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Visualizzazione dei post da maggio, 2009

Ori Nir Andate a Hebron per capire ,,io mi sono vergognato

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HEBRON - Andate a Hebron. Osservate come alcune centinaia di coloni israeliani ultra-nazionalisti, una minoranza in una città palestinese di 160.000 abitanti, hanno trasformato la vita dei suoi residenti palestinesi in un inferno. Andate a Hebron. Guardate come una piccola minoranza ebraica domina un’oppressa maggioranza araba, e capirete il motivo per cui Israele ha bisogno di una soluzione a due stati, al fine di sopravvivere in futuro come uno stato ebraico democratico. Andate a Hebron. Vedrete come i coloni ebrei e il governo militare di Israele hanno usato la forza per trasformare quello che era il centro della città – e il centro degli affari e del commercio della Cisgiordania meridionale – in un’enclave ebraica. I palestinesi non sono autorizzati a percorrere a piedi, e tanto meno in automobile, la strada principale del centro di Hebron. Sono costantemente e quotidianamente vittime di molestie da parte dei coloni e dell’esercito. Continua qui http://www.medarabnews.com/

Gideon Levy: parlare di diritto

Sintesi personale: Per quanto tempo milioni di persone continueranno a vivere senza  i diritti fondamentali ,mentre il mondo guarda in silenzio? Nel resto del mondo un tale paese viene definito  uno stato di apartheid. In Israele la chiamano una soluzione,proposta dalla destra israeliana : mantenere lo statu quo. Per 40 abbiamo ingannato noi stessi,deriso il mondo, occupato,oppresso, ucciso. Allora perchè non  si dovrebbe continuare?Ma lo status quo non è mai statico: cambia . I palestinesi stanno intensificando la loro lotta e il mondo sta diventando progressivamente disgustato da noi. Nei primi  20 anni , anche noi erano convinti che si poteva  continuare indisturbati  a costruire le nostre case, le nostre strade, a  coltivare i nostri campi per sempre. Poi è arrivata la prima intifada che ha distrutto l'illusione con pietre e coltelli  e il mondo è rimasto in silenzio,  poi è esplosa la seconda intifada con i fucili e dispositivi esplosivi  e il mondo ha cominciato a criticarci.

Amos Elon : audio intervista e articolo del 2002

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Audio Intervista Amos Elon’s Warning on Israel’s Settlements Israelis & Palestinians: What Went Wrong? - The New York Review of ... Amos Elon (1926–2009) The vast settlement project after 1967, aside from being grossly unjust, has been self-defeating and politically ruinous. "We've fed the heart on fantasies,/the heart's grown brutal on the fare," as William B. Yeats put it almost a century ago in a similar dead-end situation in Ireland. The settlement project has not provided more security but less. It may yet, I tremble at the thought, lead to results far more terrible than those we are now witnessing. Video: Gideon Levy remembers Amos Elon at NYU 18 Nov 2009 Addio a Elon israeliano deluso dal suo paese (Repubblica)

Yair Lapid : chi approva la legge sulla Nakba è vigliacco e antisionista

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Questa settimana la commissione ministeriale ha approvato un disegno di legge che condanna a tre anni di carcere chi ricorda la Nakba Chi ha approvato questo progetto di legge è un vigliacco e un anti-sionista. Se qualcuno dubita del nostro diritto di esistere , non è un problema nostro La presenza ebraica in Terra d'Israele dipende solo gli ebrei, e su ciò che gli ebrei pensano di se stessi: questa legge nasce dalla paura e dalla debolezza della democrazia, non dall'orgoglio nazionale Coloro che sostengono che la Nakba mina i pilastri dello Stato di Israele, apparentemente non credono che i suoi pilastri siano abbastanza forti . Un onda oscura ci sta attraversando Questa settimana è la Nakba Bill, la prossima settimana sarà la dichiarazione di fedeltà : il nostro primo ministro chiede che i palestinesi ci riconoscano come uno Stato ebraico. I palestinesi? Da quando abbiamo bisogno del riconoscimento palestinese? Anche questo è un sintomo di paura

Gaza, tracce di materiale radioattivo nel suolo dopo l'operazione 'piombo fuso'

