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New York Times: un gruppo sionista liberal invoca la segregazione razziale per garantire la maggioranza ebraica

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  Con un annuncio a tutta pagina sul New York Times, un gruppo sionista liberal invoca la segregazione razziale per garantire la maggioranza ebraica in Israele di Wilson Dizard MondoWeiss, 23.09.2016 http://mondoweiss.net/2016/09/liberal-segregation-majority/ Il " Daniel S. Abraham Center for Peace ", un importante gruppo di pressione sionista, considerato progressista, ha acquistato una pagina intera nell'edizione di venerdì del New York Times, invocando l'immediata separazione di israeliani e palestinesi in due paesi separati, per mantenere Israele come stato a maggiornaza ebraica. "La separazione tra israeliani e palestinesi è essenziale. Nessuna separazione oggi significa una maggioranza palestinese entro il 2020", avverte l'annuncio. La popolazione di Israele è per circa il 20 per cento palestinese, dunque questa pubblicità rifiuta che Israele debba essere responsabile di milioni di altr

In tempo di militanza Hasbarica che nega ogni domanda scomoda avremmo avuto

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In tempo di militanza Hasbarica che nega ogni domanda scomoda avremmo avuto la Parola che modifica l'eterno  ritorno  vivificando il Tempo e lo Spazio della Storia. In sintesi l'ebraismo  avrebbe donato all'umanità  : Il Cristianesimo intessuto dalla Parola di un ebreo il Marxismo intessuto dalla Parola di un ebreo la psicanalisi intessuta dalla Parola di un ebreo l' ebraismo dialettico che rompe ogni schema noto e lancia una freccia creando nuove Parole e nuove sorgenti per l'umanità e così via?

Terrorismo, "via Hamas e Tigri Tamil da lista europea"

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              Terrorismo, "via Hamas e Tigri Tamil da lista europea" "Vizi di procedura". La decisione dell’avvocato generale della Corte Ue, Eleanor Sharpston agi.it | Di AGI - Agenzia Giornalistica Italia Bruxelles - La Corte di giustizia europea "deve annullare per vizi di procedura " le misure che mantengono Hamas e le Tigri di liberazion Tamil Eelam (Ltte) nell'elenco delle organizzazioni terroristiche. Lo ha stabilito l'avvocato generale della Corte Ue, Eleanor Sharpston, chiamata a esprimersi sul caso. La questione si riferisce alle organizzazioni palestinese e cingalese. Il 27 dicembre 2001 il Consiglio Ue ha inserito Hamas e le tigri Tamil nella lista dei soggetti cui si applicano sanzioni per ragioni di terrorismo. Le due organizzazioni hanno fatto ricorso, non tanto sulla decisione quanto sul mantenimento e l'estensione del congelamento dei fondi. Il tribunale avev

Raniero La Valle La verità sul referendum

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Raniero La Valle La verità sul referendum Discorso tenuto il 16/09/2016 a Messina nel Salone delle bandiere del Comune in un’assemblea sul referendum costituzionale promossa dall’ANPI e dai Cattolici del NO e il 17/09/2016 a Siracusa in un dibattito con il prof. Salvo Adorno del Partito Democratico, sostenitore delle ragioni del Sì. Cari amici, poichè ho 85 anni devo dirvi come sono andate le cose. Non sarebbe necessario essere qui per dirvi come sono andate le cose, se noi ci trovassimo in una situazione normale. Ma se guardiamo quello che accade intorno a noi, vediamo che la situazione non è affatto normale. Che cosa infatti sta succedendo? Succede che undici persone al giorno muoiono annegate o asfissiate nelle stive dei barconi nel Mediterraneo, davanti alle meravigliose coste di Lampedusa, di Pozzallo o di Siracusa dove noi facciamo bagni e pesca subacquea. Sessantadue milioni di profughi, di scartati, di perseguitati sono fuggiaschi, gettati nel mondo alla

Gideon Levy :non ci sarà pace fino a quando Israele non si assumerà la responsabilità della Nakba -

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http://zeitun.info/…/non-ci-sara-pace-finche-israele-non-a…/ Haaretz Non ci sarà pace finché gli israeliani non sapranno e non capiranno come tutto questo è iniziato. Il governo di Israele lo ha confermato ancora una volta: furono commessi crimini di guerra nel 1947-48; ci furono massacri, espulsioni, ci fu pulizia etnica – ci fu una Nakba, una Catastrofe, come i palestinesi chiamano la loro esperienza in quegli anni. Come lo sappiamo? Il governo sta per prolungare la secretazione di uno dei documenti più importanti dell’archivio delle Forze di Difesa Israeliane [IDF, l’esercito israeliano. Ndtr.] che riguarda la creazione del problema dei rifugiati palestinesi. Sessantotto anni sono passati e Israele sta occultando a se stesso la verità degli archivi – ci potrebbe essere una prova più chiara che c’è qualcosa da nascondere? Un alto funzionario ha spiegato al corrispondente diplomatico di Haaretz Barak Ravid (“Commissione guidata da Shaked probabilmente

gideon Levy : Opinion There Won't Be Peace Until Israel Accepts Responsibility for the Nakba

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            Opinion //There won't be peace until Israel accepts responsibility for the Nakba - Opinion Peace is not going to come before Israelis know about and understand how it all began. haaretz.com A Palestinian boy shouts slogans as others wave flags after Friday prayers during a protest to mark Nakba day near the Dome of the Rock in Jerusalem's Old City, May 15, 2015. Reuters Citing national security, Israel likely to keep army file on Palestinian refugees from

Un premio internazionale all'artigianato di Hebron

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Un artigiano vetraio di Hebron al lavoro. (foto Nizar Halloun) Celebre tra i palestinesi per i suoi prodotti tipici, la città di Hebron ha ottenuto nei giorni scorsi il Premio internazionale attribuito dal Consiglio mondiale dell'artigianato. (n.h.) – Una passeggiata nelle vie di Hebron è uno spettacolo in sé. Nelle strade risuona il tipico accento arabo locale, il khalili , mentre non si può far a meno di cogliere, come elementi distintivi rispetto agli altri palestinesi, la gentilezza della popolazione e il suo eloquio raffinato. Ma a segnare la distanza dagli altri centri urbani palestinesi è la varietà di mestieri artigianali che ancora si esercitano in città. Proprio per questo, nei giorni scorsi, Hebron s’è vista assegnare, per il 2016, il Premio mondiale dell’artigianato ( World Craft City Award ), istituito dal Consiglio mondiale dell’artigianato. Un riconoscimento che potrebbe incoraggiare gli scambi culturali e commerciali con altre parti del mondo. Que