Espansione delle colonie da Oslo al 2010

1Continua espansione delle colonie: numeri e grafici da Oslo in poi

On March 2, 2009, the Israeli advocacy group Peace Now issued a report saying that the Israeli housing ministry plans to build 73,ooo housing units in the West Bank. Peace Now said 15,ooo of these units had already been approved, with another 58,000 awaiting approval. On March 7, 2009, the Guardian reported that a confidential report issued by the EU said Israel continues to annex property in East Jerusalem. It said Israeli housing authorities had submitted plans for 5,500 new housing units (3,000 of which have already been approved) since the Annapolis "peace" conference in November 2007. Readers may recall that the Annapolis conference was supposed to resusitate George W. Bush's moribund so-called Road Map to Peace. Assuming these housing plans are implemented, and only 2.5 Israelis on average inhabit each new unit, the entire program could add as many as 196,ooo Israelis to the 490,000 Israelis already living in the West Bank and East Jerusalem. Yet as recently as September 30, 2008, Israeli Prime Minister Omert said Israel should withdraw from almost all of the Occupied Territories, including East Jerusalem in order to achieve peace. Of course, Omert's profession of normative behaviour would be deemed gratuitious nonsense in an international court of law, because all these settlements are clearly illegal under the Fourth Geneva Convention. So what gives?

continua qui What Israeli Peace Process?


2 Da Oslo a Olmert : espansione delle colonie
Secondo l'Ufficio centrale di statistica (CBS), nel 2000, quando Barak ha cercato un accordo di pace con i palestinesi, ha autorizzato 4742 unità abitative in Giudea e Samaria.Nel 2002, sotto Sharon, il numero è sceso a 1560.Sotto Olmert, il numero è rimasto inizialmente basso - 1516 nel 2006 e 1487 nel 2007Ma sono aumentate nel 2008, quando era ministro della Difesa Barak, invece di Amir Peretz: 2122 appartamentiDani Dayan, che dirige il Consiglio delle Comunità Ebraiche di Giudea, Samaria e Gaza, si è detto felice di vedere andare via Olmert."Spero che con questo governo Israele tornerà al vero sionismo con una politica di rafforzamento degli insediamenti, una diversa politica in materia di sicurezza, istruzione, immigrazione"Naturalmente si augura l'annullamento del congelamento degli insediamentiSettlers hopeful Netanyahu will boost housing construction

Applied Research Institute (ARIJ) ha riferito che lo Stato israeliano ha aumentato notevolmente la costruzione di insediamenti illegali nei territori occupati della Cisgiordania, con una percentuale che ha raggiunto Il 173%. il numero di coloni che attualmente vivono nella West Bank sono più di 500,000 rispetto ai 240,000 del 1990., dislocati in zone considerate strategicamente importanti :Gerusalemme, la Valle del Giordano, Qalqilia, Salfit e tube.Il numero totale di chilometri di terre palestinesi isolato dal Muro era di 633 km nel 2004, e ora è salito a 733 km (16%). Israele sta cambiando geograficamente e demograficamente Gerusalemme e il resto dei territori occupati, al fine di far valere la propria posizione nei negoziati di pace globaleIsraele ha sradicato più di 650 alberi e ha aumentato il numero dei blocchi stradali da 383 a 742.,ha demolito 1000 case palestinesi, la maggior parte a Gerusalemme, e ha dato ordine di abbattere migliaia di abitazioni, espandendo la costruzione di insediamenti a Gerusalemme est. Ci sono 86 avamposti in Cisgiordania , Israele ne vuole 323 nel 2009. Questo impedisce la creazione di uno stato palestinese contiguo

