RICONOSCIAMO LA PALESTINA, LIBERIAMO ISRAELE

Ecco il testo dell’appello promosso dalla Fondazione Basso e già sottoscritto da Dacia MarainiMoni Ovadia, Michela Murgia, Loredana Lipperini, Salvatore Senese, Franco Ippolito, Francesca Comencini, Luigi Ferrajoli, Marinella Perroni, Andrea SegreSandro Portelli, Roberta de Monticelli e Vladimiro Zagrebelsky.
RICONOSCIAMO LA PALESTINA, LIBERIAMO ISRAELE
SEI paesi europei (Svezia, Francia, Inghilterra, Spagna, Irlanda, Romania) hanno riconosciuto lo Stato di Palestina nel 2014, e così ha fatto il Parlamento Europeo. Noi cittadine e cittadini italiani ravvisiamo in questa ondata diplomatica una novità importantissima, anzi decisiva, per sbloccare lo stallo decennale che avvelena i rapporti tra il popolo arabo e il popolo israeliano, rendendo quell’area uno dei luoghi più insanguinati e violenti del pianeta.
E’ chiaro che le prospettive per la sicurezza di Israele dipendono dall’esistenza dello Stato di Palestina e dall’autodeterminazione del suo popolo. Ed è chiaro che la diplomazia rappresenta la sola alternativa alla sequenza di attacchi reciproci che ciclicamente compromettono le possibilità di una soluzione,  e corrompono la fibra di entrambe le società.
La strategia adottata finora ha generato esiti tutt’altro che soddisfacenti per la sicurezza e la stabilità dell’area. Il riconoscimento dello Stato di Palestina può viceversa produrre un nuovo presupposto negoziale, e accelerare il processo di pace.
E’ nostra convinzione che l’Europa debba farsi protagonista di un percorso diplomatico per porre termine a questo conflitto, com’è nel suo stesso interesse. L’Italia, dal canto suo, non può assumersi la responsabilità di interrompere il vento diplomatico nuovo che sospinge il riconoscimento della Palestina in Europa. Sarebbe ingiustificabile, politicamente. L’Italia ha detto sì all’adesione della Palestina come Stato non membro delle Nazioni Unite nel novembre 2012 all’Assemblea Generale dell’ONU. Il riconoscimento lo chiedono oltre mille cittadini e cittadine di Israele, intellettuali, scrittori, accademici,  noti anche in Italia.
“E’ terribile odiare ed essere odiati per così tanto tempo. E’ estenuante occupare ed essere occupati per così tanto tempo. Questa liberazione riguarda anche noi israeliani!”, scrive lo scrittore David Grossman. Riconoscere lo Stato di Palestina è un primo fondamentale passo nella direzione della pace. Chiediamo al Parlamento Italiano di compiere questo passo senza esitazione.
Per sottoscrizioni, scrivere anicolettadentico@fondazionebasso.it
Qui il sito della Fondazione Basso

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