ISRAELE: LA "SELEZIONE" DI GOLDA MEIR, NO A EBREI HANDICAPPATI
(AGI) - Gerusalemme, 9 dic. - La "Terra promessa" era aperta a tutti gli ebrei, tranne che a malati e handicappati. Tredici anni dopo la fine dell'Olocausto, centinaia di migliaia di sopravvissuti videro rinascere la speranza guardando a "Eretz Israel". Molti di loro, pero', si sbagliavano: oltrepassata la soglia di Auschwitz e Dachau, li aspettava una nuova "selezione" E' quella di cui parla un documento del 1958 rintracciato da uno storico polacco nell'ambito di un'indagine sui rapporti tra lo Stato nato nel 1948 e Varsavia. Golda Meir, allora ministro degli Esteri, suggeri' all'ambasciatore israeliano a Varsavia di far presente al governo polacco che lo Stato ebraico non era disponibile ad accogliere immigrati con menomazioni fisiche o patologie. Accennando al decisioni del "comitato di coordinamento" sull'immigrazione (nel quale erano presenti esponenti del governo e dell'Agenzia Ebraica), il futuro primo ministro scriveva a Katriel Katz: "Il comitato vuole informare il governo polacco che vogliamo istituire una selezione nell'alyha (l'immigrazione ebraica in Terra d'Israele) poiche' non possiamo continuare ad accettare malati e gente handicappata. Per favore, forniteci la vostra opinione sul modo in cui tutto cio' puo' esser spiegato ai polacchi senza contraccolpi sull'immigrazione". La posizione della Meir era in aperto contrasto con la Legge del ritorno -con cui Israele fin dal 1950 garantiva la cittadinanza a ogni ebreo nel mondo, purche' vi si trasferisse con l'intenzione di viverci- e con le stesse sofferenze di coloro che magari avevano rimediato patologie e invalidita' proprio a causa della persecuzione nazista. La lettera, di "massima riservatezza", e' datata aprile e ha sorpreso lo stesso Szymon Rudnicki, storico dell'Universita' di Varsavia che l'ha trovata ed ebreo: "E' un documento cinico. E' risaputo che Golda fosse un politico brutale piu' attentato ai propri interessi che al popolo". La richiesta della Meir -che cadeva un biennio, 1956-58, segnato dall'arrivo in Israele di 40.000 ebrei dalla Polonia- cadde nel vuoto e lo stesso Katz non le diede seguito, spiega Rudnicki ad Haaretz: "Fino al 1950 il governo polacco ha operato una selezione di immigrati in base alle professioni richieste" Da Israele. "Dopo il 1956 i polacchi non hanno imposto limitazioni e non hanno inviato intenzionalmente handicappati e anziani in Israele.ISRAELE: LA "SELEZIONE" DI GOLDA MEIR, NO A EBREI HANDICAPPATI
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