Gideon Levy : Chi passerà alla storia, l'arciterrorista palestinese o l'arcicarceriere israeliano?
Chi passerà alla storia, l'arciterrorista palestinese o l'arcicarceriere israeliano? |
Comincia
la quarta settimana di sciopero della fame di più di 1.200 prigionieri
palestinesi nelle carceri israeliane. Viene mantenuta l’incomunicabilità
e l’isolamento dei prigionieri, mentre in tutto il mondo ci sono
manifestazioni di solidarietà, in particolare in israele e nei Territori
Occupati della Palestina.
L’aneddoto della settimana è stato il tentativo di screditare Marwan
Barghouti, con un video nella cella dove è incarcerato senza contatti in
cui lo si vede mangiare una galletta salata.
Il video è stato diffuso nell’ora di maggiore audience dalla TV
israeliana, che si è fatta beffe della “serietà” del suo sciopero della
fame. Questo primitivo e basso esercizio di “verità alternativa” ha
avuto la reazione contraria a quanto ci si aspettava, come ha messo in
rilievo il comico israeliano Assaf Harel in un video. Qui sotto
riproduciamo la giusta indignazione di Gideon Levy, editorialista
politico del quotidiano Haaretz.
Una
guardia carceraria israeliana accompagna il condannato Marwan
Barghouti, leader di Fatah, alla Corte di Magistratura di Gerusalemme
nel gennaio 2012. Baz Ratner / Reuters
Alla fine la storia giudicherà. E chi ricorderà la storia, Gilad
Erdan (ministro della Sicurezza Interna di Israele, n.d.t.) o Marwan
Barghouti? Il commerciante di pneumatici di Ramat Aviv Guimel (prima
Savion) che vive, tra l’altro, in una via che porta il nome di un
assassino ebreo, o l’attivista del Centro di Detenzione di Khison (prima
prigione di Hadarim)? Il carceriere o il prigioniero? Quello che ha
nascosto i dolci o la persona che se li è mangiati? Il ministro o
l’arci-assassino, come l’ha chiamato il corrispondente di Canale 2 Moshe
Nussbaum?
Chi dei due lotta per una causa più giusta? Chi di loro, di fatto,
lotta? Chi di loro ha sacrificato qualcosa nel corso della sua vita? E
chi è responsabile di più spargimento di sangue? A chi interessa di più
la pace?
Alla fine, la storia giudicherà.
In realtà la storia ha deciso da molto tempo. Erdan non sarà
neppure una nota a pié di pagina. Come ministro responsabile della
Polizia e della polizia di frontiera di Israele, è anche responsabile
dello spargimento di sangue che questa causa. In quanto a Barghouti,
egli ha lavorato a favore della pace molto più di Erdan, finchè ha perso
la speranza … e con ragione.
Erdan porta i capelli tagliati meglio, il suo vestito è di sartoria
e il suo orologio brilla al buio. L’ultima volta che ho visto
Barghouti, lui portava un Casio da pochi soldi.
Tutti e due hanno studiato scienze politiche e Erdan ha studiato
anche diritto. Ha avuto, senza dubbio, un’educazione migliore. Erdan ha
frequentato una scuola secondaria religiosa e Barghouti no. Erdan ha
lavorato per l’Associazione Costruttori, Barghouti no. Entrambi hanno
quattro figli ed Erdan dedica loro più tempo perché può vederli.
Alla stessa età in cui Erdan studiava nella sua yeshiva, Boarghouti
entrava nella lotta palestinese. Alla stessa età in cui Erdan diventava
ufficiale aggiunto, Barghouti era già statao arrestato per la prima
volta.
Quando Erdan condannò gli Accordi di Oslo, Barghouti bussava alle
porte di Israele e cercava di convincere la gente dell’importanza della
pace. Erdar può essere “l’uomo del decennio nella lotta agli incidenti
stradali” (come l’organizzazione per la sicurezza stradale O Yarok l’ha
chiamato), ma l’uomo del decennio della lotta in realtà è Barghouti.
Erdan non ha mai lottato per nulla in vita sua, ad eccezione del
suo posto nelle liste della Knesset (il parlamento israeliano, n.d.t.).
Deputato alla Knesset per 5 legislature e ministro di 3 governi, non ha
mai sacrificato niente sull’altare per un’idea. Non ha nemmeno lottato
per la radiotelevisione pubblica che tanto gli è costato creare; si è
piegato, è rimasto in silenzio e ha debolmente ceduto, intimorito dal
primo ministro Benjamin Netanyahu. Erdan non è di quelli che sono
disposti a pagare un prezzo personale per qualcosa.
Barghouti ha sacrificato la sua vita, la sua famiglia e il suo
destino per le idee più elevate. Barghouti è un lottatore per la
libertà. Erdan lotta nelle primarie del suo partito. Barghouti è un
gatto di strada. Erdan è un docile cagnolino.
Barghouti è in sciopero della fame ed Erdan gli ha teso una
trappola. Bisogna attribuire onori ad Erdan e al Servizio Carcerario di
Israele: non hanno vergogna, neanche la più piccola vergogna.
Avanti carcerieri, filmateli, voi che fate gli eroi sulla pelle dei
più deboli. Continuate a filmarli nei gabinetti, nei bagni e sotto di
essi, e trasmettete i cortometraggi nell’orario di massima audience.
Mettete una trappola per topi e pubblicizzate tutte le vostre prede, anime miserabili.
Saranno felicissimi, nel partito del Likud.
Erdan versus Barghouti: “Non posso dare particolari su chi l’ha
messa (la telecamera). Quando andrò in pensione potrò dirlo” ha detto il
ministro Tortit (ironico, si tratta della marca di una barretta di
cioccolato, n.d.t.), come se stesse mantenendo un grande segreto.
Il John Le Carré israeliano (scrittore britannico, autore di molti
fra i più venduti romanzi di spionaggio tra cui La Talpa e La Tamburina,
è stato un agente segreto del Secret Intelligence Service, n.d.t.) ha
anche elogiato il “lavoro di intelligence” del Servizio Carcerario di
Israele. Bel lavoro di intelligence!! Non ci può essere, né ci sarà,
qualcosa di più patetico. L’uomo che è responsabile di una forza di
polizia che insegna ai ragazzini ad uccidere un ferito indifeso o ad
aizzare i cani contro gli esseri umani è, naturalmente, altrettanto
orgoglioso dell’eroico lavoro del Servizio Carcerario nella “Operazione
Tortit”.
1 a 0 a favore di Erdan. L’arci-carceriere ha vinto l’arci-terrorista.
Barghouti (si presume) si è mangiato la galletta, la battaglia è
decisa. Barghouti non è in sciopero della fame, perché (presumibilmente)
ha dato un morso. Ma in un giorno di sciopero della fame, compresa la
barretta Tortit, Barghouti ha sacrificato qualcosa più che Erdan in
tutta la sua vita. E in un solo giorno di sciopero della fame, Barghouti
sta lottando per una causa più giusta di qualsiasi problema al quale
Erdan abbia mai pensato, compresa la sua lotta contro gli incidenti
stradali.
Salute Erdan, eroe del momento! La Storia si ricorderà di Barghouti.
|
Commenti
Posta un commento