jonathan Cook : Come Israele cerca di cancellare la storia della regione



Dettagli Creato: 23 Ottobre 2016 Visite: 44 Come Israele cerca di cancellare la storia della regione Come Israele cerca di cancellare la storia della regione By Jonathan Cook Si può presumibilmente intendere come una lezione di storia fatta da Israele…
amiciziaitalo-palestinese.org|Di Redattore


Si può presumibilmente intendere come una lezione di storia fatta da Israele al mondo. Si tratta di un video postato sui  social media da parte del ministero degli esteri di Israele che mostra un’ordinaria  coppia di ebrei, Giacobbe e Rachele, in una casa chiamata la "Terra di Israele". Una serie di colpi alla porta provocano   3.000 anni di interruzioni alla loro felicità. Prima si tratta di Assiri, seguiti dai Babilonesi, ellenisti, arabi, romani, crociati, mamelucchi e ottomani - tutto realizzato come se fossimo in un film dei Monty Pyton.
Giacobbe e Rachele sono costretti dalle fazioni in guerra a trasferirsi in parti sempre più piccole della loro casa fino a quando devono piantare la tenda nel giardino. Le loro fortune cambiano solo con l'arrivo di un servo dell'Impero britannico che restituisce loro il titolo  di proprietà. Un colpo finale disturba le loro celebrazioni. Sulla porta di casa sono una coppia palestinese senza un soldo che allungano il collo per vedere quali beni potrebbero attenderli all'interno.
Lo sciovinismo dimostrato nel ritrarre Giacobbe e Rachele come le uniche persone  normali che stoicamente sopportano barbare macellazioni nel proprio  soggiorno, è sufficientemente  agghiacciante. Ma è ancora più difficile prendere sul serio una descrizione nella quale i Palestinesi  appaiono improvvisamente e dal nulla nel 1948,non appena la Gran Bretagna lascia il territorio.
Ad un miglio dalla mia casa a Nazareth ci sono le rovine di Saffuriya, una secolare città palestinese fino a quando l'esercito israeliano, nel 1948 , ha cacciato via gli abitanti e fatto saltare in aria  le loro case. Più di 500 villaggi sono stati rasi al suolo in modo simile.
Nei luoghi in cui gli edifici sono rimasti intoccati, sono gli ebrei - non i palestinesi - che sono penetrati  nella casa di qualcun altro. Ma la mistificazione  va più a fondo.
Accanto alla macerie di  Saffuriya si trova la città romana molto più antica di Seforis, dove gli ebrei si stabilirono quasi 2.000 anni fa dopo che le loro rivolte fallirono  contro l'impero romano. Un pavimento a mosaico di una sinagoga rivela che gli ebrei di Sephoris adoravano il sole, così tanto si erano avvicinati alle popolazioni pagane della zona.
Ulteriori imbrogli abbondano. Nella città vecchia di Nazareth vi è la sola "sinagoga chiesa" del mondo, dove sembra che Gesù abbia tenuto  il suo primo sermone. Si tratta di un promemoria che molti ebrei locali si sarebbero presto fatti chiamare cristiani ed in seguito musulmani. Più a nord, nella città di Bokaya, un'antica sinagoga si trova accanto a chiese e moschee. Per secoli le fedi abramitiche hanno vissuto fianco a fianco in una comune armonia sconosciuta in Europa.
Infatti, contrariamente alla versione israeliana della storia, i più violenti scontri - a parte le rivolte degli ebrei - hanno coinciso con invasioni da parte degli europei, sia stato esso il settarismo aggressivo dei crociati, o la creazione da parte dei sionisti di uno “stato ebraico”  etno-religioso sponsorizzato dai Britannici. In generale, il passato della Palestina è stato caratterizzato da tolleranza culturale e diversità biologica. Conversioni e matrimoni misti significavano che la regione era un crogiuolo di identità e fedi.
Israele, ovviamente, preferisce nascondere questa parte della storia, perché porta a una conclusione ovvia: la regione ha bisogno di meno, non di più, divisioni e dogma cose che  Israele favorisce.
La maggioranza ebraica in Israele vive quasi interamente separata dai palestinesi che sono riusciti a rimanere sulla propria  terra e sono oggi nominalmente cittadini. Nello stesso tempo, nella West Bank - nota agli israeliani come i regni biblici di "Giudea e Samaria" - i coloni ebrei dominano su la popolazione palestinese ghettizzata e soggetta al regime militare.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta elaborando una legge fondamentale che definisce Israele come appartenente ad  una "nazione ebraica" globalizzata, non a cittadini di un paese. Ed insiste che i colloqui di pace potranno aver luogo solo quando i palestinesi sotto occupazione riconosceranno Israele come stato ebraico - una condizione che, una volta era vista come assurda, e adesso è stata adottata anche da Washington.
Come segno dello stato d'animo prevalente, il Ministero dell'Istruzione di Israele ha recentemente vietato nei  programmi scolastici due romanzi che parlano di legami fra ebrei e palestinesi. Nello stesso tempo, la "linea verde" che, una volta delimitava i territori palestinesi occupati, è stata cancellata dalle mappe nelle aule israeliane, implicando così che è tutto la Grande Israele.
Di fronte alle politiche ed alla diplomazia “a somma zero” di Israele, i palestinesi sono sempre più in ansia per il loro futuro.
La scorsa settimana una risoluzione dell’Unesco, organismo scientifico e culturale delle Nazioni Unite, ha dato voce alle loro preoccupazioni. Esso ha evidenziato le minacce israeliane ai più importanti siti del patrimonio musulmano e cristiano sotto occupazione.
Riconoscendo l'importanza di Gerusalemme "per le tre religioni monoteiste", la risoluzione tuttavia ha avvertito che Israele stava sfruttando il suo controllo illegale per cancellare il collegamento dei palestinesi da tali siti, in particolare dalla moschea di Al Aqsa.
Sperando di distogliere l'attenzione da queste critiche, Israele si scaglia contro l'ONU per negare il primato alla sua versione. Al Aqsa deve essere considerata come il Monte del Tempio, Netanyahu ha insistito, riferendosi ad un tempio ebraico perduto da tempo e creduto sepolto sotto la moschea di Gerusalemme.
Ma la probabile posizione del tempio sepolto porta alla conclusione opposta rispetto a quella di  Netanyahu: non che gli ebrei reclamino ad voce più alta la sovranità, ma piuttosto che i popoli e le religioni della regione sono incredibilmente intrecciati.
Questo dovrebbe essere una lezione fondamentale  per gli attuali Jacob e Rachel, molti dei quali vivono armati e occupandosi solo di espandere senza sosta le colonie sui territori  rubati ai Palestinesi.
Questa terra è stata sempre condivisa, e non ci sarà pace fino a quando non lo sarà di nuovo.
Jonathan Cook è un giornalista indipendente di Nazareth
http://www.thenational.ae/opinion/comment/how-israel-seeks-to-erase-the-regions-history#full
Per chi volesse vedere il video:



Dettagli Creato: 23 Ottobre 2016 Visite: 44 Come Israele cerca di cancellare la storia della regione Come Israele cerca di cancellare la storia della regione By Jonathan Cook Si può presumibilmente intendere come una lezione di storia fatta da Israele…
amiciziaitalo-palestinese.org|Di Redattore

Commenti

Post popolari in questo blog

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag

Betlemme : il Muro e la colonizzazione. Testimonianze

Anthony Appiah : Il vero significato del cosmopolitismo e perché dobbiamo abbracciarlo per sopravvivere

Il "bacio " tra il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar.: una fake news