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Shulamit Alone: «La sinistra non c’è più. Il nostro Israele si è imbarbarito»

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La sinistra dovrebbe incarnare una idea progressiva di democrazia. Dovrebbe essere portatrice diuna visione aperta della società. Una sinistra degna di questo nome avrebbe dovuto denunciare l’imbarbarimento della società, dicendo chiaro e forte che democrazia e oppressione esercitata contro un altro popolo sono tra loro inconciliabili. E su questa linea avrebbe dovuto rappresentare un’alternativa ideale, politica, etica, alla destra fondamentalista e razzista che oggi governa. Una destra che alimenta l’estremismo fascista dei coloni, la destra che giudica i suoi avversari dei traditori da neutralizzare. Una sinistra, mi riferisco al partito laburista, chenon solo non contrasta questa destra ma addirittura ci governa assieme, è una sinistra che non ha ragion d’essere ». A sostenerlo è una delle figure storiche della sinistra laica e pacifista d’Israele: Shulamit Aloni. Con l’intervista alla fondatrice di «Peace Now», l’Unità prosegue l’inchiesta su Israele e la crisi della sinistra avv

Video- film sui settler dal sito Free documentaries

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Israel's government is in disarray after its failed Lebanon venture. The Palestinian authority is tearing itself apart in Gaza. On the West Bank, where a quarter-of-a-million Israelis live cheek-by-jowl with over two million Palestinians, ideologically driven Israeli settlers are exploiting these political weaknesses to take back settlements the Israeli government expelled them from only two years before and are expanding into new areas. http://freedocumentaries.org/int.php?filmID=303

Amira Hass; Liberare Gaza (in molti sensi)

La partenza da Ramses Street al Cairo, con circa 20 bus, è stata fissata per la mattina di lunedì 28 dicembre. Tuttavia gli organizzatori e le organizzatrici della Gaza Freedom March sanno che i bus non arriveranno. Proprio come la domenica notte, i bus noleggiati da un gruppo di attivisti/e francesi non sono mai arrivati al loro punto di partenza – la via Charles de Gaulle del Cairo, vicino all’Ambasciata francese e in diagonale con lo zoo. Nella settimana precedente alla marcia, il ministro degli esteri al Cairo ha chiarito che ai manifestanti non sarebbe stato permesso di entrare a Gaza. Anche i battelli sono misteriosamente scomparsi dal Nilo sabato sera.. Le autorità egiziane sapevano che decine di attivisti e attiviste intendevano imbarcarsi e accendere candele per segnare il primo anniversario dell’attacco di Israele su Gaza e le 1400 persone uccise.Un totale di 1361 persone sono venute al Cairo da 43 paesi per partecipare alla Gaza Freedom March, 700 solo dagli Stati Uniti, m

E’ tempo che Israele venga a patti con il cambiamento regionale

Fonte Israeliana Lieberman-style diplomacy quando in Turchia si è avuta una forte reazione di protesta in risposta al trattamento offensivo che il viceministro degli esteri israeliano Danny Ayalon ha riservato all’ambasciatore turco a Tel Aviv Ahmet Oğuz Celikkol, Israele si è trovata coinvolta in una polemica interna e Ayalon ha dovuto porgere delle scuse ufficiali.Il “trattamento inappropriato” che contravviene alle procedure in uso nella diplomazia (un’attività fondata sulle regole di cortesia), rappresenta l’ultimo capitolo nell’evoluzione delle relazioni con Israele, tese ormai da qualche tempo. L’aumento della tensione, provocata dall’attacco israeliano lanciato contro la striscia di Gaza alla fine del 2008, e dal conseguente massacro di civili, ha subito un’accelerazione a causa del crescente turbamento, di fronte a questi sviluppi, dei turchi e del primo ministro Recep Tayyip Erdoğan che, fino a quel momento, aveva fatto da mediatore nelle trattative di pace fra Siria e

Barbara Spinelli: La rivolta di Rosarno - Se questi sono uomini

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Il futuro in cui siamo già immersi comincia nella piana di Gioia Tauro: a Rosarno in provincia di Reggio Calabria (un’autentica guerriglia urbana è ancora in corso), come a Castel Volturno e a Reggio stessa, dove la ’ndrangheta ha voluto intimidire i magistrati con un attentato alla procura generale. Il futuro comincia a Rosarno perché i principali problemi della nostra civiltà si addensano qui: le fughe di intere popolazioni dalla povertà e dalle guerre (guerre spesso scatenate dagli occidentali, generatrici non di ordine ma di caos); le vaste paure che s’insediano come nebbie, intossicando la a degli immigrati e dei locali; le cruente cacce al diverso; il dilagare di una mafia esperta in controllo mondializzato. A ciò si aggiunga l’impossibilità di arrestare migrazioni divenute inarrestabili, perché da tempo non si trovano italiani e cittadini di Paesi ricchi disposti a fare, allo stesso salario, i lavori fatti da africani. Si aggiunga l’ipocrisia di chi crede che la risposta consist

Ucciso a Teheran uno dei responsabili del programma nucleare di Teheran. E' solo l'ultimo episodio di una scia di sangue

