Conferenza Durban 2
Nessun elemento polemico nei confronti di alcun paese nelle 16 pagine - divise in cinque sezioni e 143 punti - nel documento della ‘Conferenza contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e le intolleranze connesse’ svoltasi a Ginevra da Lunedi 21 a Venerdì 24 Aprile; vi si coglie piuttosto una minuziosa sequenza di iniziative adottate, da adottare e da mettere a punto per combattere il razzismo in tutte le sue forme. Nonostante il boicottaggio deciso da alcuni paesi a causa di presunti “contenuti antisemiti presenti nella Dichiarazione finale” non è stato possibile trovare traccia di alcun passaggio che potesse risultare offensivo nei confronti di alcun governo particolare o di alcun gruppo etnico o religioso. Nella seconda versione della bozza messa a punto ancor prima che alcuni paesi occidentali confermassero la loro volontà di non essere presenti all’appuntamento, gli unici riferimenti precisi sono relativi “ai migranti e ai richiedenti asilo, ai Rom e Sinti, ai Gitani, alle popolazioni indigene di Asia e America Latina, ai discendenti degli schiavi africani, alle donne (discriminazione di genere), ai portatori di handicap o ai malati di sindrome da immunodeficienza acquisita (sida/aids)”, presenti in diversi articoli della V sezione del documento. Politicamente più rilevanti e critici risultano i passaggi in cui si ricorda agli stati di “assicurarsi che qualsiasi misura decisa nella lotta contro il terrorismo venga portata avanti nel pieno rispetto dei diritti umani, in particolare del principio di non discriminazione” o, riguardo i migranti, l’invito ad “adottare misure per combattere il persistere di comportamenti xenofobi o ‘stereotipizzazioni’ negative dei non cittadini (ovvero migranti e richiedenti asilo, ndr), anche da parte di politici, forze di sicurezza, funzionari dell’immigrazione e responsabili dei mezzi d’informazione, che hanno portato a violenze xenofobe, omicidi e attacchi a migranti, rifugiati e richiedenti asilo”. Sempre sul fronte delle migrazioni il documento chiede un “approccio bilanciato e condiviso”, invitando al dialogo internazionale e ad accordi di partnership, rinnovando “la richiesta di rivedere e, se necessario, modificare le politiche migratorie che risultino incompatibili con gli obblighi posti dal diritto umanitario internazionale”.
allegato:
2 iran . Una Tattica Sbagliata . L'intellettuale iraniano Ahmad Zaidabadi interviene su Rooz, il quotidiano online di opposizione al regime di Teheran, per analizzare l'ultima uscita di Mahmoud Ahmadinejad alla conferenza delle Nazioni Unite sul razzismo, che si è aperta a... Iran . Una Tattica Sbagliata .
3 Guido Ortona : la conferenza di Durban Meglio quindi mandare tutto a carte quarantotto, o almeno provarci....Ora, se le cose stanno così, è chiaro che l’establishmentnazionalista israeliano ha tutto l’interesse a far sì che di queste cosenon si discuta, e a criminalizzare .....È la stessa vecchia logica per cui un po’ ovunque i pacifisti sono stati e sono accusati di essere dei traditori, gli organizzatori degli scioperi di volere “in realtà” il comunismo ateo e sovversivo, e i so stenitori dei diritti civili di essere amici dei terroristi (o, in altri tempi, dei comunisti); e che ha portato Ahmadinejad a usare la conferenza di Ginevra come tribuna contro Israele.....È probabile che alla lunga questa politica sia suicida, perché mette Israele (proprio Israele!) in rotta di collisione con la difesa universalistica di alcuni diritti umani fondamentali, e lo porta quindi ad adottare comportamenti che i paesi democratici, proprio in quanto tali, avranno sempre maggiori difficoltà ad appoggiare. Anche per questo (ma certamente non solo per questo) è bene lottare contro questa politica. Nel nostro piccolo, noi possiamo contribuire evitando in primo luogo di cadere nella trappola delladisinformacija.
articolo completo qui Due torti non fanno una ragione
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