AMIRA HASS - CYBERBULLISMO: IL NUOVO PASSATEMPO DELLO SHIN BET.
Articolo qui "Ragazzino schifoso", "moccioso", "inutile", "piccolo fallito". Questi sono i messaggi istantanei ricevuti da Amjad, un palestinese di 14 anni di Betlemme. Suo padre, Osama Abu Sultan, ha visto i messaggi diversi giorni dopo che l'adolescente era stato ucciso dall'esercito israeliano. Quando gli hanno sparato, Amjad aveva in mano una bottiglia molotov che stava per accendere. Il padre, un 47enne laureato in un'accademia militare di Algeri, ora alle dipendenze delle forze di sicurezza palestinesi (la marina di Gaza e ora la sicurezza nazionale in Cisgiordania), è convinto che ci sia una connessione tra i messaggi inviati su Facebook Messenger e la morte violenta di suo figlio. I messaggi puerili e persino infantili non avrebbero indignato Osama Abu Sultan se non fosse stato per l'intestazione che mostrava chi li aveva inviati: Capitano Wissam Abu Ayoub, agenzia di sicurezza israeliana (Shin Bet), città di Betlemme.