Poeti arabi ed ebrei scrivono insieme poesie
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Shakra ed Agwani scrivono poesie in ebraico e non per questo si sentono meno arabi. I loro poemi sono pubblicati nell'ultimo numero della rivista letteraria: Mit'an .A Jaffa poeti arabi ed ebrei stanno scrivendo insieme un'antologia di poesie A differenza di Agwani, Shakra ha frequentato scuole ebraiche fin dall'asilo,ma non è stato facile: "I genitori ebrei hanno dimostrato per la numerosa presenza di bambini arabi nella scuola elementare,.problema degli adulti non di noi bambini "Sogna in arabo, ma scrive in ebraico. La poesia è un desideri esistenziale ,un modo per creare un mondo capace di ascoltare, un mondo senza difetti.
Agwani spiega. "Vedo la città sparire dai miei occhi , ma nessuno può distruggere la memoria, i segreti, il dolore dell'infanzia Amo le rovine di JaffI love the hill of garbage they're turning into a promenade. Why can't they let my garbage be?"
Agwani spiega. "Vedo la città sparire dai miei occhi , ma nessuno può distruggere la memoria, i segreti, il dolore dell'infanzia Amo le rovine di JaffI love the hill of garbage they're turning into a promenade. Why can't they let my garbage be?"
2 Sami Michael "sogno in arabo scrivo in ebraico" «Sogno in arabo ma scrivo in ebraico, amo in arabo ma penso in ebraico; quando vado al mercato, bevo un caffè, abbraccio un amico, guardo un paesaggio, mi sento arabo; ma quando leggo un giornale, penso a mia figlia, quando mi alzo la mattina, o quando cammino per strada, mi sento israeliano. L´energia è israeliana, la pazienza araba, il pragmatismo israeliano, la fantasia araba. Ma è forse possibile stabilirlo? In definitiva, c´è un solo Sami». Continua
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