DELLE SFUMATURE DELLA LINGUA INGLESE E DELLA PROPAGANDA DELL'ULTRADESTRA AMERICANA : Analisi di "Easter worshippers"
Francesca Melandri
Quanto "Easter worshippers" sia un'espressione perfettamente normale da usare in inglese, esattamente come il colloquialissimo "Sunday Mass worsippers" (fedeli che vanno a messa la domenica) etc, e come 'worshippers' non abbia affatto il sapore di 'adoratori' con cui è stata tradotta in italiano, e come soprattutto non manchi minimamente di rispetto ai cristiani vittime di terribili attentati, ve l'hanno già spiegato chiaramente e senza possibilità di fraintendimento i tanti madrelingua e bilingue anglofoni. Non serve quindi che lo faccia anche io.
Quello che forse però è sfuggito è un altro fatto, molto più rilevante e sinistro.
Tutta questa polemica pretestuosa (e questo è un eufemismo, perché sfruttare una tragedia immane come quella in Sri Lanka per fare propaganda contro il partito Democratico americano è ributtante) è partita dal sito breitbart. Breitbart è la testata di ultradestra (anche questo è un eufemismo) di Steven Bannon, poi ripresa dai media ultraconservatori USA e che infine, con una sconcertante mescolanza di ignoranza e allegro disinteresse verso la qualità delle fonti (e malafede?), è stata ripresa dai media mainstream italiani compresi il TG RAI.
Breibart, vi ricordo, è stato il motore della macchina propagandistica "birther", ovvero quella persecuzione mediatica contro Obama appena eletto nel 2008 che tendeva a dimostrare come il suo certificato di nascita ("birth certificate") fatto nelle Hawaii dov'era nato fosse falso, e come quindi Barack Obama non fosse davvero americano bensì, attenzione, AFRICANO. E non avesse quindi diritto ad essere eletto presidente, fosse un POTUS illegittimo cioè.
Per chi ci capisce anche solo pochissimo dei fantasmi psicosociali storici e presenti nella società americana, il senso di questa campagna dei birthers (così si chiamarono), dire che Obama era africano invece che legittimo cittadino USA era un messaggio neanche tanto in codice per dire che Obama un era N.E.*.R.O, e un N.E.*.R.O non può essere tollerato nella Casa Bianca. L'ondata attuale di suprematismo bianco aperto e non più nell'ombra in cui era stato ricacciato dagli anni '60, è cominciata lì, con la campagna birther nel 2008, e colui che l'ha sponsorizzata e resa mainstream è ora l'attuale inquilino della Casa Bianca - un successo politico più clamoroso di una clamorosa menzogna propagandistica non si può immaginare.
E il suo ideatore fu, appunto, Steve Bannon, direttore di breitbart, ovvero il sito da cui ieri è partita questa ennesima assurda, pretestuosa campagna denigratoria contro Obama, Clinton e vari senatori democratici.
Steve Bannon, non vi sarà sfuggito, ha appena fatto un lungo giro in Italia, dove sta mettendo su una delle sue centrali operative - si vede che considera l'atmosfera nel nostro Paese fertile per le sue idee - e si è a lungo intrattenuto con quel nostro ministro dell'Interno che ama trastullarsi con i mitra nelle foto Pasquali.
Quindi, in sintesi: tutti quelli che, pur se in buona fede perché non conoscono le sfumature della lingua inglese, hanno rilanciato questa ridicola ma violenta campagna denigratoria contro Obama, Clinton e gli altri esponenti democratici (esattamente come ridicola nel presupposto ma violentissima nei modi fu dieci anni fa la campagna dei birthers), ebbene tutti coloro hanno inconsapevolmente dato visibilità e fatto il gioco della macchina propagandistica degli ultrarazzisti americani. Una macchina propagandistica purtroppo molto efficace ed astuta, ma solo un assaggio di quello che vedremo da qui alle elezioni USA del 2020.
Per quanto riguarda invece le gradazioni sull'ampio spettro che va dalla ignoranza alla malafede con cui troppi media mainstream italiani sono caduti - o si sono resi complici - in questa trappola propagandistica dell'ultradestra americana, valutatele voi caso per caso.
