Amira Hass: Ordine di sfratto
Ordine di sfratto Eravamo quattro israeliani in visita a una comunità remota di pastori e agricoltori alle prese con un ordine di sfratto tra le colline a sud di Hebron, in Cisgiordania. Eravamo quattro israeliani in visita a una comunità remota che non si trova neanche sulle mappe. È sempre la stessa storia: una comunità di pastori e agricoltori alle prese con un ordine di sfratto, in questo caso tra le colline a sud di Hebron, in Cisgiordania. Gli anziani della comunità, delle famiglie Battat e A Tel, sono nati nelle grotte di queste colline, tra le rovine di un insediamento bizantino-musulmano. Oggi quei resti archeologici hanno convinto le autorità israeliane a chiedere alla comunità di abbandonare le loro case di pietra e le loro tende. È la legge dell’occupazione: gli esseri umani non contano niente. Quando siamo arrivati faceva un caldo secco, e il vento entrava nelle case. “Meglio dell’aria condizionata”, ha detto Abu Raed, 59 anni. Nonostant