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Massud Ali-Mohammadi, docente di fisica nucleare all'Università di Teheran, è stato assassinato oggi nella capitale iraniana. Il professor Ali-Mohammadi è stato ucciso dall'esplosione di una moto bomba azionata a distanza nel momento in cui il docente usciva di casa, a Pol-e-Rumi, vicino al quartiere di Qeitarieh, per recarsi al lavoro. Omicidio eccellente. Lo ha reso noto la televisione di Stato iraniana. Secondo fonti sanitarie di Teheran, nell'esplosione sarebbero rimaste ferite anche due passanti in modo non grave. "L'omicidio è opera di elementi antirivoluzionari, operato con una bomba piazzata da agenti americani e sionisti", afferma l'agenzia stampa Fars, vicina all'esecutivo del presidente iraniano Ahmadinejad. Ali-Mohammadi, nel profilo tracciato dai media, è stato ricordato come uno "strenuo sostenitore della Rivoluzione Islamica".Il sito internet della tv di Dubai al-Arabiya ha pubblicato poco fa il testo diffuso da un gruppo ira

Un documentario e un video raccontano la storia di un Bar a Gerusalemme per gay israeliani e palestinesi

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Mustafa Barghouthi : gli insediamenti sono in espansione

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ramallah, West Bank. Ho vissuto l’intera mia vita di adulto sotto l’occupazione israeliana, mentre sui miei movimenti, sulla mia vita di tutti i giorni gli israeliani esercitavano un controllo assoluto. Quando agenti di polizia israeliani mi costringono a sedermi per terra e i soldati mi picchiano durante una manifestazione pacifica, io reprimo il mio odio. Chi esercita diritti riconosciuti in tutto l’Occidente non dovrebbe mai essere costretto a sedersi per terra. E’ profondamente preoccupante che l’amministrazione Obama non sia ancora in grado di tener testa a Israele e alla lobby filoisraeliana. Il nostro sogno di libertà è schiacciato sotto il peso degli insediamenti israeliani, sempre più grandi e inamovibili. Giorni or sono, tutto quello che il portavoce del Dipartimento di Stato, Ian Kelly, è riuscito a dire di quelle costruzioni illegali è stato che incutono sgomento. Ogniqualvolta George Mitchell, l’inviato americano, parla di Gerusalemme Est, il ministro degli esteri israel

La politica della paura (di Zvi Schuldiner)

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Rosarno e la frontiera meridionale di Israele distano varie migliaia di chilometri, ma in fondo sono molto più vicine di quel che sembra. La notizia qui è che Israele costruisce un muri «anti-immigrati» lungo la frontiera meridionale con l'Egitto. Nel 1989 molti hanno evocato «la scomparsa dei muri». La caduta della Germania comunista, il crollo del muro di Berlino sembravano aprire una nuova era, in cui l'espressione della libertà sarebbe stata un mondo libero dai muri che avevano imprigionato interi popoli. Non è stato così. Nel settembre 2001 al Qaeda ha aiutato il regime di George W. Bush a costruire il decennio della paura. In gran parte del mondo «sviluppato» la politica si è trasformata in politica della paura. Non si discute più dei mondi possibili preferiti ma di presunta lotta per la sopravvivenza. Grazie alla paura è più facile imporre un capitalismo svergognato, le guerre «sante» seminano morte ovunque, fiumi di sangue hanno rafforzato l'odio verso l'imperia

di Daoud KuttabQuando Obama ha perso di vista la questione palestinese

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Giorni fa, ad un certo punto mi sono chiesto cosa sarebbe successo se avessi letto invece che ascoltato la dichiarazione del presidente Obama dalle Hawaii, quando egli ha sottratto un po’ di tempo alla sua vacanza natalizia per parlare dell’incidente accaduto sul volo Amsterdam-Detroit. Se non avessi visto la sua immagine avrei pensato che a parlare non fosse altri che l’ex presidente George W. Bush. Cos’è accaduto a Obama in meno di un anno? Diversamente da tutti i suoi discorsi precedenti, Obama ha parlato completamente a braccio, usando la parola “terrorismo” per tre volte in una dichiarazione che è durata solo pochi minuti. Prima di questo incidente, Obama aveva sempre preferito usare le parole “radicale” e “estremista”, piuttosto che i termini “terrorista” e “terrorismo”, dotati di una carica politica decisamente maggiore. Ciò che ha reso la sua dichiarazione più simile a quelle di Bush che non ai precedenti discorsi dello stesso Obama, è stato il riferimento a un attacco anti-ame

Silvia Boarini La situazione dei beduini del Negev in Israele

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Quando Ben Gurion dichiarò che lo sviluppo del Negev sarebbe stata la vera sfida per gli israeliani, i coloni lo presero sul serio e il deserto fiorito divenne il miracolo del dopoguerra. Tanto che oggi, attraversando il sud d'Israele in macchina su autostrade che non ti fanno mai sentire troppo lontano da Tel Aviv, la cosa che salta all'occhio non sono i cammelli, ma i boschiDal nulla appaiono centinaia di alberi piantati fitti fitti entro confini ben delineati, per poi sparire all'improvviso lasciando di nuovo spazio al paesaggio brullo e monocolore. Per qualche secondo uno strano stupore ti fa voltare piu' volte ad assicurarti di non aver sognato. Un bosco, nel deserto in Israele ha piu' o meno lo stesso significato di un muro in Cisgiordania. e' uno di qui famosi 'fatti creati sul territorio'Sheikh Saiah e' un beduino vecchio stampo, ha circa 65 anni, sfoggia baffi argentati che si arricciolano alle estremita' e indossa una tunica e keffya