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Biodiversità e speranza fioriscono nel primo museo di storia naturale della Palestina. - Invictapalestina

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La visione  ispiratrice del museo è quella di una comunità sostenibile in cui gli uomini e la natura lavorano e vivono insieme in armonia. English version Megan Giovannetti -29 marzo 2019 Foto di copertina:  Il Dr Mazin Qumsiyeh nel giardino botanico del Museo di Storia Naturale della Palestina (MEE / Megan Giovannetti) Orgoglioso di ciò che lo circonda, il dott. Mazin Qumsiyeh è seduto sotto il sole primaverile nel giardino del primo ed unico museo di storia naturale della Palestina,. “Così come ho creato un ambiente in cui queste piante crescono, così ho creato un ambiente in cui gli esseri umani possono crescere, prosperare, avere successo”. Oltre ad essere un difensore dei diritti umani, Qumsiyeh è un noto scienziato, oratore e scrittore con una grande quantità di studi sulla genetica pubblicati su riviste internazionali. Insegna alle università di Betlemme e di Birzeit e in precedenza ha lavorato nelle facoltà delle università del Tennessee, Duke e Yale negli Stati Un

Gerusalemme demolisce le case palestinesi in “Peace Forest”, permettendo le costruzioni dei coloni

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INVICTAPALESTINA.ORG Gerusalemme demolisce le case palestinesi in "Peace Forest", permettendo le costruzioni dei coloni - Invictapalestina Dopo gli ordini di demolizioni di centinaia di case palestinesi mascherati dal nuovo piano urbanistico, il comune di Gerusalemme favorisce le costruzione dei coloni English version Nir Hasson 14 aprile 2019 alle 4:00 Copertina: 13 aprile 2019 – Qusai Burkan e i suoi nipoti di fronte alla loro casa... Dopo gli ordini di demolizioni di centinaia di case  palestinesi mascherati dal  nuovo piano urbanistico, il comune di Gerusalemme favorisce le costruzione dei coloni English version Nir Hasson  14 aprile 2019 alle 4:00 Copertina: 13 aprile 2019 – Qusai Burkan e i suoi nipoti di fronte alla loro casa che sarà demolita a Gerusalemme Est. Le case di centinaia di palestinesi di Gerusalemme Est sono destinate alla distruzione dopo che un tribunale ha respinto un appello contro le demolizioni. Il tribunale

Leader musulmani e cristiani condannano le stragi di Pasqua in Sri Lanka (Foto)

Per sconfiggere la minaccia del terrorismo, “dobbiamo creare legami di fiducia reciproca e ponti tra le religioni. Proprio come hanno fatto papa Francesco e il Grande imam di Al Azhar”, firmando il Documento sulla fratellanza umana ad Abu Dhabi lo scorso febbraio. Lo afferma ad AsiaNews Ovais Sultan Khan, leader musulmano di “United Against Hate” (Uah). Egli condanna le stragi della Domenica di Pasqua in Sri Lanka contro tre chiese e tre hotel e esprime solidarietà alle vittime cristiane. Poi aggiunge: “Apparteniamo a fedi diverse, ma dobbiamo unirci. Il terrorismo non riguarda solo i musulmani, è un problema molto più grande. Le due grandi religioni, cristianesimo e islam, possono camminare insieme, così come suggerito dal pontefice. Ma abbiamo bisogno di più dialogo per eliminare la catena di sangue. Per noi l’attacco contro le moschee di Christchurch e contro le chiese in Sri Lanka hanno lo stesso valore”.Ieri il gruppo “United Against Hate” ha organizzato una manifestazione a N

Corteo 25 aprile Milano: Palestinesi, al corteo ci saremo anche noi, “No alle contestazioni

Corteo 25 aprile Milano: Palestinesi, al corteo ci saremo anche noi, "No alle contestazioni" Milano, 24 aprile 2019 – Da anni, il 25 aprile si assiste, in piazza San Babila, alla contestazione della Brigata ebraica da parte di un piccolo gruppo. A contestare non ci sono mai stati e mai ci saranno palestinesi. In occasione del prossimo 25 aprile e del corteo, l’Associazione dei Palestinesi in Italia, certa che il copione si ripeta anche quest’anno, prende le distanze da insulti e provocazioni che saranno messe in scena al passaggio della “Brigata ebraica” e dei reduci dei campi di sterminio. Queste manifestazioni di intolleranza fanno male alla causa palestinese e prestano il fianco al gioco a chi è dedito a screditare i palestinesi, facendo passare per vittima le potenti truppe militari di Tel Aviv. “Noi, come gli ebrei, siamo di ceppo semitico e gli ebrei sono nostri fratelli e sorelle. Noi contestiamo le politiche di ultradestra, di occupazione militare e di disuma

Liliana Segre La mia nuova resistenza

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La mia nuova resistenza Per me il 25 aprile del 1945 non fu il giorno della Liberazione. Non poteva esserlo perché io quel giorno ero ancora prigioniera nel piccolo campo di Malchow, nel Nord della Germania. C’ era un grande nervosismo da parte dei nostri aguzzini, ma non sapevamo nulla di quel che accadeva in Europa. A darci qualche notizia furono dei giovani francesi prigionieri di guerra mentre passavano davanti al filo spinato. « Non morite adesso! » , scongiurarono alla vista delle disgraziate ombre che eravamo. «Tenete duro. La guerra sta per finire. E i tedeschi stanno perdendo sui due fronti: quello occidentale con gli americani e quello orientale con i russi». Nelle ultime ore da prigioniere assistemmo alla storia che cambiava. Fuori dal lager ci costrinsero all’ ennesima orribile marcia ma niente era uguale a prima. La mia personale festa di liberazione fu quando vidi il comandante del campo mettersi in abiti civili e buttare a terra

DELLE SFUMATURE DELLA LINGUA INGLESE E DELLA PROPAGANDA DELL'ULTRADESTRA AMERICANA : Analisi di "Easter worshippers"

Francesca Melandri Ieri alle 13:42   Quanto "Easter worshippers" sia un'espressione perfettamente normale da usare in inglese, esattamente come il colloquialissimo "Sunday Mass worsippers" (fedeli che vanno a messa la domenica) etc, e come 'worshippers' non abbia affatto il sapore di 'adoratori' con cui è stata tradotta in italiano, e come soprattutto non manchi minimamente di rispetto ai cristiani vittime di terribili attentati, ve l'hanno già spiegato chiaramente e senza possibilità di fraintendimento i tanti madrelingua e bilingue anglofoni. Non serve quindi che lo faccia anche io.  Quello che forse però è sfuggito è un altro fatto, molto più rilevante e sinistro. Tutta questa polemica pretestuosa (e questo è un eufemismo, perché sfruttare una tragedia immane come quella in Sri Lanka per fare propaganda contro il partito Democratico americano è ributtante) è partita dal sito breitbart. Breitbart è la testata di ultradestra (anch