Post

I legami tra Qatar e Fratellanza preoccupano il Golfo

Immagine
  Focus Egitto/ I legami tra Qatar e Fratellanza preoccupano il Golfo   L’ascesa al potere dei Fratelli Musulmani, sullo sfondo dei complicati equilibri regionali: Sultan Sooud Al Qassemi, commentatore di Al Monitor , analizza le relazioni tra l’Egitto della Fratellanza e il Qatar. Tra perplessità saudite e scenari futuri.   di Sultan Sooud Al Qassemi* - traduzione a cura di Anna Toro Gli stati arabi del Golfo possono anche non ammetterlo pubblicamente ma, con l'affermazione dei poteri islamisti nella regione, una frattura sta lentamente emergendo fra loro. Se infatti il Qatar ha accolto con entusiasmo l'avvento dei Fratelli Musulmani, gli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita sono tuttora scettici . Certo, tra gli stati del Consiglio di cooperazione del Golfo esistono disaccordi riguardo alle relazioni esterne – ad esempio, alcuni membri hanno legami con l'Iran (e ben più forti di quanto altri vorrebbero) – ma questa è la prima volta che uno di lo

Qatar e Stati Uniti: collusione o conflitto d’interessi?

Immagine
  di Nicola Nasser – 25 gennaio 2013 Nel suo discorso d’insediamento del 21 gennaio, il presidente statunitense Barack Obama ha fatto lo storico annuncio che “sta finendo un decennio di guerra” e ha dichiarato la decisione del suo paese di “mostrare il coraggio di cercare di risolvere pacificamente le nostre differenze con le altre nazioni,” ma questo messaggio resta parole che devono ancora essere tradotte in fatti e devono ancora arrivare ad alcuni dei più stretti alleati degli USA in Medio Oriente che stanno tuttora facendo rullare il tamburi della guerra, come Israele contro l’Iran e il Qatar contro la Siria. In considerazione del livello di “coordinamento” e di “cooperazione” da quando furono stabilite, nel 1972, relazioni diplomatiche bilaterali tra USA e Qatar e della concentrazione di potenza militare statunitense nella minuscola penisola, sembra impossibile che il Qatar possa muoversi indipendentemente su un corso a parte, parallelo, distante o in collisi

Amira Hass : Israele: da sempre il piano è di ghettizzare i palestinesi

Immagine
Amira Hass – 23 gennaio 2013 Quando il leader del partito Habayit Hayehudi e stella politica nascente Naftali Bennett chiede l’annessione dell’Area C, la parte della West Bank sotto il totale controllo civile e di sicurezza israeliano, sta seguendo la logica di ogni singolo governo israeliano: accrescere il territorio, ridurre al minimo gli arabi. Alcuni potrebbero anche interpretare questa affermazione come propaganda elettorale a favore di Habyit Hayehudi e sottoscriverla calorosamente. Bennett può proporre l’annessione perché ogni coalizione di governo dopo la Guerra dei Sei Giorni – guidata dal Likud o dal Partito Laburista (o dal suo precursore, l’Allineamento) e i cui partner erano Mafdal, Shas o Meretz – ha preparato il terreno spirituale e politico per lui. Secondo Bennett circa il 60% della West Bank – nota anche come Area C – è annettibile. Ciò che è importante a proposito dell’Area C non è che ci vivano 50.000 palestinesi, come afferma il benevolo Be

Hamas, giornalisti dietro le sbarre

Immagine
Hamas, giornalisti dietro le sbarre Associazioni per i diritti umani e la tutela della libertà di stampa hanno mosso gravi accuse al governo di Hamas, esecutivo de facto della Striscia di Gaza, e alle forze di sicurezza per una campagna di arresti arbitrari contro giornalisti. Il tutto si sarebbe verificato nei primi due giorni della settimana: il Palestinian Center for Huma Rights (PCHR) ha pubblicato una lista con i nomi dei giornalisti palestinesi arrestati a Gaza da lunedì e rapidamente processati dalle autorità di Hamas. Tra loro, Ashraf Jamal Abu Khseiwan e Monir Joma al-Monirawi , della tv satellitare al-Katab; Mostafa Mohammed Meqdad del sito Fatah Youth e Joma Adnan Shawarma di al-Hurriya radio.Martedì è toccato a Omar Mohammed al-Dahoudi e mercoledì a Hussein Abdul Jawwad Karsou del sito web Aswar e a Abdul Karim Fathi Hejji , a cui i servizi di intelligence di Hamas hanno chiesto le loro affiliazioni politiche in lunghi interrogatori. A preoccupare PCHR