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Decine di tonnelate di Uranio impoverito sarebbero rimaste sul suolo palestinese nella Striscia di Gaza, dopo l'operazione Piombo Fuso: è la conclusione del rapporto stilato dall'associazione "Azione Cittadini per il Disarmo Nucleare"Una commissione di quattro esperti, guidata dal professor Jean-François Fechino, esperto del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, si è recata nella Striscia di Gaza, durante il mese di aprile, per verificare la presenza di materiale radioattivo nel suolo, come denunciato già dal gennaio scorso dal dottor Mads Gilbert, chirurgo norvegese che durante l'operazione israeliana lavorava nell'ospedale di Shifa. I campioni di terra, raccolti a Gaza e fatti analizzare in laboratori specializzati, hanno presentato tracce di uranio impoverito, cesio, amianto, fosfati e altre sostanze altamente cancerogene. In seguito a questi risultati gli studiosi l'Azione Cittadini per il Disarmo Nucleare ha ipotizzato la presenza di ci

Gli Stati Uniti richiamano duramente Israele: stop agli insediamenti nei Territori palestinesi

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Gli Stati Uniti iniziano a perdere la pazienza con Israele e il suo nuovo governo ultraconservatore. L’impressione infatti è che nonostante l’incontro di pochi giorni fa tra i presidenti Israele non abbia nessuna intenzione di fare il minimo passo avanti per arrivare a ciò che oggi sembra quasi un’inarrivabile utopia, “Due popoli due stati”. Hillary Clinton , segretaria di stato statunitense, ieri ha invitato Israele a fermare l’espansione dei suoi insediamenti nei Territori palestinesi e ha ribadito la richiesta rivolta qualche settimana fa da Barack Obama al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante il loro incontro a Washington. Poche volte si sono visti gli Stati Uniti usare un tono così risoluto nei confronti di Israele. Il governo israeliano ha respinto però la richiesta statunitense e Netanyahu ha dichiarato che i lavori di espansione proseguiranno. Circa 500mila ebrei vivono in più di cento insediamenti costruiti nei Territori dopo il 1967. Gli Stati Uniti Richi

Rabbini incitano i soldati a non evacuare gli insediamenti

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Sintesi personale I leader religiosi  della Giudea e della  Samaria  invitano i sodati  a rifiutare gli ordini di evacuazione, perchè  palesemente   violano la Torah e rischiano di spaccare l'unità nazionale "non un solo chicco della Terra Santa deve essere ceduto, è un atto antisemita sradicare gli ebrei da  questa terra. Non vogliamo una guerra e ci impegniamo per il dialogo" specificando che Barack  non è  l'interlocutore principale per la pace (sintesi personale) 'Refuse anti-Semitic order' 

Alta Corte: l'IDF può vietare agli studenti palestinesi di studiare in Israele

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Sintesi personale Nonostante le forti obiezioni del Comitato dei presidi delle Università,di singoli studiosi e dell'associazione per i diritti umani di Gisha, l'Alta Corte di giustizia ha accettato i criteri definiti dall'' l'IDF per permettere l'iscrizione di studenti palestinesi ai corsi post- universitari in Israele «Ci viene impedito di accettare studenti che possono apportare un prezioso contributo " ha protestato il docente universitario ,Prof. Alon Harel ," La scelta di accogliere uno studente deve essere di esclusiva competenza delle università ,i militari dovrebbero limitarsi a svolgere controlli inerenti alla sicurezza ». Dello stesso tenore la protesta di sei università ebraiche su 7 High Court accepts IDF criteria for Palestinian study in Israel (i criteri sono riportati nell'articolo)

Petizione: demolizione impianto di depurazione costruito in territorio palestinese

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I residenti del villaggio Ein Yabrud ,in Cisgiordania,  hanno inoltrato una petizione all' Alta Corte di giustizia sostenendo  che l'  impianto  di  depurazione,vicino  all'insediamento di Ofra,è costruito  su territorio palestinese e finanziato  con risorse pubbliche Palestinians: Purifying plant built on our land 

