Post

Corteo del 25 Aprile : nessuno ha escluso gli ebrei e il gonfalone della Brigata Ebraica.

Immagine
1A Milano sfilano ,come l'anno scorso, i rappresentanti della Brigata Ebraica , l'ANED e le bandiere palestinesi all'interno del corteo ,a  Roma ,come l'anno scorso, l'Aned e la  Comunità Ebraica  si dissociano e non partecipano dando vita a due manifestazioni distinte  2 Nè il comunicato della Comunità  ebraica di  Roma ,nè quello dell'ANED citano la decisione dell'ANPI o di altre organizzazizioni ufficiali di voler escludere  il Gonfalone delle Brigate ebraiche  dalla memoria sempre vita della lotta di liberazione contro i   i Nazisti e i Fascisti  COMUNICATO DELLA COMUNITA'   EBRAICA  di ROMA 25 aprile:Comunità ebraica Roma manifesta a Museo Resistenza 22 aprile, 14:13 (ANSAmed) - ROMA, 22 APR - In occasione del 25 aprile, anniversario della liberazione d'Italia, la Comunità Ebraica di Roma si ritroverà davanti al Museo della Resistenza di Via Tasso a Roma. Lo

Marco Carrai, il suo amico è “una spia del Mossad”. L’inchiesta della Cia che imbarazza l’Italia

Immagine
1 la cia non ama gli amici di renzi – nel mirino il rapporto di marco carrai con michael ledeen Mattarella lo ha già fermato una volta. Ma Renzi insiste: vuole Carrai a Palazzo Chigi, a tutti i costi. Tanto che, dopo aver incassato un dagospia.com 1  Sergio Rame per Il Giornale L'uomo chiave, secondo le carte della Cia, è Michael Ledeen. Un personaggio noto alle cronache italiane già ai tempi della "crisi di Sigonella", vicino al presidente Ronald Reagan. carrai renzi cybersecurity 5 Per la Cia Ledeen sarebbe diventato una "spia di Israele". Un'accusa che lo ha fatto allontanare da Washington e che, stando alle carte pubblicate oggi dal Fatto Quotidiano, rischia ora di imbarazzare Marco Carrai, a cui Matteo Renzi vorrebbe far avere una consulenza col Dis, l'organismo di coordinamento dei servizi segreti. Sull'americano, che in passato era stato accusato di avere legami co

Video in inglese: manifestazione a Tel Aviv per il miltare che sparò in testa a un palestinese agonizzante

Immagine

Ugo Tramballi : OMBRE RUSSE A DAMASCO

OMBRE RUSSE A DAMASCO IL SOLE 24 ORE, 23/42016 di Ugo Tramballi DAMASCO – La parte di Russia più evidente in città è la sua periferia. Il lungo viale di Mezzah, in direzione Sud Ovest con i suoi grandi palazzi grigi prefabbricati in cemento, assomiglia a Leninsky prospect. A parte le palme e i pannelli solari. La periferia di Damasco, simbolo della solidarietà socialista ai tempi della Guerra fredda, è una delle tre identità urbane della capitale siriana. Le altre sono la città murata che racchiude duemila anni di storia, e quella centrale che porta i segni della lunga presenza coloniale francese. Se la capitale e la Siria di Bashar Assad sono ancora in piedi, e ora godono di una tregua precaria ma efficace, è grazie a Vladimir Putin e al suo intervento militare. Ma non esiste la Damasco sulla Moscova che sarebbe plausibile trovare data la presenza militare russa, i consiglieri, la riconoscenza che il governo e la gente dovrebbero mostrare verso chi li ha salvati d

Robert Fisk :Finalmente l’argomento Israele e Palestina è entrato nelle elezioni statunitensi

Finalmente l’argomento Israele e Palestina è entrato nelle elezioni statunitensi 22 aprile  2016 Edward Said, morto da 13 anni ma  che non si può seppellire dal punto di vista intellettuale, era solito dire che c’era soltanto un “ultimo tabù” negli Stati Uniti. Si poteva parlare dei neri, dei gay –  praticamente  di ogni cosa che si voleva – ci diceva lo studioso, linguista, storico e musicista palestinese, ma non si può parlare dell’America e di Israele. Almeno non in senso critico. Ma eccoci qui nell’anno di un’elezione americana e Bernie Sanders chiede un approccio più “imparziale”  verso i palestinesi; il Vice Presidente Joe Biden ha espresso la sua  “ enorme frustrazione”   nei riguardi di   Benjamin Netanyahu; perfino Hillary Clinton che, naturalmente sarà la prossima Presidente degli Stati Uniti – è riuscita (appena) a fare riferimento alle “azioni deleterie” di Israele, “comprese quelle riguardo agli insediamenti”. Non sono certo cose stupef

Robert Fisk :Obama sa che l’11 settembre era collegato all’Arabia Saudita – le grandi riserve di petrolio del paese sono il motivo della sua visita ufficiale

Immagine
Obama sa che l’11 settembre era collegato all’Arabia Saudita – le grandi riserve di petrolio del paese sono il motivo della sua visita ufficiale Il presidente Barack Obama stringe la mano al re saudita Salman all’avvio di un incontro bilaterale nel palazzo Erga di Riyadh nel 2015 – Reuters di Robert Fisk – 23 aprile 2016 Povero buon Barack! Eccolo che va a Riyadh a parlare con il suo cosiddetto alleato, l’Arabia Saudita. Il regno sunnita wahabita ha perso la pazienza già da tempo con il presidente statunitense, che si è fatto amico dell’Iran sciita e che non ha distrutto il regime alawita (leggasi: sciita) in Siria. Dunque perché Obama si è preso mai il disturbo di venire nel Golfo? Gli sono rimasti degli amici tra i re, emiri e principi di Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, Qatar, Emirati e Oman? Obama non entrerà nella tana del leone saudita. I sauditi non sono mai stati coraggiosi come i leoni – motivo per cui lasciarono il decisamente po

Liana Badr, la palestinese - Arabpress

Immagine
Liana Badr, la palestinese - Arabpress Liana Badr, la palestinese - L'UNESCO ha decretato che oggi, 23 aprile, si festeggi la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore. Per questo, ho dovuto riflettere un po' prima arabpress.eu Dal blog Mille e una pagina di Claudia Negrini L’UNESCO ha decretato che oggi, 23 aprile, si festeggi la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Per questo, ho dovuto riflettere un po’ prima di decidere a chi dedicare l’articolo di oggi, spulciando tra i miei scaffali pieni di libri, alcuni già letti, altri ancora in attesa di essere sfogliati. Mentre facevo scorrere i miei occhi sui titoli, mi è balenato in mente un nome: Liana Badr, l’autrice e cinematografa palestinese. Fidandomi di questa sensazione ho cercato il suo libro, che sapevo di avere da qualche parte nella confusione generale che regna nella mia camera e ho deciso di palarvi di lei. La vita di Liana Bad