Tel Aviv si muove per tempo per scongiurare il “rischio” di un riconoscimento dello Stato palestinese da parte delle Nazioni Unite.
Secondo quanto riporta oggi il quotidiano Ha’aretz, il governo israeliano avrebbe inviato una comunicazione diplomatica riservata ai quindici paesi membri del Consiglio di sicurezza, oltre che ad altre cancellerie chiave del vecchio continente, minacciando l’adozione di non meglio precisate “azioni unilaterali” nel caso in cui l’Assemblea generale Onu convocata per il prossimo settembre riconoscesse l’indipendenza della Palestina.
Secondo il quotidiano israeliano, che cita come fonti alcuni diplomatici europei, Tel Aviv avrebbe anche ordinato a tutti i suoi rappresentanti residenti all’estero, allo stesso fine, di organizzare una protesta diplomatica nelle loro rispettive sediIl riconoscimento dello Stato palestinese da parte delle Nazioni Unite, sui confini antecedenti alla guerra del 1967, è un obiettivo al quale sta lavorando da tempo l’Autorità nazionale palestinese del presidente Abu Mazen (Mahmoud Abbas).
Secondo Israele, tuttavia, un’eventualità di questo tipo violerebbe quanto stabilito negli Accordi di Oslo del 1993.
I negoziati tra israeliani e palestinesi, riavviati lo scorso settembre su iniziativa del presidente Usa Barack Obama, si sono arenati da mesi.
A dividere le due parti è, in particolare, la questione delle colonie che lo Stato ebraico continua ad autorizzare all’interno dei Territori occupati, oltre che lo status finale diGerusalemme Est, che i palestinesi rivendicano come capitale del loro futuro Stato.
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