello superiore. Prevedibile, per alcuni versi, ma finora mai resa nota più o meno ufficialmente: la presenza di campi di addestramento dell'Isis in Kosovo. Dove gli aspiranti jihadisti di etnia albanese, oltre a studiare l’arabo e il Corano, imparano a maneggiare le armi, si esercitano col tiro e apprendono nei boschi le tecniche di guerriglia. Sotto la supervisione di ex paramilitari dell’Uck, l’esercito di liberazione dei tempi della guerra con la Serbia, considerati autentici eroi in patria (statue dedicate ai combattenti si trovano praticamente in ogni città). Secondo fonti di intelligence

Video : demolizioni delle case palestinesi nella zona C

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Nei primi sei mesi del 2016, israele ha demolito 168 abitazioni in Cisgiordania, lasciando senza un tetto 740 palestinesi, tra i quali 384 minori. In tutto il 2015 le case demolite erano state "solo" 125...

Amira Hass : Number of Palestinians Detained in Israel Without Trial Sees Sharp Rise

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Number of Palestinians Detained in Israel Without Trial Sees Sharp Rise Today 651 Palestinians who have not been given due process are in Israeli jails. One of them, Bilal Kayed, received a detention order last month just moments after finishing a long prison term Israel holding 10 Palestinian journalists, six of them without charges Bilal Kayed, an administrative detainee who has

CISGIORDANIA. Guerra nella notte: missili anti-carro per catturare un palestinese

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CISGIORDANIA. Guerra nella notte: missili anti-carro per catturare un palestinese L’esercito ha attaccato il villaggio di Surif e ucciso Mohammad Faqih, accusato di aver ucciso un colono il primo luglio. Demolita l’abitazione. B’Tselem: in sei mesi… nena-news.it L’esercito ha attaccato il villaggio di Surif e ucciso Mohammad Faqih, accusato di aver ucciso un colono il primo luglio. Demolita l’abitazione. B’Tselem: in sei mesi distrutte più case che in tutto il 2015 della redazione Roma, 27 luglio 2016, Nena News – Il villaggio di Surif ieri notte ha vissuto come in guerra: per stanare Mohammad Faqih, palestinese accusato di aver ucciso un rabbino e di essere membro di Hamas, l’esercito israeliano ha usato i missili anti-carro dopo aver ingaggiato uno scontro a fuoco. I bulldozer militari sono stati messi in azione quando Faqih era ancora vivo. Della casa ora non restano che macerie e Muhammad Faqih, il ricercato, è morto. Il suo corpo, fa s

I terroristi vogliono un’Europa in guerra contro l’islam

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27 Lug 2016 16.57 opinioni I terroristi vogliono un’Europa in guerra contro l’islam         Gwynne Dyer , giornalista “Siamo in guerra”, ha detto martedì il presidente francese François Hollande, dopo che due presunti militanti del gruppo Stato islamico (Is) hanno ucciso un prete davanti ai suoi fedeli vicino a Rouen. È il tipo di cose che i leader si sentono in dovere di dire in casi del genere, ma che purtroppo comunicano il messaggio sbagliato. L’aviazione francese sta già bombardando le truppe dell’Is in Siri

Il Grande Imam di Al Azhar condanna l’uccisione di p. Jacques Hamel in Francia

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Pierre Balanian Ahmad Al Tayyeb offre condoglianze al presidente francese, all’arcivescovo di Rouen, ai familiari delle vittime e a tutta la Francia. Gli assalitori “privi di qualunque senso di umanità”. L’islam “ordina di rispettare i luoghi sacri e di culto e la sacralità dei non-musulmani”. Fronteggiare il terrorismo anche combattendo “il pensiero estremista” nella religione islamica. EGITTO-ISLAM-FRANCIA Il Grande Imam di Al Azhar condanna l’uccisione di p. Jacques Hamel in Francia Ahmad Al Tayyeb offre condoglianze al presidente francese, all’arcivescovo di Rouen, ai familiari delle vittime e a tutta la Francia. Gli assalitori “privi di qualunque… Di AsiaNews.it Il Cairo (AsiaNews) Il Grande Imam di Al Azhar, Ahmad Al Tayyeb, la più alta dignità islamica del mondo islamico sunnita, ha condannato poche ore fa “l’attacco terroristico avvenuto nella chiesa di Saint Etienne nei pressi della città di

Tuwani : a colpi di pala

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A COLPI DI PALA (testimonianza da Operazione Colomba) Pubblicato da ab il 27/7/16 • Inserito nella categoria: Esperienze , Primo Piano , Testimonianze Mercoledì 27 Luglio 2016 00:48 Palestina   Ieri sera è arrivato N. a casa, ha bussato e ha chiesto che lo seguissimo. Non era in macchina come al solito, era a piedi, e mentre scendevamo per la strada principale del villaggio altri uomini si sono uniti a noi, camminando. All’orizzonte c’era ancora un po’ di luce, ma in cielo c’erano già le prime stelle: tra qualche minuto sarebbe arrivata la notte. Dal 9 giugno (il giorno dopo l’attacco al Sarona Market di Tel Aviv) l’esercito Israeliano ha chiuso la strada che collega il villaggio di Tuwani alla città più vicina per ben 7 volte. Per sette volte gli abitanti hanno visto un bulldozer, circondato da soldati, chiuderli fuori da ospedali, università, negozi, lavoro. E’ una punizione collettiva: la vita di un israeliano ha un prezzo molto alto. Quella dei palestinesi s

