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M.O.: Nobel Pace Corrigan, a Gaza è Punizione Collettiva

M.o.: Nobel Pace Corrigan, A Gaza è Punizione Collettiva ROMA - "Non c'è nulla di più illegale ed immorale della punizione collettiva che viene applicata contro la popolazione palestinese ogni giorno ed in maniera indiscriminata dalle autorità dello Stato di Israele". Lo afferma a Gaza all'agenzia missionaria cattolica Misna, Mairead Corrigan Maguire, premio Nobel per la pace nel 1976. Corrigan definisce la striscia di Gaza "una prigione dove un milione e mezzo di persone vivono e muoiono in condizioni umanitarie estreme, dove la maggioranza dei bambini è malnutrita, dove non c'è abbastanza, a partire dai medicinali e dai generi alimentari". Il premio Nobel per la pace sottolinea che "a Gaza c'è uno sfacelo causato dall'assedio: non ci sono pezzi di ricambio per i macchinari, non ci sono medicine, la corrente elettriva va e viene, la manutenzione delle strutture è impossibile. La verità è che qui la gente muore nell'indifferenza della

Santo Sì Santo No:, Santo forse vediamo chi sta montando il caso di PIO XII e perchè

Premessa personale 1 il problema è degli storici 2 togliere la targa che accusa esplicitamente il Papa di silenzio dinanzi allo sterminio ebraico 3 sospendere la santificazione (ma non la beatificazione)in attesa di ulteriori conferme Riflessioni personali a) l'attacco parte dai soliti blog e siti gestiti essenzialmente da: destra nazionalista (nessun compromesso territoriale con i Palestinesi, per intenderci), cultori dello scontro di civiltà, sionisti evangelici, destra religiosa messianca. ecc. b) la cortina fumogena creata ad arte è funzionale (come l'uso dell'intervista a Cossiga) a creare malumore e divisioni c) Non c'è alcuna volontà di informare correttamente dal punto di vista storico , basta vedere gli interventi spalmati sui diversi forum, il vero intento è preparare il terreno, ci scommetto, per un attacco concentrico alla politica estera medio orientale del Vaticano: muro a Betlemme, assedio di Gaza, status quo di Ger

Il Rabbinato militare

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Nell'esercito israeliano si è aperto un dibattito sulle ingerenze del Rabbinato Militare nelle competenze educative che spettano, invece, alle unità dell' Education Corps . Secondo i vertici militari, il comportamento del Comandante del Rabbinato, generale Rabbi Avichai Ronsky, “sta minando il delicato equilibrio esistente tra religiosi e laici arruolati nelle fila dell'esercito”. La rete del Rabbinato. Elementi del Rabbinato sono presenti in ogni unità e caserma con il compito di somministrare servizi religiosi e incaricati di controllare che le cucine lavorino secondo i dettami Kosher. I reparti dell'Education Corps hanno invece il compito di formare i giovani ufficiali, sviluppare le loro attitudini al comando, istruirli scolasticamente e militarmente. Negli ultimi tempi le attività del Rabbinato sono sempre più incalzanti, soprattutto da quando, nel 2006, è stato nominato comandante il rabbino Ronsky. Secondo un alto esponente dell'esercito “in certi casi si

B. Michael racconta la storia del malato di Gaza in attesa del permesso di raggiungere un ospedale israeliano

Offer you can't refuse Ho raccontato, più di una volta, la storia di malati la cui richiesta di lasciare i territori palestinesi per ricevere un trattamento medico salvavita era stata rifiutata dallo Shin Bet. Malgrado la gravità della malattia, e benché fossero assolutamente indifesi, erano stati definiti “rischi per la sicurezza”: le richieste erano state respinte. Tuttavia, alla fine dei conti, alcuni riescono in conclusione ad avere approvata la richiesta. Ecco una di queste storie. L'anno scorso, a Muhammad Abu-Amro, di 58 anni, era stato trovato un cancro all'intestino; la detestabile malattia si era diffusa ad altre parti del corpo. Gli ospedali di Gaza non sono in grado di trattare casi così gravi di cancro: mancano degli apparecchi e della specializzazione necessaria. Muhammad, di conseguenza, era stato indirizzato urgentemente dai medici all'ospedale Ichilov di Tel Aviv, che ha le attrezzature, le capacità e le conoscenze necessarie. Questo ne

Gideon Levy: : Notte di preghiera

Ali Jabarin è solo più un'ombra di quel che era. Dal fermo e dal pestaggio non lavora, dorme poco, soffre spesso di mal di testa, capogiri ed incubi, ed i timpani a pezzi non gli lasciano tregua. Tutto questo per i pugni degli agenti della Polizia di Frontiera, che l'hanno fermatato mentre si recava alla funzione di preghiera per commemorare Laylat al-Qadr, la notte in cui Mohammed ha ricevuto il Corano dal Cielo. Quella notte, sul pellegrino Jabarin – che abita a pochi minuti da Gerusalemme ma che ha il divieto di andarci, anche per le preghiere più sacre - sono piovuti colpi e calci.     Leggi tutto...

Sconfiggere il terrorismo dei coloni: edtoriale di Haaretz

Sintesi personale Haaretz Editorial: Defeat settler terror Sconfiggere il terrorismo dei coloni: edtoriale di Haaretz IL RAID dei coloni  e gli insulti contro i soldati e poliziotti impegnati nell' evacuazione della "Federman Farm" vicino a Kiryat Arba, evidenziano la natura pericolosa dei settler: il termine corretto è terrorismoCome previsto, i leader del Consiglio Yesha degli insediamenti ha risposto con finta e ipocrita shock.Certo, ha definito i le 'dichiarazioni "dei coloni estremamente gravi e, quindi da condannare ". Ma poi, ovviamente, hanno aggiunto che sono teppisti i responsabili di ciò affermando "questo non diminuisce la gravità della decisione del governo a Hebron,in quanto ha evacuato una fattoria dove gli ebrei hanno vissuto per due anni e ha autorizzato poliziotti palestinesi in città " Non vi è dubbio che ora, tutte le carte sono sul tavolo. E 'chiaro a tutti che il Consiglio Yesha, considerato troppo moder

Gideon Levy: Sì è odio

Yes, hate Gideon Levy: Settlers have earned many Israelis' hatred of them Sintesi personale Sì, ci sono israeliani che non vogliono vedere  i loro concittadini mentre distruggono  i vigneti e  bruciano campi palestinesi  Sì, ci sono israeliani che non vogliono vedere le truppe di coloni mascherati picchiare  anziani pastori con i bastoni . Sì, ci sono israeliani che non vogliono vedere altri israeliani liberare  i loro cani e forare  il tappo idei pneumatici dei  soldati che li proteggono. Sì, ci sono israeliani che sono imbarazzati  perchè  migliaia dei  loro concittadini israeliani vivono  su terreni di proprietà privata    estorti  e rubati alla luce del sole   o con la complicità delle  tenebre  E sì, ci sono israeliani convinti  che i settler hanno determinato una tragedia che durerà per generazioni. e  con le loro azioni   hanno causato  guerre e spargimento di sangue  favorendo il degrado morale  della società  Senza di loro  oggi noi non occuperemo più terre non nostre  e ,