Mevasseret Adumim: rubando la Cisgiordania

Israele sta pianificando la costruzione di 3.500 unità abitative che creerebbero un blocco abitato continuo fra l’insediamento di Ma’aleh Adumim e Gerusalemme Est, spezzando la contiguità fra la parte araba di Gerusalemme e Ramallah. La costruzione di costose infrastrutture preliminari, che includono strade, punti di osservazione e barriere divisorie, è andata avanti negli ultimi due anni. Il completamento di un progetto di questo genere renderebbe quasi impossibile un accordo di pace fra israeliani e plaestinesi

La notizia secondo cui Israele ha investito circa 200 milioni di Shekel a Mevasseret Adumim, un nuovo quartiere ebraico ad est di Gerusalemme dove è prevista la costruzione di 3.500 unità abitative, rivela le reali intenzioni del governo uscente. Come ha riferito Amos Harel nell’edizione di ieri di Haaretz , negli ultimi due anni Israele ha investito enormi quantità di denaro in infrastrutture per la costruzione di unità abitative al fine di creare un blocco continuo fra Ma’aleh Adumim e Gerusalemme Est.

Nell’ultimo decennio, il governo americano si è opposto ad ogni costruzione israeliana nell’area. Ma ancor più preoccupanti del fatto di danneggiare gli interessi americani, o di investire il denaro pubblico in un progetto dal futuro incerto, sono le serie contraddizioni fra la politica dichiarata del governo e le sue azioni. In maniera ancora più allarmante, questo progetto edilizio rivela che il governo ha cercato di consolidare l’occupazione israeliana della Cisgiordania nello stesso momento in cui parlava del raggiungimento di un accordo con i palestinesi.

Durante il suo mandato di primo ministro, Ehud Olmert ha condotto prolungati colloqui con il presidente dell’ANP Mahmoud Abbas, ed il ministro degli esteri Tzipi Livni si è impegnato in negoziati paralleli con il negoziatore palestinese Ahmed Qureia. L’obiettivo apparente di questi colloqui era di giungere ad un compromesso concordato – ma ora è chiaro che si trattava di un mero espediente. Mentre si avvicinava la scadenza del suo mandato, Olmert ha fatto alcune fra le più coraggiose dichiarazioni mai rilasciate da un primo ministro a proposito della necessità di porre fine all’occupazione e di giungere ad un accordo – ma ora è chiaro che si trattava di un inganno. Mentre egli continuava a parlare, e mentre i negoziati si trascinavano stancamente, il governo ha fatto l’opposto rispetto a quello che affermava essere il suo obiettivo.

L’unico obiettivo di Mevasseret Adumim è quello di spezzare laCisgiordania, rompendo i legami fra Gerusalemme e Ramallah, e facendo naufragare l’ultima possibilità di giungere ad una soluzione pacifica.

Non si può parlare di soluzione dei due stati mentre si fa di tutto per distruggere ogni possibilità che questa soluzione si realizzi. Non si può parlare di porre fine all’occupazione mentre si continua a costruire in Cisgiordania. Le azioni, dopotutto, sono più eloquenti delle parole.

Le possibilità di creare uno stato palestinese in mezzo agli insediamenti ebraici in Cisgiordania sono scarse anche senza l’ulteriore complicazione di Mevasseret Adumim. Una simile ipocrisia da parte del governo, e le contraddizioni fra le politiche dichiarate e le azioni sul terreno, devono giungere ad una fine prima che la nuova amministrazione americanavenga coinvolta. Se volete la pace, non investite nella costruzione di Mevasseret Adumim.

Editoriale

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