Gideon Levy: la stampa israeliana e l'informazione sull'occupazione

sintesi personale
1  Siamo a Eilat   per la nostra conferenza annuale, usiamola per un esame di  coscienza. Ci sono molte ragioni per essere orgogliosi di quello che scriviamo   liberamente ,ma questa libertà  è in grande pericolo. Un pericoloso incendio sta bruciando intorno a noi.Il mostro è in arrivo e non c'è nessuno a fermarlo. Noi non siamo  imbavagliati ancora, ma alcune persone desiderano  apertamente che ciò avvenga .Troppi  colleghi non capiscono la loro funzione, confondono le pubbliche relazioni con il giornalismo, la propaganda con la verità, il vero patriottismo  con il falso patriottismo.Vengono approvate leggi  contro gli arabi,le organizzazioni non-profit e altre minoranze, prima o poi toccherà a noi 
Non c'è quasi nessuna censura o pressioni da parte del governo, e dell'esercito in Israele . Il problema è che molti di noi chinano  il capo in segno di resa e di auto-censura, ciò  è infinitamente peggiore della  censura governativa. Troppi hanno aderito al servizio della propaganda israeliana.
Le  pagine editoriali sono pieni di una grande varietà di opinioni, ma   domina una strategia:  non far  arrabbiare inutilmente  i lettori, non dire loro quello non vogliono  sapere, farli divertire per vendere .
 Le persone non vogliono conoscere l'occupazione? Quindi, non ne parlo . La gente non vuole sentire la verità su "Piombo fuso? Noi non permettteremo loro di perdere il sonno.  l'Ufficio del portavoce dell'IDF è dentro di noi e volutamente abbiamo sfocato quanto è successo .Il governo ha chiuso Gaza  dal novembre 2006 e ,scandalosamente, nessuno lo sfida. E 'difficile credere che solo una giornalista coraggiosa, Amira Hass, sia  riuscita  recarsi nella Striscia . Gli attivisti della flottiglia turca  di Gaza sono stati chiamati "terroristi", perché è così  che il nostro governo li ha bollati , questo è ciò che i nostri lettori vogliono leggere  e noi, così, giustifichiamo  l'uccisione di  nove di questi uomini . La stampa è diventata la più  grande collaboratrice  dell'occupazione  aiutando gli israeliani  a ritenere che non vi sia  nessuna occupazione.Se così non fosse  forse  essi sarebbero meno soddisfatti  di sé e ,forse ,incomincerebbero ad emergere  dubbi morali sulla nostra modalità di agire
Ignorando    le questioni e servendo  la propaganda, la stampa non solo non sta svolgendo il suo compito, ma ci allontana anni luce   dalla consapevolezzamdi quanto crudelemtne sta avvenedno non lontano dalle nostre case.
Dovremmo chiederci a Eliat se stiamo riportando la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità.

2   Gideon Levy e Mario Vargas Llosa: intervista  
Pensi che sia possibile esprimersi liberamente come giornalista in Israele? "Assolutamente, sì. Io uso quessta libertà qui e all'estero per dimostrare che esiste una voce alternativa in Israele, che gli israeliani non sono un coro . Non c'è censura in Israele, c'è qualcosa di molto peggio : l'auto- la censura, la tirannia del rating,la tirannia di chi vuole piacere al lettore, la tirannia della vendita dei giornali. Penso che se un giorno uno storico si recherà negli archivi dei media israeliani non capirà molto nè dell'occupazione nè dell'Operazione Piombo Fuso: un cane israeliano ucciso era sulla prima pagina di un quotidiano popolare, le decine di palestinesi ammazzati nello stesso giorno  
erano relegati alla 16 pagina in due righe E questo è sistematico, i media israeliani disumanizzano e demonizzano i palestinesi e ,agendo così, sono veramente i più grandi collaboratori dell' occupazione . Abbiamo ottenuti tanti risultati in questi anni nel settore sociale, culturale ecc, eppure , quando si tratta della religione ufficiale di Israele : la sicurezza - la nostra coscienza si chiude in una prigioniera. Noi ora dovremmo cominciare a costruire uno Stato basato sulla giustizia,non solo sull'esistenza.Se la sinistra è crollata così velocemente ,forse non c'era neanche dieci anni fa. Era facile essere eletti quando c'erano le speranze di Oslo, la menzogna di Barak (non c'è un partner palestinese,) iKamikaze del 2002-2003 ne hanno accelerato la dissoluzione Ora la sfida più grande per Israele è capire che i palestinesi sono esseri umani come noi. Fino a quando questo non succederà , nulla 
cambierà. Ciò è difficile perchè da almeno 60 anni siamo sottoposti a un lavaggio del cervello disumanizzante e demonizzante se describe the kind of Israel you would like to see in 20 years.(Laughing ) "Me as prime minister, like you as president of Peru, meeting in Switzerland and discussing literature. Could it be any better than this?"Gideon Levy, can you express yourself freely as a journalist in Israel?


