Fare la schedatura degli Islamofobi
Di L. Ali Khan
22 marzo 2017
L’islamofobia in America è la paura e l’odio dell’Islam e dei
Musulmani che prevalgono tra i Cristiani e gli ebrei americani. (Gli
atei che mettono in dubbio proprio l’idea di religione, forse è meno
probabile che scelgano l’Islam come un obiettivo speciale di
denigrazione). Una maggioranza di americani cristiani ed ebrei non ha
paura o non odia l’Islam o i Musulmani. Infatti, molte organizzazioni
interreligiose cristiane ed ebraiche sono impegnate attivamente a
respingere l’islamofobia. Gli Ebrei americani capiscono che anche loro
saranno un obiettivo primario, come dimostrano recenti atti di
vandalismo nei cimiteri e allarmi bomba, se l’Islamofobia guadagnerà
intensità e slancio. Analogamente, i Mormoni, gli Indù, i Sikh, e altri
gruppi di minoranze religiose che vivono in America temono per la loro
salvezza dato che l’odio per l’Islam dilaga nella nazione.
I più sgradevoli islamofobi americani che occupano importanti campi
sociali, politici e intellettuali, sono ben noti al mondo, se non altro
agli Statunitensi. Sono: Steve Bannon (cattolico irlandese), Robert
Spencer (membro della Chiesa Cattolica greca melichita), David Horowitz
(ebreo), Frank Gaffney (Cattolico irlandese), Pamela Geller (ebrea),
Steven Emerson (identità religiosa sconosciuta), Daniel Pipes (ebreo),
Sean Hannity (cattolicoIrlandese) e Bill O’Reilly (Cattolico irandese).
Ci sono dozzine di altri islamomofobi di minor successo ma che non sono
meno violenti, e che occupano saldamente incarichi nei media, nelle
legislature, alla televisione e nell’ambito accademico.
Questi loquaci islamofobi scrivono libri, sponsorizzano seminari e
scrivono editoriali; alcuni spingono gli stati a promulgare una legge
anti-Sharia, alcuni finanziano movimenti politici anti-islamici in
Europa e negli Stati Uniti, alcuni forniscono alla radio e alla
televisione commenti che senzazionalizzano i pericoli dell’Islam e
alcuni sostengono apertamente la persecuzione e l’espulsione dei
musulmani americani.
Un rapida panoramica dei peggiori islamofobi sopraelencati, dimostra
che sono per lo più maschi bianchi e irlandesi cattolici o ebrei. E’ un
ironia che questi orrendi islamofobi si dimentichino opportunamente che
gli ebrei, i cattolici e gli irlandesi, cioè le loro comunità, hanno
sperimentato storie penose di discriminazione, pregiudizi, odio e
rifiuto di entrare negli Stati Uniti. L’antisemitismo è la paura e
l’odio per gli ebrei. L’ibernofobia è la paura e l’odio per gli
irlandesi. E’ una questione di psichiatria, se non di psicosi, il motivo
per cui i discendenti delle vittime dell’ antisemitismo e
dell’ibernofobia si sono trasformati in violenti islamofobi.
La schedatura è intrinsecamente odioso ed è una generalizzazione
discutibile sia dal punto di vista morale che empirico. Schedare vuol
dire generalizzare, forse avere una traccia di verità, ma quasi sempre
ultra-inclusiva, simile a una rete da pesca che acchiappa i non
colpevoli e chi è da biasimare. Gli stereotipi come: gli afro-americani
sono violenti, i nativi americani sono alcolizzati e i musulmani sono
terroristi, sono tutti odiosi e sbagliati. A questa discutibile lista di
stereotipi, non ho fretta di aggiungere i cattolici irlandesi e gli
ebrei agli islamofobi.
Però mi domando: quando Sean Hannity e Bill O’Reilly sono furiosi
contro l’Islam o contro i Musulmani, con l’intento di avvelenare i cuori
e le menti degli spettatori di Fox, contemporaneamente pensano mai agli
a irlandesi, ai cattolici o alle comunità cattoliche irlandesi? Quando
Daniel Pipes e David Horowitz intellettualizzano l’odio contro l’Islam e
i musulmani, contemporaneamente pensano mai a un’analoga
intellettualizzazione dell’odio contro gli ebrei europei che hanno
affrontato l’espulsione e lo sterminio? A questo punto, in un libero
flusso scorrevole di consapevolezza, penso a Ben Carson, un
afro-americano che parla in un intenso delirio contro i rifugiati
siriani e che non tiene in considerazione la schiavitù africana come
forma di immigrazione illegale.
Coloro che producono islamofobia possono essere distinti dai
consumatori di Islamofobia. I produttori sono individui molto istruiti o
di grande potere, come Steve Bannon. Gli individui segnalati in questo
articolo sono produttori di islamofobia. Per esempio, David Yerushalmi
vende la sua islamophobia alle legislature statali, Sean Hannity al suo
pubblico televisivo. Coloro che consumano l’islamofobia di frequente
sono meno istruiti o meno potenti e possono essere facilmente spostati
verso l’odio dell’Islam o dei musulmani. Una persona che strappa via il
velo ( hijab) a una donna musulmana che cammina per strada, è un
consumatore di islamofobia come la persona che spara agli “Iraniani”
(in realtà erano Indiani) in un bar del Kansas. In base a qualsiasi
standard, i produttori di odio sono peggiori nemici dell’umanità,
rispetto ai consumatori di odio.
Nel corso dei secoli, gli islamofobi hanno distrutto l’Islam, hanno
perseguitato e perfino ucciso i Musulmani. C’è, però, una grande ironia
nella storia islamica. I Mongoli hanno distrutto Baghdad, ma i loro
figli hanno abbracciato l’Islam. Anche lo stesso zio del Profeta (Abu
Lahb) era un feroce islamofobo, e la Mecca, ora fortezza dell’Islam,
una volta era una città islamofoba. Gli Islamofobi americani, i più
violenti e i meno violenti, è necessario che sappiano che i musulmani
americani e la loro progenie, anche se vengono perseguitati,
continueranno a contribuire al bene economico, sociale, morale e
intellettuale dell’America come hanno fatto in Malesia e in Indonesia,
nazioni tanto lontano dal Medio Oriente quanto lo sono gli Stati Uniti.
- Ali Khan è il fondatore della Legal Scholar Academy e professore di legge alla Washburn University in Kansas.
Nella foto: una manifestatione contro l’Islamofobia in Canada
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
www.znetitaly.org
Originale: non indicato
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