3di Akiva Eldar sviluppo delle costruzioni nella West Bank per il 2009 rispecchia la tendenza annuale.”La decisione di approvare la costruzione di centinaia di unità abitative prima che entri in vigore il “congelamento” delle colonie sta a significare che il numero degli appartamenti da costruirsi nelle colonie per l’anno in corso sarà lo stesso delle unità edificate prima che fossero state poste limitazioni all’attività edilizia oltre la Linea Verde.I dati forniti dall’Ufficio Centrale di Statistica mostrano che il completamento di 2.500 unità abitative e l’inizio immediato per 455 nuove unità confermano la continua tendenza alla crescita degli ultimi anni. Secondo le pubblicazione dell’Ufficio Centrale di Statistica, dal 2005 alla fine del 2008, quando non erano state imposte particolari limitazioni allo sviluppo delle costruzioni nelle colonie e la richiesta americana di congelare l’edilizia non era ancora in agenda, nelle colonie della West Bank erano state costruite 7.015 unità abitative. Quindi, il tasso medio di sviluppo delle abitazioni nelle colonie in questi quattro anni era stato di 1.771 all’anno. Se paragonato agli anni precedenti il numero delle nuove unità abitative non si ridurrà effettivamente. L’unica differenza è data dal fatto che ora, invece di fornire i permessi edilizi con gradualità nell’arco dell’anno, il governo ha intenzione di rilasciare in pochi giorni centinaia di autorizzazioni, prima che venga data la comunicazione del “congelamento”. Secondo i dati forniti dall’Ufficio Centrale di Statistica, nelle colonie la media per famiglia è data da 4,46 persone. Quindi, durante il “congelamento” – nel quale verranno completate 2.500 unità abitative e costruite altre centinaia – la popolazione crescerà di circa 14.000 persone.

4 Territori Occupati, nel 2009 coloni aumentati di 10mila uniNel corso dell’anno passato i coloni israeliani nei Territori palestinesi occupati sono aumentati di circa 10mila unità.A rivelarlo è l’Ufficio centrale di statistica israeliano che oggi ha pubblicato i dati sulla popolazione ebraica in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.Nel 2009 i coloni sono aumentati del 4,9 per cento, rispetto al 5,1 per cento del 2008, superando così la soglia delle 300mila unità in Cisgiordania (500mila se si conta anche Gerusalemme Est).Come precisa lo stesso Ufficio di statistiche, la metà di questi nuovi abitanti si trova nelle tre colonie israeliane più grandi, ossia Modiin Illit (44mila persone), Betar Illit (36mila) e Maale Adoumim (34mila).Guerre ou Paix - blog


6 Akiva Eldar: durante la guerra di Gaza gli insediamenti si sono ampliati (sintesi personale) La relazione presentata da George Mitchell al presidente George W. Bush nell' aprile 2001 precisava : "Israele assicura che non ci sarà l'espansione di nuovi insediamenti,ma consentirà l'espansione di quelli esistenti per garantire la crescita naturale" tesi contestata fortemente dai palestinesi. La commissione ,conseguentemente, raccomandava di congelare la costruzione e l'ampliamento di tutti gli insediamenti inclusi quelli esistenti,(per inciso si potrebbe chiedere ai settler perchè puntano ad allargarsi orizzontalmente e non verticalmente) Come è avvenuto nella seconda guerra libanese ora è emerso che ,durante la guerra contro Gaza, i coloni hanno edificato 9 nuove abitazioni e progettato la pavimentazione delle strade, naturalmente senza autorizzazione Sia che si tratti di crescita naturale o meno gli insediamenti sono in crescita - : a Karnei Shomron. sta sorgendo una nuova zona industriale che misura 93,5 dunams (circa 23 ettari) Le autorità israeliane, compreso il Ministero della Difesa, approvano ciò in quanto lo sviluppo industriale garantirà la sussistenza ai residenti
Spiega Sasson "questa decisione è quasi certamente in contrasto con le assicurazioni date da Israele a Bush .


8 31 ottobre 2009 : il governo chiude gli occhi nei confronti degli insediamenti illegali
Il governo israeliano “chiude gli occhi” di fronte alla costruzione illegale di insediamenti: lo ha detto il presidente della Corte suprema israeliana, Dorit Beinisch, dopo aver accolto la petizione presentata dalle organizzazioni per i diritti umani ‘Yesh Din’ e ‘B’tselem’ che denunciano la mancata demolizione di nove abitazioni abusive costruite in Cisgiordania. Nonostante una precisa sentenza del tribunale il governo non ha ancora ordinato la demolizione delle costruzioni illegali nell’insediamento di Ofra, nell’area di Ramallah. “L’illegalità e le violazioni commesse nel territorio della Cisgiordania vengono totalmente ignorati . Ofra non è il primo caso, ci sono ancora tanti ordini di demolizione in sospeso. L’impressione è che il governo non abbia intenzione di eseguirli” ha detto Beinisch (da Misna di oggi)

