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Sergio Flamigni : Segreti e bugie quel patto occulto sul caso Moro

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Repubblica 26.10.15 Un saggio di Sergio Flamigni denuncia la collaborazione tra ex Br ed esponenti del potere democristiano Segreti e bugie quel patto occulto sul caso Moro di Benedetta Tobagi “Patto di omertà “ (Kaos) è molto più di un nuovo (ennesimo) libro sul caso Moro: è una lezione di metodo e una pietra d’inciampo. L’autore, Sergio Flamigni, ex senatore del Pci in cui ha militato sin dalla giovinezza, partigiano prima, poi giovanissimo dirigente forlivese, è il massimo esperto della vicenda, a cui si dedica da una vita, da quando entrò nella prima Commissione parlamentare d’inchiesta sul delitto ( 1979-‘83). Instancabile “cercatore di verità”, come ama definirsi, fondatore del principale archivio italiano sul terrorismo, otto libri all’attivo (il più noto “La tela del ragno”), torna sulla vicenda e ripercorre le carte alle luce delle acquisizioni più recenti. Perché – ecco il metodo- nel proliferare incontrollabile di pubblicistica interessata, memorie

Susan Abulhawa :Israele: nell’agonia di un sogno razzista

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Israele: nell’agonia di un sogno razzista Redazione 23 ottobre 2015 1 Share: Israele: nell’agonia di un sogno razzista Di Susan Abulhawa 22 ottobre 2015 Nel 1845 il Luogotenente Colonnello George Gowler ha presentato un rapporto dettagliando il potenziale per la colonizzazione ebraica della Palestina. Gli ostacoli che prevedeva avevano a che fare con le risorse e la fattibilità di convincere gli ebrei a immigrare in Palestina. Nessuna considerazione fu data alla popolazione palestinese nativa che viveva già lì da secoli. Decenni dopo, nel decidere il destino della Palestina, il cosiddetto mandato britannico, Lord Balfour, dichiarò: “Non proponiamo neanche di adottare il sistema di informarsi sui desideri degli attuali abitanti del paese.” Però, davanti a una rivolta palestinese, i britannici si ritirarono, resisi conto dell’errore di avere ignorato la volontà e l’umanità della popolazione indigena. Poi, quando i sionisti fecero la prima co

Ramzy Baroud Rielaborare le regole riguardo alla Palestina: un’intifada intellettuale è in arrivo

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        Rielaborare le regole riguardo alla Palestina: un’intifada intellettuale è in arrivo Rielaborare le regole riguardo alla Palestina: un’intifada intellettuale è in arrivo Di Ramzy Baroud 24 ottobre 2015 La mia prima sosta, dopo aver vissuto znetitaly.altervista.org Di Ramzy Baroud 24 ottobre 2015 La mia prima sosta, dopo aver vissuto 22 anni in un campo profughi a Gaza, fu la città di Seattle, una gradevole città verde, dove le persone bevono troppo caffè per resistere ai  lunghi, freddi, grigi inverni. Là, per la prima volta, sono stato in piedi davanti a un pubblico al di fuori della Palestina, per parlare della Palestina. Là imparai anche i limiti imposti al diritto palestinese di parlare, di quello che potevo dire  di quello che non avrei dovuto dire. I palchi per un discorso imparziale sulla Palestina erano estremamente limitati, tanto per cominciare, e quando qualcuno era disponibile, i palestinesi diff

Anna Momigliano :Italian Jews Caught Between Fear and Desire to Help Refugees

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            Italian Jews caught between fear and desire to help refugees - Jewish World Features Jews in Italy, many having been refugees themselves, feel a moral obligation to help migrants. But some are apprehensive that the influx will bring more antisemitism haaretz.com Last week the Italian magazine L’Espresso published an interview with the country’s most prominent rabbi, warning that the influx of Muslim refugees might increase anti-Semitism in the country and elsewhere in Europe: “I hope we won’t end up with a new Auschwitz,” said the chief rabbi of Rome Riccardo Di Segni. “Islam doesn’t make any distinction between Israel and Jews. That’s why dialogue is so difficult,” he said. “We’re talking about millions of migrants. It’s a massive migration that would change Europe for ever. Picture those millions of people 20 years from now: can you imagine a future of peaceful coexistence?” Only a few days earlier, the Jewish youth group H

Steven Levitsky e Glen Weyl : Siamo sionisti da una vita : ecco perchè abbiamo scelto di boicottare Israele

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We are lifelong Zionists. Here’s why we’ve chosen to boycott Israel. Permanent and expanding West Bank settlements threaten the Jewish state’s long-term survival. washingtonpost.com   Sintesi personale non traduzione Da Steven Levitsky e Glen Weyl 23 ottobre Steven Levitsky è professore presso la Harvard University. Glen Weyl è assistente professore di economia e diritto presso l'Università di Chicago. Siamo sionisti da   tutta la vita. Come altri ebrei progressisti il nostro sostegno a Israele è stato  fondata su due convinzioni: in primo luogo che uno Stato era necessario per proteggere il nostro popolo da disastri futuri  e in secondo luogo che uno  Stato ebraico sarebbe stato democratico , avrebbe fatto propri  i valori dei diritti umani come  la Shoah ci ha insegnato   Misure antidemocratiche intraprese da  Israele, come l'occupazione della Cisgiordania e di Gaza e la negazione dei diritti fondam

JJ Goldberg : Benjamin Netanyahu e l'incitamento all'odio da parte di Abbas

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        Blame Mahmoud Abbas for Violence? But He's 'Mr. Irrelevant' - Opinion forward.com  Sintesi personale Sembra che ci  siano molte spiegazioni per l'ondata di terrore che affligge Israele :  mancanza di prospettive economiche, rabbia per l'occupazione, odio per gli ebrei, allarme (falso o altro) per il Monte del Tempio,l'incitamento da presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas. Ogni teoria offre una parte della piena verità. Eppure la teoria con il minimo fondamento di verità è quella adottata dal primo ministro Benjamin Netanyahu   contro  Abbas, accusato di essere il principale responsabile . Ci sono discordanze nelle  accuse di Netanyahu. . Per  anni i leader israeliani hanno definito Abbas "irrilevante". Dicono che ha perso un reale sostegno per la strada palestinese e si aggrappa al potere solo attraverso la corruzione, il controllo delle forze di sicurezza e un semplice r