Hamas, giornalisti dietro le sbarre
Associazioni per i diritti umani e la tutela della libertà di stampa hanno mosso gravi accuse al governo di Hamas, esecutivo de facto della Striscia di Gaza, e alle forze di sicurezza per una campagna di arresti arbitrari contro giornalisti.
Il tutto si sarebbe verificato nei primi due giorni della settimana: il Palestinian Center for Huma Rights (PCHR) ha pubblicato una lista con i nomi dei giornalisti palestinesi arrestati a Gaza da lunedì e rapidamente processati dalle autorità di Hamas.
Tra loro, Ashraf Jamal Abu Khseiwan e Monir Joma al-Monirawi, della tv satellitare al-Katab; Mostafa Mohammed Meqdad del sito Fatah Youth e Joma Adnan Shawarma di al-Hurriya radio.Martedì è toccato a Omar Mohammed al-Dahoudi e mercoledì a Hussein Abdul Jawwad Karsou del sito web Aswar e a Abdul Karim Fathi Hejji, a cui i servizi di intelligence di Hamas hanno chiesto le loro affiliazioni politiche in lunghi interrogatori.
A preoccupare PCHR e Mada, associazione per la difesa della libertà di stampa, è la natura degli arresti: detenzioni politiche, accompagnate da abusi fisici e psicologici e legate all'appartenenza di partito o alla vicinanza a fazioni rivali di Hamas.
Da parte sua Hamas nega e in un incontro con le organizzazioni palestinesi per i diritti umani, tenutosi mercoledì a Gaza City, il ministro degli Interni, Islam Shahwam, ha detto ai presenti che nessun giornalista è stato arrestato né è attualmente detenuto nelle carceri di Gaza. Aggiungendo però che, coloro che sono stati recentemente fermati, sono stati accusati di crimini specifici. Insomma, non si sarebbe trattato di mere intimidazioni e in ogni caso gli arrestati "non sono giornalisti - si legge in una successiva dichiarazione del Ministero degli Interni - Anche quelli che lavorano come giornalisti usano questo campo per coprire attività sospette". Un simile clima di sospetti, vessazioni e bocche cucite non aiuta di certo il processo di riconciliazione tra Hamas e Fatah: ieri a Gaza è stata annunciata la ripresa dei lavori della Commissione Elettorale per condurre la Striscia a nuove elezioni insieme alla Cisgiordania. Resta da vedere quanto a lungo le due fazioni rivali saranno in grado di non pestarsi ulteriormente i piedi e portare a termine la creazione di un governo di unità. Nena News
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