Quello che forse però è sfuggito è un altro fatto, molto più rilevante e sinistro.
Tutta questa polemica pretestuosa (e questo è un eufemismo, perché sfruttare una tragedia immane come quella in Sri Lanka per fare propaganda contro il partito Democratico americano è ributtante) è partita dal sito breitbart. Breitbart è la testata di ultradestra (anche questo è un eufemismo) di Steven Bannon, poi ripresa dai media ultraconservatori USA e che infine, con una sconcertante mescolanza di ignoranza e allegro disinteresse verso la qualità delle fonti (e malafede?), è stata ripresa dai media mainstream italiani compresi il TG RAI.
Breibart, vi ricordo, è stato il motore della macchina propagandistica "birther", ovvero quella persecuzione mediatica contro Obama appena eletto nel 2008 che tendeva a dimostrare come il suo certificato di nascita ("birth certificate") fatto nelle Hawaii dov'era nato fosse falso, e come quindi Barack Obama non fosse davvero americano bensì, attenzione, AFRICANO. E non avesse quindi diritto ad essere eletto presidente, fosse un POTUS illegittimo cioè.
Per chi ci capisce anche solo pochissimo dei fantasmi psicosociali storici e presenti nella società americana, il senso di questa campagna dei birthers (così si chiamarono), dire che Obama era africano invece che legittimo cittadino USA era un messaggio neanche tanto in codice per dire che Obama un era N.E.*.R.O, e un N.E.*.R.O non può essere tollerato nella Casa Bianca. L'ondata attuale di suprematismo bianco aperto e non più nell'ombra in cui era stato ricacciato dagli anni '60, è cominciata lì, con la campagna birther nel 2008, e colui che l'ha sponsorizzata e resa mainstream è ora l'attuale inquilino della Casa Bianca - un successo politico più clamoroso di una clamorosa menzogna propagandistica non si può immaginare.
E il suo ideatore fu, appunto, Steve Bannon, direttore di breitbart, ovvero il sito da cui ieri è partita questa ennesima assurda, pretestuosa campagna denigratoria contro Obama, Clinton e vari senatori democratici.
Steve Bannon, non vi sarà sfuggito, ha appena fatto un lungo giro in Italia, dove sta mettendo su una delle sue centrali operative - si vede che considera l'atmosfera nel nostro Paese fertile per le sue idee - e si è a lungo intrattenuto con quel nostro ministro dell'Interno che ama trastullarsi con i mitra nelle foto Pasquali.
Quindi, in sintesi: tutti quelli che, pur se in buona fede perché non conoscono le sfumature della lingua inglese, hanno rilanciato questa ridicola ma violenta campagna denigratoria contro Obama, Clinton e gli altri esponenti democratici (esattamente come ridicola nel presupposto ma violentissima nei modi fu dieci anni fa la campagna dei birthers), ebbene tutti coloro hanno inconsapevolmente dato visibilità e fatto il gioco della macchina propagandistica degli ultrarazzisti americani. Una macchina propagandistica purtroppo molto efficace ed astuta, ma solo un assaggio di quello che vedremo da qui alle elezioni USA del 2020.
Per quanto riguarda invece le gradazioni sull'ampio spettro che va dalla ignoranza alla malafede con cui troppi media mainstream italiani sono caduti - o si sono resi complici - in questa trappola propagandistica dell'ultradestra americana, valutatele voi caso per caso.
E infine, a proposito di rispetto per i valori e i fedeli cristiani:
quanto autentico, dignitoso rispetto verso le centinaia di vittime cristiane degli attacchi a Sri Lanka sta dimostrando, chi usa questa immane tragedia per scaldare i motori della propaganda per la campagna presidenziale USA 2020?
quanto autentico, dignitoso rispetto verso le centinaia di vittime cristiane degli attacchi a Sri Lanka sta dimostrando, chi usa questa immane tragedia per scaldare i motori della propaganda per la campagna presidenziale USA 2020?
Commenti
Posta un commento