Gideon Levy : solo i coloni hanno preso sul serio Obama

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Sintesi personale Solo un gruppo di persone ha aperto gli occhi ed è  andata  a lavorare - come di consueto, i coloni - mentre gli altri segmenti della società israeliana sono trincerati in un terribile stato di apatia e di inerzia , la maggior parte dei mezzi di comunicazione è occupata  da narcotiche  assurdità e il silenzio getta   un'ombra sul baratro.   La piazza è vuota   completamente vuota.La spaventosa indifferenza potrebbe portarci  a perdere una rara opportunità per la pace.Barack Obama ha fattoun'offerta  che Israele non può - e non deve - rifiutare, ma Israele non riesce a svegliarsi. Dove sono quel  57 per cento degli israeliani  che negli ultimi sondaggi di Haaretz  si  è dichiarata favorevole   alla soluzione di due Stati? Che cosa pensa ? Che questa soluzione scenda dal cielo  senza creare radicali trasformazioni ? Dove sono le proteste contro le posizioni del  primo ministro, che continua con il suo trito-non-si-divide-Gerusalemme e-non si cede sul -Golan?   N

Video: i Bambini di Gaza dopo la guerra

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video 23 05 2009 Mediterraneo News Mediterraneo A Gaza la guerra è finita ma restano gli incubi, specialmente fra i bambini che sono stati vittime due volte: le scuole mostrano i segni della devastazione, i colpi dell’artiglieria sono sotto gli occhi dei ragazzi, i sogni pieni di terrore. Le macerie fanno ancora parte del paesaggio urbano ma grazie all’impegno di varie Ong, nella Striscia il lavoro di ambulatori e centri di prima assistenza prosegue anche se tutto resta difficile e l’isolamento c’è ancora. Si apre con un reportage girato a Gaza insieme all’Unicef la puntata di «Mediterraneo». tag: I bambini nella guerra di Gaza : video e testimonianze

“Se foste” pensiero di Moni Ovadia

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“Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l’ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale. Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un’impalcatura, l’annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro. Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un’indignazione passeggera. Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perché si dichiara amico di Israele. Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai cittadini, fareste un’opposizione senza quartiere ad un governo autoritario, xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio. Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra, non vi

EST - M.O.: Unifil media tra Libano e Israele, il plauso di Le Roy

Roma, 21 mag (Velino) - Intensa attività di mediazione di Unifil tra Libano e Israele nelle ultime ore mentre dal Palazzo di vetro è giunto un plauso all’operato dei caschi blu. Nel giro di una settimana le forze di sicurezza libanesi hanno arresto 18 persone con l’accusa di praticare lo spionaggio a favore di Israele. E tre di queste sarebbero fuggite verso Israele attraversando illegalmente la Linea Blu. Mercoledì notte il ministero degli Esteri di Beirut ha recapitato al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon una protesta formale contro Israele, accusandola di aver creato una rete di spionaggio sul suo territorio. Le autorità del Paese dei cedri hanno anche chiesto ai caschi blu di Unifil di contattare lo Stato ebraico per ottenere l’estradizione dei tre libanesi ricercati per spionaggio. Della loro fuga il Libano ha informato anche Unifil. Da New York, poco dopo la portavoce dell’Onu Marie Okabe affermava che i caschi blu stanno verificando quanto sostenuto da Beirut e

Gideon Levy: Obama un amico di Israele

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Sintesi personale E 'chiaro: il presidente degli Stati Uniti è un grande amico di Israele.   Se Barack Obama continua quello che ha cominciato questa settimana, si potrebbe definire il miglior amico che Israele abbia avuto.: si appresta a salvare Israele da se stessa considerando l'occupazione la vera minaccia  In un colpo solo ha strappato la maschera al governo israeliano : se Netanyahu risponderà negativamente , tutto il mondo saprà che è Israele a non volere la pace  e che è il nostro premier  non l'Iran a porre in repentaglio l'esistenza del nostro paese A friend of Israel  78% of American Jews vote Obama tag:   Gideon Levy

