Haaretz : il prezzo dell'annessione
Sintesi personale
Il primo ministro Benjamin Netanyahu dichiarò alla vigilia delle elezioni che intendeva portare all'annessione "ogni insediamento" in Giudea e Samaria. Netanyahu ha citato l'annessione utilizzando il termine "accordo" e probabilmente non intendeva l'accordo con i palestinesi, ma quello con gli Stati Uniti. La Casa Bianca non ha risposto alla sua dichiarazione, né per entrare nella sua campagna elettorale, né perché tale affermazione è vera. In passato l'amministrazione americana ha fatto obiezioni a tali dichiarazioni.
A prima vista questa è solo un'altra delle promesse elettorali infondate che Netanyahu ha dispensato durante la sua campagna nel tentativo di sottrarre voti ai suoi partner da destra. Questa dichiarazione potrebbe essere costata a Naftali Bennett e Ayelet Shaked , i leader di Hayemin Hehadash, i 1.300 voti necessari per superare la soglia elettorale e in questo c'è una certa giustizia poetica: la dichiarazione di Netanyahu di annettere i territori ha distrutto le carriere dei due politici che spingevano la Knesset all' adempimento di quelle promesse.
Questi impegni non hanno creato particolari dibattito nell'opinione pubblica in Israele per una serie di possibili ragioni. Erano marginali rispetto al principale problema elettorale :- Netanyahu sì o no. È anche possibile che la maggior parte degli ebrei sostengano l'annessione o che siano indifferenti al riguardo, dopo che Netanyahu ha fatto loro perdere la fiducia nella soluzione dei due stati e nella speranza di un accordo con i palestinesi.
Negli Stati Uniti, tuttavia, le parole di Netanyahu hanno scatenato una tempesta, specialmente nel Partito Democratico, dove è in corso una battaglia tra il vecchio establishment filoisraeliano e l'ala in crescita del partito che ha grosse riserve su Netanyahu e vuole rivalutare il supporto istintivo che l'amministrazione gli dà. L'entità questo danno può essere vista in una lettera pubblicata nel fine settimana da quattro membri del Congresso ,ebrei anziani con stretti legami con l'AIPAC. L'annessione hanno scritto, distruggerà la soluzione dei due stati e potrebbe danneggiare i legami tra Israele e gli Stati Uniti.
I democratici non stanno prendendo alla leggera la promessa di Netanyahu. Dopo che Trump ha sostenuto la campagna di Netanyahu riconoscendo l'annessione israeliana delle alture del Golane, ora sono preoccupati che l'"accordo del secolo" susciti un rifiuto palestinese, aprendo la strada all'annessione. E' ragionevole sospettare che le promesse di Netanyahu non siano parole vuote, ma un vero piano d'azione che metterà in pericolo il futuro del processo di pace. È possibile che la straordinaria vittoria di Netanyahu abbia instillato in lui una tale arroganza da spingerlo a realizzare il suo vecchio sogno : ostacolare finalmente la possibilità di un'entità palestinese indipendente. L'annessione di "ogni di insediamento" dividerà la Cisgiordania e lascerà i palestinesi imprigionati per sempre tra gli insediamenti e le strade di accesso .
Tuttavia, il sogno di Netanyahu nega la realtà : l'annessione minerà la posizione di Israele, specialmente in Europa, perpetuerà il conflitto e persino scatenerà una nuova ondata di sangue e, soprattutto, spingerà Israele giù per il pendio scivoloso in fondo al quale c'è un apartheid di regime in tutti i sensi.
Prime Minister Benjamin Netanyahu declared on the eve of the election that he intended to bring about the annexation of “every settlement point” in Judea and Samaria. Netanyahu mentioned annexation “by agreement,” and he probably did not mean the agreement of the Palestinians, but that of the United States. The White House did not respond to his statement, either not to hurt his campaign or because it is simply true. In the past, the American administration took exception to such statements.
On the face of it, this is just another of the baseless election promises that Netanyahu dispersed during his campaign in an attempt to siphon off votes from his partners on the right. This declaration may have been the one that cost Naftali Bennett and Ayelet Shaked, the leaders of Hayemin Hehadash, the 1,300 votes they needed to surmount the electoral threshold, and in this, there is some poetic justice: Netanyahu’s pledges to annex the territories destroyed the careers of the two politicians who headed the Knesset caucus pushing for the fulfillment of those promises.
These pledges did not especially stir public opinion in Israel for a number of possible reasons. They were marginal compared to the election’s main issue – Netanyahu, yes or no. It is also possible that most Jewish Israelis either support annexation or are indifferent about it, after Netanyahu caused them to lose faith in the two-state solution and all hope of an agreement with the Palestinians.
>> Legal experts debunk Netanyahu’s Golan Heights claim: Annexation can’t be excused by defensive war
In the United States, however, Netanyahu’s words sparked a storm, especially in the Democratic Party, where a battle is now underway between the old pro-Israel establishment and the growing wing of the party that has strenuous reservations about Netanyahu and wants to reassess the knee-jerk support the administration gives him. The extent of this damage can be seen in a letter published over the weekend by four Jewish senior members of Congress with close ties to AIPAC. Annexation, they wrote, will destroy the two-state solution and could damage ties between Israel and the United States.
The Democrats are not taking Netanyahu’s promise lightly. After Trump bolstered Netanyahu’s campaign by recognizing Israel’s annexation of the Golan Heights, and in light of concerns that the president’s “deal of the century” is meant to elicit a Palestinian refusal, paving the way for annexation, it is reasonable to suspect that Netanyahu’s promises are not empty words but a real plan of action that will endanger the future of the peace process. It is possible that Netanyahu’s impressive victory has instilled in him the hubris that will now push him to fulfill his old dream of finally thwarting any possibility of the establishment of an independent Palestinian entity. The annexation of “every settlement point” will split the West Bank and leave the Palestinians imprisoned forever between the settlements and the access roads leading to them.
However, Netanyahu’s dream denies the reality that annexation will lower Israel’s standing, especially in Europe, perpetuate the conflict and even spark a new round of bloodshed and, most of all, will push Israel down the slippery slope at the bottom of which is an apartheid regime in every sense of the word.
The above article is Haaretz’s lead editorial, as published in the Hebrew and English newspapers in Israel.
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