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Storie – Il caso Palatucci e il compito della storiografia di Mario Avagliano

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  Storie – Il caso Palatucci e il compito della storiografia La storia non si fa né con le glorificazioni improvvisate né con i giudizi sommari. La storia richiede una lunga attività di scavo e di ricerca, non solo negli archivi, che tenga conto dei documenti e delle testimonianze disponibili e anche del contesto in cui si svolsero i fatti. Lo dimostra la vicenda del funzionario di polizia irpino Giovanni Palatucci nel periodo della persecuzione degli ebrei, tra il 1938 e il 1944, oggetto di attenzione in queste ultime settimane da parte dei principali quotidiani nazionali.
Palatucci è il classico esempio di come, senza opportuni studi ed approfondimenti, un personaggio possa essere considerato, a seconda dei punti di vista, “santo” o “criminale”. Dal riconoscimento di Giusto tra le Nazioni dello Yad Vashem e il processo di beatificazione da parte della Chiesa cattolica, alle accuse del New York Times di collaborazionismo con i nazisti.
Uno dei primi a sollevare dubbi sul salvataggio

CISGIORDANIA : FAST-FOOD SÌ, MA NON NELLE COLONIE ISRAELIANE : IL CASO DI ARIEL

FAST-FOOD SÌ, MA NON NELLE COLONIE: IL CASO DI ARIEL FAST-FOOD SÌ, MA NON NELLE COLONIE: IL CASO DI ARIEL   Giustizia e Diritti umani Primo Piano La filiale israeliana della catena statunitense McDonald’s ha declinato l’invito ad aprire un ristorante nella colonia di Ariel, in Cisgiordania, per “motivi ideologici”. Tanto basta per sollevare reazioni stizzite da un lato, cori di plauso e pubblici encomi dall’altro sulla stampa israeliana e palestinese. La decisione di rifiutare l’offerta – spiega il quotidiano Ha’aretz – è stata assunta dal proprietario israeliano della filiale di fast-food, Omri Padan, da sempre critico sulla politica degli insediamenti e tra i fondatori dell’associazione Peace Now, che gli ha dichiarato “pieno sostegno” nella vicenda. Nonostante la politica di Padan non sia mutata negli anni – fin dagli anni ’80 aveva dichiarato che non avrebbe aperto negozi nei Territori palestinesi occupati – la notizia alimenta il dibattito sul b

1948 : Chiesa cattolica nel villaggio palestinese distrutto di Ma'lul

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  Amazing photo of the Catholic Church in the destroyed village of Ma'lul, District of Nazareth (1938)   http://zochrot.org/en/content/remembering-malul

Israele: passa in Israele il Piano Prawer-Begin per i beduini del Negev

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  L'attuazione del piano Prawer per i villaggi non riconosciuti del Negev è diventato un obiettivo politico importante per il governo Netanyahu.  Di Noam Sheizaf | Pubblicato 25 giugno 2013 A seguito di uno dei dibattiti più accesi che il parlamento israeliano ha visto negli ultimi anni, la Knesset ha approvato il Piano Prawer-Begin per l'accordo sugli insediamenti beduino- palestinesi nel Negev ieri (Lunedi). Comunemente indicato come il Piano Prawer, la nuova legislazione permetterà al governo di distruggere decine di cosiddetti villaggi "non riconosciuti" nel Sud e togliere 30-40.000 beduini dalle loro case. S econdo il piano, ai cittadini beduini che hanno registrato rivendicazioni territoriali saranno offerte compensazioni monetarie o di terra in una zona designata per il reinsediamento. A seguito di richieste da parte del partito di destra Casa ebraica, un nuovo articolo è stato aggiunto al testo all'ultimo minuto, stabilendo che l'offerta di risa

Gideon Levy : Israele è uno Stato legittimo?

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Haaretz.com 24.06.2013 http://www.haaretz.com/opinion/is-israel-a-legitimate-state.premium-1.531399 Israele è uno Stato legittimo? Israele è uno Stato legittimo? La Conferenza presidenziale nulla ha fatto per legittimare Israele, così come documentare le malefatte dell’occupazione ed evidenziare il razzismo non vanno incolpati della delegittimazione del regime.   di Gideon Levy La domanda provocatoria (e impegnativa) insita in questo titolo è irrilevante. Fatta eccezione di Israele un’accusa di tal genere non è stata scagliata contro nessun altro Stato, e a essere onesti, Israele non è considerato seriamente nemmeno illegittimo – almeno non nel senso che, per spaventare la gente, la destra nazionalista del paese vorrebbe farci credere. Quando si discute sul tema, la questione non è se determinati stati sono legittimi o meno, bensì se lo sono determinati regimi. I regimi dell’Iran, della Corea del Nord, della Birmania, e altri ancora, vengono considerat

Gerusalemme: l'estremismo ebraico del tag price ,impunità e rabbia palestinese

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Sintesi personale Da Daniel K. Eisenbud, Tovah Lazaroff  I residenti di Beit Hanina esprimono rabbia per la mancanza di azione  del Governo  dopo che la pacifica comunità è stata vandalizzata  da estremisti ebrei e temono che possa esplodere una terza intifada Nel secondo attacco di tag-price  in meno di una settimana i  vandali hanno tagliato  le gomme di oltre 20 auto e disegnato  con  spray una stella di David  nel quartiere arabo  di  Gerusalemme . Cinque giorni prima ad  Abu Ghosh - una comunità alle porte della capitale noto per il suo rapporto armonico con gli ebrei ,  28 vetture sono state vandalizzate e i muri delle case  sporcate con graffiti razzisti. "E 'molto fastidioso ciò  per tutta la popolazione di Gerusalemme est e non vi è alcun progresso nel movimento per la pace", ha detto Obada, proprietario di un negozio, " Nulla è stato ottenuto  e questi [ebrei] estremisti stanno agendo  con il permesso del governo israeliano". Alla cerimo