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Gideon Levy: la stampa israeliana e l'informazione sull'occupazione

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sintesi personale 1  Siamo a Eilat   per la nostra conferenza annuale, usiamola per un esame di  coscienza. Ci sono molte ragioni per essere orgogliosi di quello che scriviamo   liberamente ,ma questa libertà  è in grande pericolo. Un pericoloso incendio sta bruciando intorno a noi.Il mostro è in arrivo e non c'è nessuno a fermarlo. Noi non siamo  imbavagliati ancora, ma alcune persone desiderano  apertamente che ciò avvenga .Troppi  colleghi non capiscono la loro funzione, confondono le pubbliche relazioni con il giornalismo, la propaganda con la verità, il vero patriottismo  con il falso patriottismo.Vengono approvate leggi  contro gli arabi,le organizzazioni non-profit e altre minoranze, prima o poi toccherà a noi  Non c'è quasi nessuna censura o pressioni da parte del governo, e dell'esercito in Israele . Il problema è che molti di noi chinano  il capo in segno di resa e di auto-censura, ciò  è infinitamente peggiore della  censura governativa. Troppi hanno aderito al

Akiva Eldar :I contribuenti americani finanziano l’occupazione israeliana in Cisgiordania

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Coloro che percorrono le strade “originali” della West Bank, quelle che permettono di evitare i villaggi palestinesi, possono vedere dei cartelli su cui si legge “USAID from the American People” (aiuti USA dal popolo americano). Queste strade sono parte della strategia dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (United States Agency for International Development, USAID) per la costruzione di infrastrutture nei paesi in via di sviluppo. Israele ha già orgogliosamente lasciato da tempo questa categoria, e non rientra fra i beneficiari di USAID. Ciononostante, sembra proprio che la famiglia Smith nell’Illinois stia  rendendo l’occupazione un po’ meno onerosa  per la famiglia Cohen di Petah Tikva, in Israele.Secondo un rapporto dello scorso giugno pubblicato sul sito internet di USAID, l’anno scorso i contribuenti americani hanno finanziato la pavimentazione di 63 Km di strade asfaltate nella West Bank. Lo stesso studio specifica anche che il completamento di una di queste o

Israele: migliaia di coloni contro il congelamento degli insediamenti

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Sintesi personale Migliaia di coloni manifestano a Gerusalemme contro il previsto rinnovo del congelamento degli  insediamenti. Scandiscono slogan sul tipo   "Noi non rinunceremo a questa terra" e "La  nazione eterna, non ha paura della lunga strada che deve  percorrere".DECINE  di adolescenti hanno  bloccato l'ingresso principale di  Gerusalemme per 15 minuti, due  manifestanti sono stati arrestati. Il ministro delle Infrastrutture Uzi Landau (Yisrael Beiteinu) si è unito  alle migliaia di coloni. Parlando nel corso della protesta, ha dichiarato :. "Colui che è disposto  a  tornare ai confini del 1967  sta sostanzialmente dicendo a Israele di ritornare ai confini che Abba Eban ha definito i confini di Auschwitz .Questa richiesta deve essere respinta. "IL Presidente del Consiglio Regionale Binyamin Avi Roeh  ha   chiesto al governo di non imporre un blocco di costruzione.."Siamo fedeli allo Stato, alla Torah, alla Terra di Israele e continue

Video: giovani ebrei israeliani cantano e danzano contro l'occupazione

Gli abitanti di Ghajar protestano: siamo siriani

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      Israele annuncia il ritiro "unilaterale"  dalla parte nord-orientale del villaggio conteso di Ghajar, da dieci anni al centro di una disputa territoriale, politica e diplomatica tra Libano, Israele e Siria.   L'annuncio, formulato domenica 7 novembre  dal ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman, dovrebbe oggi trovare conferma con la presentazione a New York da parte del premier Benjamin Netanyahu di un "piano di ritiro" israeliano al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon.  In attesa di conoscere i dettagli  di questo piano, è bene riassumere la complessità della questione.  Ghajar, che si trova all'intersezione dei confini  tra Siria, Israele e Libano, sovrasta il corso del Wazzani, un affluente dello Hasbani, che dal sud del Libano scorre ancora verso sud, finendo per alimentare il Lago di Tiberiade, principale riserva d'acqua dolce di Israele. Occupato nel 1967 da Israele, Ghajar è abitato oggi da poco più di duemila persone,

Mappa degli insediamenti costruiti in 6 settimane dai coloni :

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1According to Peace Now’s count, since the end of the freeze in October 26th, the settlers managed to start to build 1,629 housing units, and even to dig the foundations for 1,116 of them. The works started in 63 settlements, 46 of them east the Separation Barrier and 17 on the western side of it. Continua qui     In 6 weeks the settlers almost made up for the 10 months Settlement Freeze 2    COLONIZZAZIONE A TUTTA VELOCITA’  Gerusalemme, 21 ottobre 2010, Nena News – Revocata lo scorso 26 settembre la limitata moratoria sulle nuove costruzioni negli insediamenti ebraici nella Cisgiordania occupata, applicata per 10 mesi dal governo Netanyahu, i coloni israeliani hanno ripreso ad edificare a gran ritmo, ovunque e senza sosta. Secondo una stima dell’agenzia di stampa americana Associated Press (AP), in meno di un mese i coloni hanno avviato i lavori per 544 nuove case, molte delle quali in zone della Cisgiordania che in qualsiasi accordo futuro sarebbero incluse nello Stato indipende