Un palestinese descrive l'intollerabile vita di Hebron

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Sintesi personale Dal 2001, la strada principale a Hebron's Wadi Hassan  è stata vietata ai nostri veicoli , solo gli israeliani possono accedervi, anche se tutti i residenti sono palestinesi Questo è avvenuto quando un colono ha inoltrato  tale  richiesta per "ragioni di sicurezza"  all'esercito. E' stato subito accontentato . Naturalmente questa disposizione  crea seri problemi ai malati gravi, ai commercianti e agli anziani I residenti che necessitano di protezione sono  in realtà i palestinesi, quotidianmente oggetto di attacchi da parte dei settler  Dopo l'evacuazione delle contestate case di Hebron, i coloni hanno distrutte numerose proprietà palestinesi  e bruciato  le loro macchine per ritorsione  e che cosa ha fatto l'esercito? ha allontanato icompletamente i palestinesi dalle loro case: tutelando, in questo modo, gli aggressori . Ora il governo ha deciso di aprire parzialmente la strada: solo pochi di noi otterranno il permesso che cmq  

Israele, governo e coloni si alleano per “ebraizzare” Gerusalemme

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Darkness and light in Jerusalem Stando ad un recente rapporto pubblicato da un’organizzazione no-profit israeliana che si occupa di questioni pertinenti al futuro di Gerusalemme, governo di Tel Aviv e coloni avrebbero elaborato un piano per lo sviluppo della città che consiste nella “creazione di una sequenza di parchi che circondano la città vecchia” di Gerusalemme e incrementa cosi il processo di “ebraizzazione” dei quartieri arabi della città. Il movente del piano, secondo quanto riportato dall’organizzazione israeliana Ir Amim , sarebbe quello di incrementare la presenza ebraica nei quartieri che circondano la città vecchia rendendo cosi molto più difficile un’eventuale divisione della città; aspetto chiave per qualsiasi negoziato di pace tra israeliani e palestinesi. Inoltre, sempre secondo Ir Amim , “per la prima volta [questo rapporto dà] una visuale comprensiva di come il governo [israeliano] e i coloni, lavorando assieme, stiano creando un regno territoriale basato su tradizi

Zvi Schuldiner : " Come ai tempi di Carter "

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha potuto nascondere l’acre sapore del suo primo faccia a faccia con il presidente americano Barack Obama. Il capo del governo d’Israele comincia ad avventurarsi su una strada che potrebbe condurre a serie differenze con l’amministrazione Usa dopo essersi lasciato andare, prima del viaggio a Washington, a grandi professioni di fiducia sul successo della missione. Netanyahu è considerato un artista delle relazioni pubbliche. Per questo credeva che il suo eccellente inglese più le sue posizioni rispetto all’Iran e al terrorismo avrebbero portato a una discussione pragmatica con Obama senza dover arrivare necessariamente ai nodi della questione. Netanyahu si è presentato come capofila di una coalizione governativa destinata a durare poco se la pressione internazionale si fa seria. Le promesse suimiglioramenti economici nei territori occupati e le dichiarazioni del tipo «non vogliamo governare i palestinesi» non riescono a nascondere una questio

Cisgiordania, una discarica a poco prezzo per le compagnie israeliane

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Da tempo la Cisgiordania è diventata una economica discarica a cielo aperto a disposizione di Israele. Nei Territori palestinesi occupati (Tpo) vengono sversati i rifiuti delle colonie e quelli delle compagnie israeliane, che in questo modo possono sfuggire alle restrittive leggi dello Stato ebraico. La denuncia arriva da Jamil Mtoor, vicedirettore dell’Autorità palestinese per l’ambiente (Pea). "Israele – ha dichiarato Mtoor alla Inter Press Service (Ips) – sta scaricando i suoi rifiuti, compresi quelli tossici e pericolosi, in Cisgiordania da anni, in quanto si tratta di un’alternativa più economica e facile rispetto al trattarli in maniera appropriata in Israele nei siti designati per i rifiuti pericolosi". Uno dei centri più colpiti da questa pratica è Shuqbah, un villaggio di 5mila abitanti, al confine tra lo Stato ebraico e i Territori palestinesi occupati. Qui le compagni israeliane utilizzano i terreni di proprietà di un mediatore palestinese per gettare quantità