Israele : Quei bimbi ebrei yemeniti che ancora interrogano Israele

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  Quei bimbi ebrei yemeniti che ancora interrogano Israele di  Laura Silvia Battaglia |  26 luglio 2016 Una conferenza sulla questione dei bimbi yemeniti svoltasi presso il Parlamento israeliano il 21 giugno scorso. (foto Miriam Alster/Flash90) Da maggio si è tornato a parlarne in Israele, dopo un reportage giornalistico . È la vicenda di mille bimbi ebrei yemeniti scomparsi fin dalla prima migrazione verso lo Stato ebraico nel 1948. Alcune delle loro storie sono state rivelate soltanto nel maggio 2016, dopo che il quotidiano Hareetz ha diffuso un reportage investigativo sulla questione. Al punto che, sul tema dei bimbi ebrei yemeniti scomparsi o rapiti fin dalla prima migrazione verso lo Stato d’Israele nel 1948, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dovuto chiedere al ministro Tzachi Hanegbi un’indagine e tre commissioni di inchiesta su un faldone di documenti classificati fino al 2071. La vicenda è tornata d'attualità dopo il trasferimento, nello

Gad Lerner : Il dolore dell’imam di Saint-Etienne-du-Rouvray per la perdita del suo amico padre Jacques

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1  Il dolore dell’imam di Saint-Etienne-du-Rouvray per la perdita del suo amico padre Jacques | Gad Lerner L’orribile delitto di Saint-Etienne-du-Rouvray ha sconvolto molte persone, e tra i primi a esprimere grande dolore per la perdita di un amico è stato l’imam della cittadina francese. Mohammed Karabila, responsabile della moschea locale e del consiglio musulmano dell’Alta Normandia si è dichiarato sconvolto per l’uccisione di padre Jacques Hamel. Nelle sue prime dichiarazioni il religioso musulmano ha rimarcato di non riuscire a comprendere un simile delitto. ” Tutte le nostre preghiere vanno verso la famiglia di padre Jacques e verso la comunità cattolica. Padre Jacque è un uomo che ha donato la sua vita per gli altri. Siamo sconvolti alla moschea”. I due religiosi si conoscevano, ed erano diventati amici grazie alla loro collaborazione in un consiglio interreligioso della cittadina francese. Un organismo lanciato 18 mesi fa, sulla scia dell’ondata di a

Oltre le 28 pagine: l’Arabia Saudita e l’Occidente

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  Oltre le 28 pagine: l’Arabia Saudita e l’Occidente   Oltre le 28 pagine: l’Arabia Saudita e l’Occidente Redazione 25 luglio 2016 1 Share: 0 Oltre le 28 pagine: l’Arabia Saudita e l’Occidente Di Kevin Schwartz 22 luglio 2016 Assaporiamo le spezie dell’Arabia, e tuttavia non sentiamo mai il sole torrido che dà loro la vita. Questa frase è scritta all’interno della rotonda della Sala di lettura Jefferson nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, al di sopra della raffigurazione del Commercio. La pubblicazione da tempo attesa delle 28 pagine segrete di un’inchiesta del Congresso sugli attacchi dell11 settembre, rappresenta il resoconto pubblico più completo della prova che certi cittadini sauditi hanno potenzialmente aiutato alcuni dei dirottatori. Tuttavia, qualsiasi prova che il governo saudita abbia fornito consapevolmente assistenza, a questo punto resta indiziaria e non dimostrata ed è  una prospe

Il mio ospedale di Gaza è stato distrutto. Perché il mondo è rimasto in silenzio?

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Il mio ospedale di Gaza è stato distrutto. Perché il mondo è rimasto in silenzio? Pubblicato da ab il 24/7/16 • Inserito nella categoria: Esperienze , Primo Piano , Testimonianze 23 lug 2016   Sono passati due anni….Parla il direttore dell’ospedale El Wafa di Gaza, distrutto dalle bombe israeliane. E mai ricostruito “Il mio ospedale di Gaza è stato distrutto. Perché il mondo è rimasto in silenzio?” Basman Alashi 23 luglio 2016 Due anni fa, il mio ospedale è stato distrutto. Era l’unico ospedale dedicato alla riabilitazione a Gaza, un moderno centro di cura con 80 posti letto. I nostri pazienti sono tra i residenti più vulnerabili di Gaza; molti sono paralizzati, alcuni hanno bisogno di cure 24 ore su 24. Nell’estate 2014, Gaza ha subito 51 giorni di attacchi da parte di Israele, in cui nessun posto era al sicuro, nemmeno le scuole o gli ospedali. Subito dopo l’inizio degli attacchi, El Wafa, situato nei pressi del quartiere di Shujaiyya di Gaza orientale, è