Post

Sayed Kashua: che cosa c'è dietro i lanciatori di sassi a Gerusalemme

Immagine
sabato 26 settembre 2015 Sintesi personale, non traduzione    Da quanto ho capito,  ascoltando i   telegiornali israeliani ,  i nostri migliori commentatori, giornalisti e conduttori televisivi - questi bambini palestinesi dei quartieri di Jabal Mukaber e Silwan sono marmocchi senza coscienza che gettano pietre e bombe incendiarie invece di giocare insieme in un parco, per esempio . "Devono essere fucilati," ha dichiarato un  corrispondente della sicurezza , incitando all'omicidio. I genitori devono essere puniti  ha aggiunto un altro .    Il governo sta suggerendo che  togliere National Insurance  ai genitori  pur sapendo che National Insurance è una delle principali fonti di reddito per molti residenti di Gerusalemme Est. Forse i genitori irresponsabili , i cui figli lanciare pietre , capiranno la necessità  di portarli con i loro amici dopo la scuola in una piscina locale, in una biblioteca pubblica o al Cinema . Allora, chi c

Sayed Kashua : Sayed Kashua messes up his kid's first play date

Immagine
        What happens when you take away the only playground East Jerusalem's kids have HAARETZ.COM This week we gave an American family a real scare. My younger son has a good friend in preschool, Jeremy. My son talks about this friend all the time, and the teacher often mentions how close they are – how they are never apart for a minute, the way they do everything together. “Can I invite Jeremy home so he can see my toys?” my younger son asked. We told him we would gladly invite Jeremy to our place, but here the thing about inviting friends home is a little different; we can’t just pick the kid up from school the way we could in Jerusalem after calling his parents that same day. Americans call such encounters a “play date,” and somehow we’ve finally understood that they are supposed to be coordinated a few days, if not a few weeks, ahead of time. So in the first stage we asked the teacher for Jeremy’s parents’ phone number. We waited a week and final

Giornalista italiano della AFP aggredito e ferito da soldati israeliani Video

Immagine
Giornalista italiano della AFP aggredito e ferito da soldati israeliani Gerusalemme, 26 settembre 2015, Nena News – Due giornalisti, il fotografo palestinese Abbas Momani e l’italiano  italiano il videoreporter Anrea Bernardi, entrambi dipendenti dell’ agenzia di stampa francese AFP sono stati aggrediti e feriti da soldati israeliani ieri nel villaggio cisgiordno di Beit Furik, al termine dei funerali di Ahmed Khatatbeh, 26 anni, deceduto in ospedale una settimana dopo essere stato colpito da militari vicino a Nablus. Lo denuncia la stessa agenzia aggiungendo che i soldati israeliani hanno distrutto e sequestrato le attrezzature dei due giornalisti. Ad avere la peggio è stato Bernardi, gettato a terra da un soldato e immobilizzato con un ginocchio premuto sul petto, fino a quando è riuscito a mostrare il suo tesserino stampa. Il videoreporter ha avuto alcune costole incrinate ed è stato colpito sotto un occhio. Al momento dell’aggressione Bernardi e il suo col

Gideon Levy : Palestinian Kids Already Pay Price for Stone-throwing

Immagine
        Palestinian kids already pay price for stone-throwing Gideon Levy and Alex Levac report from the West Bank. HAARETZ.COM Atta Sabah is sitting on the balcony of his house and releasing his pigeons. His 18 birds, of different kinds, constitute most of his world. They flutter skyward and cruise back to his outstretched hand. He is familiar with the habits of each of them; they are his best friends, maybe his only friends. Atta is a smiling, neat boy of 14 whose parents are now building him an elevator at home with 40,000 shekels ($10,000) that they don’t have. Since the summer of 2013 their son has been wheelchair-bound, with both legs paralyzed. Atta says he only threw stones at Israel Defense Forces soldiers once – but that was four weeks before the soldiers shot him, leaving him crippled for life. At the time he was shot, he says, all he was trying to do was retrieve his schoolbag and hadn’t thrown even one stone. Just before IDF and Israel Polic

SIRIA. Chi combatte contro Isis e Nusra (al Qaeda)

Immagine
      + - Chiara Crociati – Il Manifesto Roma, 26 settembre 2015, Nena News – A com­bat­tere lo Stato Isla­mico e i gruppi jiha­di­sti, che come fun­ghi spun­tano tra le pie­ghe delle guerre siriana e ira­chena, non sono gli eser­citi gover­na­tivi. Come in Iraq, anche in Siria il ruolo delle mili­zie sciite, locali e stra­niere, è diven­tato cen­trale e molto più effi­cace di quello dei disa­strati eser­citi di Dama­sco e Bagh­dad. Tanto da fir­mare ces­sate il fuoco: gio­vedì Jaish al-Fatah (l’Esercito della Con­qui­sta, fede­ra­zione di mili­zie isla­mi­ste capi­ta­nate da al-Nusra) e le forze sciite pro-Assad hanno siglato una tre­gua di sei mesi a Zaba­dani, al con­fine con il Libano, e nei due vil­laggi sciiti di Fuaa e Kafraya, nella pro­vin­cia di Idlib. A fare da super­vi­sori, secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, sono inter­ve­nuti Onu e Iran. Abdul­lah al-Mohaisany, uffi­ciale isla­mi­sta, ha ripor­tato

Il significato della “gioventù” in Palestina

Immagine
Commentto personale: geopolitico: un concetto importante e non più insulare Il significato della “gioventù” in Palestina Analisi di un concetto geopolitico. Testimonianze ed immagini dalla Striscia di Gaza. nena-news.it Analisi di un concetto geopolitico. Testimonianze ed immagini dalla Striscia di Gaza. foto Mahmoud Hams AFP  di Cecilia D’Abrosca Roma, 26 settembre 2015, Nena News – Alla domanda su cosa significhi essere giovani in Palestina, Mohammed J. risponde che “la gioventù non esiste nei Territori Occupati”; mentre Maher dice che “a Gaza a nessuno interessa la tua opinione, ciò che pensi o chi vuoi diventare da grande”. Ad essere premiato è il silenzio. La capacità di tacere diventa una strategia per assicurarsi una “quieta” sopravvivenza. Chiedo loro di “farsi occhio che vede”, che osserva l’ Europa e di raccontarla. Come appare l’Europa attraverso gli occhi dei rifugiati, prima, di cittadini comunitari, po

FULVIO Scaglione : IL SOGNO AMERICANO SECONDO FRANCESCO

Immagine
        IL SOGNO AMERICANO SECONDO FRANCESCO - Fulvio Scaglione Un presidente e un nero assassinati, un'anarchica, un monaco libertario. Il sogno americano rivoltato come un guanto dal Papa di fronte al Congresso. tinyurl.com/pe7ex85 Se l’affermazione non suona irrispettosa, mi prendo la libertà di dire che il discorso di papa Francesco al Congresso Usa è stato, dietro quello stile ordinato e compassato, in una parola “politico”, un discorso di un’abilità e un’astuzia mostruosa. Tanto da pensare che l’abbia vista giusta il giudice della Corte Suprema Antonin Scalia, vecchio conservatore (nel senso anglosassone del termine) e cattolico un po’ rancoroso, che si è dichiarato “incompatibile con papa Francesco” e non si è presentato al Congresso. Gli sciocchi potrebbero tirar fuori la barzelletta del “Papa comunista” ma non è di questo che si tratta. E’ più che ideologia, è una questione quasi antropologica. Francesco al Congresso ha