2Il ministero della Difesa israeliano ha confermato oggi che nelle ultime settimane i coloni in Cisgiordania stanno intensificando gli sforzi per accelerare la costruzione degli insediamenti per massimizzare "i fatti sul campo" prima che gli Stati Uniti e Israele raggiungano l'accordo per bloccare i lavori. Una fonte di alto livello all'interno delle forze di sicurezza, citata dal quotidiano israeliano Haaretz, ha sostenuto: "I coloni sono molto in sintonia con il passare del tempo politico. Si può vedere dalle opere infrastrutturali che sono già state fatte, ma anche da cose pià piccole. Stanno agendo - ha sostenuto la fonte - senza alcuna autorizzazione legale e ignorando lo stato. L'approccio in questo momento è quello che chi può va avanti e costruisce. Si comincia con la guida ufficiale del Consiglio Yesha e si termina con i giovani""Chi può - ha concluso la fonte - fissa il pavimento per la costruzione di un edificio. In alcuni insediamenti hanno costruito fabbriche per la costruzione rapida in modo da by-passare il divieto che è stato imposto dall'amministrazione civile"

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Dopo Annapolis le colonie in Palestina crescono. Col via libera di Tel AvivDi “congelamento” delle colonie ebraiche in Cisgiordania si parlava nella Road Mapdel 2003. Lo stesso principio veniva sancito nell’ultima “conferenza di pace” tra israeliani e palestinesi, voluta dagli Stati Uniti e ospitata nel novembre scorso ad Annapolis. Eppure, negli ultimi quattro mesi gli insediamenti ebraici illegali all’interno dei Territori palestinesi occupati (Tpo) sono aumentati in maniera consistente, con il consenso del governo di Tel Aviv. È quanto si apprende dalle indiscrezioni della stampa israeliana e dall’ultimorapporto della ong Peace Now, reso noto lunedì.
Da gennaio a oggi – si legge nel documento - nelle 101 colonie israeliane in Cisgiordania sono stati messi in cantiere circa 500 nuovi edifici, per un totale di migliaia di appartamenti. Ai 275 edifici già in costruzione e agli altri 220 in via di completamento, vanno aggiunti gli almeno 184 prefabbricati supplementari che i coloni sono riusciti a insediare negli ultimi mesi senza autorizzazione ufficialeParticolarmente grave è la situazione di Gerusalemme Est, occupata e annessa da Israele nel 1967, dove nei primi mesi del nuovo anno sono stati messi in cantiere 750 nuovi appartamenti all’interno dei quartieri ebraici, contro i soli 46 del 2007. "Negli ultimi due mesi – si legge nel rapporto – si è visto uno slancio senza precedenti nei sobborghi ebraici di Gerusalemme Est, con l’intenzione di espandesi a fondo nei territori palestinesi a est della Linea Verde". A conferma di quanto sostenuto da Peace Now, lunedì scorso la municipalità della Città santa ha approvato la costruzione di 600 nuove abitazioni a Pisgat Zeev, una colonia ebraica costruita a est della Linea Verde e circondata da sobborghi arabi, nell’ambito di un piano che prevede la realizzazione di 40mila nuove case nell’area. Infine, vanno segnalate le attività edilizie in corso all’interno delle 58 colonie ebraiche “selvagge”. Anche all’interno di questi insediamenti (circa un centinaio in Cisgiordania, ritenuti formalmente illegali anche dalle autorità israeliane, oltre che dalla comunità internazionale) le costruzioni sono riprese a ritmo serrato nel corso del 2008A scanso di equivoci, l’organizzazione dei coloni Yesha Council of Settlements ha fatto sapere in un comunicato pubblicato lunedì che le costruzioni all’interno delle colonie ebraiche della Cisgiordania continueranno, con o senza l’autorizzazione governativa. Dopo Annapolis le colonie in Palestina crescono. Col via libera di ...

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