1 L'opinione pubblica israeliana si è spostata a destra: perchè?PER DUE MOTIVI: A) il fallimento della Conferenza di Camp David nel 2000, quando il primo ministro israeliano Ehud Barak affermò che non vi era un 'partner palestinese'. Questa bugia ha convinto trasversalmente gli israeliani b) la SecondaIntifada decretò, escluso un piccolo gruppo di attivisti, la fine della sinistra
2 leggendo Haaretz sembra che le forze democratiche in Israele siano a rischio?
Questa è la mia principale preoccupazione : l'intenzione è di distruggere Israele dall'interno.Credo che la democrazia israeliana sia ora di fronte alla sua più grande sfida: è in atto una campagna sistematica contro ogni tipo di voci alternative. Finora non ha toccato i media. E' bene sottolineare che la maggior parte di essi, eccetto una minoranza, non solo non è contro l'occupazione , ma è sistematicamente pronta a demonizzare e disumanizzare i palestinesi, a diffondere paure spesso esagerate, a fomentare il nazionalismo e il militarismo.Non esistono censure, nè pressioni governative, i giornali scelgono questa linea editorialevolontariamente per compiacere i lettori. Tutti così sono felici: gli editori, i lettori e il governo. Nello stesso tempo è in atto un nuovo attacco contro le organizzazioni non governative, contro il mondo accademico. Ha'aretz è davvero l'ultimo avamposto democratico ,ma è un quotidiano che non aggrega le masse ed è letto dall'elite influenzando politici ,economisti, intellettuali. Cià che da forza in Israele al nostro quotidiano è il sito online e la circolazione degli articoli. Le mie opinioni sono sempre più radicali in quanto Israele diventa sempre più nazionalista, violenta e aggressiva .In quanto alla definizione di sionista o antisionista, bisogna vedere cosa di intende con questo termine. Se sionista vuol dire il diritto degli ebrei ad avere uno stato, sono un sionista. Se il sionismo significa occupazione, sono un anti-sionista. Se il sionismo significa avere uno stato ebraico a scapito di uno stato democratico,allora io sono anti-sionista, perché credo veramente che queste due definizioni siano contraddittorie . Per me, Israele dovrebbe essere uno stato democratico e se dovesse esserci una maggioranza palestinese, ci sia la maggioranza palestinese.
3 Stato palestinese in che termini?
PROFUGHI: quelle centinaia di migliaia di rifugiati non possono continuare, generazione dopo generazione, a vivere nelle condizioni attuali. Il luogo dove io vivo, a Tel Aviv ,apparteneva a un villaggio palestinese. Se i proprietari di questo paese tornassero , dovrei andare da qualche altra parte. Tutta Israele apparteneva ai palestinesi.Una soluzione si deve cmq trovare.Israele dovrebbe riconoscere,innanzitutto, la propria responsabilità morale per quanto è accaduto nel 1948. e per i 650.000 palestinesi espulsi( ciò non era inevitabile) e ,in seguito, partecipare a un progetto di risanamento internazionale nei paesi arabi dove ora i palestinesi vivono. Si potrebbe consentire un rientro simbolico e e limitato per alcuni di loro . Israele ha assorbito negli ultimi anni un milione di russi, la metà di loro non era ebrea. Perché non possiamo assorbire centinaia o decine di migliaia di palestinesi, che appartengono a questo luogo, le cui famiglie vivono in Israele?
Stato binazionale : oggi non lo considero possibile, rischierebbe di essere uno stato di apartheid: troppe le differenze, troppo rancore.Così l'unica soluzione è la creazione di due Stati. Ma chi potrà evacuare mezzo milione di coloni ?Nessuno. Quindi sono abbastanza disperato . Le altre soluzioni saranno artificiali e non risolveranno nulla Continua qui  Gideon Levy Interview: Against the Stream

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