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Akiva Eldar : nessuna sorpresa nella scelta della Corte americana sullo status di Gerusalemme

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   Sintesi personale No Surprises in US Court Decision on Jerusalem's Status E 'lecito ritenere che non avete mai sentito parlare di Menachem Zivotofsky. In realtà non vi è alcuna ragione particolare per voi di conoscere il nome del ragazzo nato 10 anni fa a Gerusalemme, se non che i suoi genitori hanno intentato una causa al  Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Autore: Akiva Eldar Inviato il: 26 luglio 2013 Tradotto da: Ruti Sinai La richiesta della famiglia  era di riportare  sui documenti  come luogo di nascita  "Gerusalemme, Israele "(  50.000  cittadini americani  sono nati a Gerusalemme) . Lo scopo  della denuncia puntava  a influenzare la politica estera degli Stati Uniti, costringendo il presidente  americano  e la sua amministrazione a  riconoscere entrambe le parti di Gerusalemme come una città dello  stato di Israele e  sua capitale. Questa settimana, il 23 luglio, tuttavia, dopo un lungo processo lega

Gaza: bambini lavorano nei cimiteri per aiutare le loro famiglie

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   Sintesi personale Mahmoud  ha nove anni e lavora nove ore al giorno  nel  cimitero di Sheikh Radwan  di Gaza City. Fissa il cancello del cimitero in attesa di un  visitatore o  di un corteo funebre. Informazioni su questo articolo utenzione dei cimiteri di Gaza Autore: Rasha Abou Jalal Inviato il: 26 luglio 2013 Tradotto da: Sami-Joe Abboud Mahmoud si impegna  a  mantenere le tombe dei defunti puliti e con   fiori in cambio di una piccola somma. Lo fa per evitare problemi con suo padre, che lo picchia e  minaccia di cacciarlo di casa se non raccoglie abbastanza soldi per la fine della giornata. Secondo i dati dell'Ufficio centrale di statistica palestinese (PCB), " Ci sono circa 65.000 i bambini che lavorano nei territori palestinesi  e  rappresentano il 6% di tutti i bambini nella fascia di età compresa tra i  5 e i 14 anni  Alcuni sono pagati, altri non lo sono. Per la precisione  dal  rapporto annuale pub

Come fare perché il Diritto Internazionale operi a favore dei palestinesi

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Al- Shabaka Commentary 17.07.2013 http://al-shabaka.org/how-make-international-law-work-palestinians?page=show Come fare perché il Diritto Internazionale operi a favore dei palestinesi. Il Diritto Internazionale non è un insieme di norme immediatamente esecutive che porta automaticamente giustizia. E’ modellato dai politici e usato a scopi politici.   di Ingrid Jaradat Gassner Impiegato in tal modo, il Diritto Internazionale ha contribuito all’oppressione e frammentazione in corso del popolo palestinese. Se combinato con il sistema di riferimento di Oslo in atto, è stato usato in modo selettivo per perseguire una ingiusta formula di terra–in cambio di–pace, mentre occulta la colonizzazione israeliana in corso, la confisca e l’annessione della terra dei palestinesi e l’oppressione del popolo palestinese . Ha tralasciato in modo particolare il diritto al ritorno di milioni di palestinesi che vivono come profughi a giro per il mondo e ha fornito le basi per un sis

Gideon Levy : Il discorso improbabile di Netanyahu

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Internazionale n.1010 26 luglio/1 agosto 2013 Le opinioni Il discorso impossibile di Netanyahu di Gideon Levy – Ha’aretz Nel mio sogno vedo Benjamin Netanyahu tenere il discorso della sua vita, che poi sarebbe il discorso della nostra vita. Ringraziando il segretario di stato americano John Kerry per i suoi sforzi e il presidente palestinese Abu Mazen per la sua disponibilità, Netanyahu annuncia la fine della paralisi israeliana e lancia un’impostazione completamente nuova, un nuovo Netanyahu, e ancor di più: un nuovo Israele.                      Cartello: 3° intifada                                         Cartello: nuovo quartiere ebraico a                                                                                           Gerusalemme Est  Abu Mazen: Soltanto la prima pietra                 Netanyahu: Soltanto la prima pietra Il nuovo Israele farà subito, senza precondizioni, una serie

Palestina. Il movimento 'queer', piccoli numeri per una grande visione

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Palestina. Il movimento 'queer', piccoli numeri per una grande visione Il movimento queer palestinese non esisteva prima della seconda Intifada. Oggi è una realtà composita che ha capito "di non poter accantonare l'identità palestinese", che rifiuta "la dicotomia occidentale dominante", ed ha compreso che "i poteri oppressivi   non fanno differenza tra i gay e gli altri: non puoi lavorare contro l’occupazione israeliana e dimenticare patriarcato e capitalismo. Sono diverse facce dello stesso sistema di oppressione”. Per quanto piuttosto nuovo e ridotto, il movimento queer in Palestina è ben lontano dall’essere una realtà omogenea. Comprende infatti molti gruppi di attivisti diversi, dinamici e agili che, all’interno del quadro più ampio della lotta di liberazione sociale e n

La crisi egiziana soffoca la Striscia di Gaza

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Gaza, 27 luglio 2013, Nena News - E' il destino della Striscia di Gaza . Vivere nell'emergenza, nella precarietà. Non a causa di disastri naturali ma di decisioni politiche prese dagli israeliani e dagli egiziani, aggravate dal disinteresse internazionale verso la condizione di 1,6 milioni di palestinesi. La crisi egiziana e la guerra tra esercito e islamisti radicali che si combatte nel vicino Sinai, stanno avendo un rapido e drammatico impatto sulla vita dei civili palestinesi. Ne sanno qualcosa anche i volontari italiani di "Music for Peace" rimasti bloccati per un mese ad Alessandria d'Egitto con il loro convoglio di aiuti umanitari destinato alla Striscia. Una volta ricevuto il via libera, sono poi rimasti per giorni fermi a El Arish a poche decine di km dal valico di Rafah che ormai apre ad intermittenza. Oggi, in tarda mattinata, il convoglio di "Music for Peace" dovrebbe finalmente arrivare al terminal di confi

Bradley Burston : vi sarà pace tra Israele e Palestina

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Bradley Burston   Sintesi personale     Ovunque si guardi  le persone accorte  non posssono che essere d'accordo su questo  : i negoziati israelo-palestinesi  hanno la stessa possibilità di successo di una palla di neve all'inferno  . In realtà  sia a destra  che a sinistra  che al  centro  si sentirà dire  non solo che i colloqui  sicuramente falliranno , ma che in realtà   dovrebbero fallire . Altri  affermano senza mezzi termini. I colloqui di pace sono "una garanzia di guerra" ed è  potenzialmente "la peggiore di tutte le opzioni." Sapendo quello che sappiamo, dopo aver attraversato quello che abbiamo passato ,la speranza  cestinata, il dolore eterno, la vita e i decenni perduti , non vi è alcun motivo razionale per credere nella possibilità della pace A questo  punto si potrebbe anche concludere :  ci vorrebbe un estremista  fanatico per  credere che la pace  sia possibile sulla base di due stat