ZVI SCHULDINER* :Israele tra la Palestina e l'Europa

Immagine
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=42998&typeb=0   Israele tra la Palestina e l'Europa I paesi considerati amici da Israele all'improvviso mostrano le unghie, rendono pubblico il malcontento per la paralisi politica a cui ha portato il governo di Netanyahu di ZVI SCHULDINER* Gerusalemme, 3 dicembre 2012, Nena News - Il voto delle Nazioni unite che ha elevato l'Autorità palestinese al rango di stato osservatore è una conquista dai profondi significati, un risultato diplomatico che apre un nuovo capitolo pieno di interrogativi. Non è così importante la quantità dei voti, l'effetto più importante è dato dal voto dell'Europa. I paesi considerati amici da Israele all'improvviso mostrano le unghie, rendono pubblico il malcontento per la paralisi politica a cui ha portato il governo di Netanyahu. L'astensione tedesca poi ha un valore tutto suo.    Si è un po' incrinato il complesso quanto problematico rapporto con i tede

L’occupazione invisibile della Striscia di Gaza.

Immagine
L’occupazione invisibile della Striscia di Gaza. I droni di sorveglianza, il controllo delle falde acquifere, gli omicidi mirati, l’embargo,il blocco delle frontiere. Israele esercita ancora il suo dominio sulla vita dei palestinesi di Gaza.   di Eyal Weizman Gli ultimi combattimenti nella Striscia di Gaza, prima del cessate il fuoco, andrebbero visti non come l’interruzione di una quiete immaginaria, ma come il passaggio da una forma di violenza all’altra.                                  La situazione in cui è tornata la popolazione di Gaza – uno stato di occupazione, sottomissione, isolamento e assedio – non è altro che violenza esercitata con altri mezzi. Ogni tanto questa costante violenza “fredda” esplodo in una forma spettacolare di violenza “calda”. Ma è proprio questa situazione ordinaria ad avere gradualmente eroso i mezzi di sostentamento dei palestinesi e a mantenere ai minimi termini la loro possibilità di movimento, l’economia, l’assiste

Hebron - I soldati uccidono ragazza di 21 anni

Immagine
Il Manifesto 24.01.2013 http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20130124/manip2pg/09/manip2pz/334957/ Cisgiordania, morti che non fanno notizia: i soldati uccidono ragazza di 21 anni Ieri una giovane palestinese è stata uccisa dai soldati vicino Hebron. Un adolescente ferito a Betlemme è morto in ospedale. Morti che lasciano indifferente il mondo di Geraldina Colotti Roma, 24 gennaio 2013, Nena News - Loubna Mounir Hanach, una palestinese di 21 anni, è stata uccisa dai soldati israeliani nei pressi di Hebron, in Cisgiordania. La giovane, originaria di Betlemme, è stata colpita da diversi proiettili nei pressi del campo profughi di al Arroub, nella parte sud del territorio palestinesi. Sono rimasti feriti anche due uomini. Secondo fonti palestinesi, i militari hanno cominciato a sparare senza motivo appena scesi da un veicolo civile all'entrata del campo, e la ragazza - che camminava con altre persone verso l'università - è stata colpita. Se

Israele : risultati finali elezioni 2013

Rés ultats, au matin du 23 janvier (99% des voix ont été comptées, mais avec le système mettant la barre de représentation à 2% des voix, des changements sont encore possibles jusqu'au décompte final; ainsi, Kadima semble avoir soudain passé  la barre, ce qui modifie un peu les chiffres de l'ensemble). # Likoud-Beiténou: 31 # Yesh Atid (Yaïr Lapid): 19 # Avoda (travaillistes): 15 # Shass: 11 # Habaït Hayéhoudi (La Maison juive): 11 # Judaïsme unifié de la Torah: 7 # Hatnoua (Tsipi Livni): 6 # Meretz: 6 # Liste arabe unifiée-Taal: 5 # Hadash: 4 # Balad: 3 # Kadima: 2 http://htz.li/WrcehM