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Gideon Levy Responds to Herzog: Proud to Be Outside of Your Camp

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Levy responds to Herzog: Proud to be outside of your camp - Opinion The nationalism and near-racism expressed by Issac Herzog, the loyal spokesman for the center-left, is obvious. www.haaretz.com I thank Isaac Herzog for his businesslike reply Tuesday (“Levy’s one state is no vision of hope”) and for the opportunity to respond to the heart of the matter. I may be outside the camp, but I’m certainly not with Agriculture Minister Uri Ariel. We have nothing in common except the vast void between us; but to be honest, I don’t have much in common with Herzog, either. Ariel may want a single state between the river and the sea, but that state will never be democratic and egalitarian. The right wants the entire land, and at best is willing to let a nation with inferior rights live in it. The world calls that apartheid. Here in Israel we must fight this. Herzog isn’t so far from there. If you scrape off the layers of makeup, you’ll find within

Carlo Strenger : memo per gli ebrei americani sul negoziato con l'Iran e cosa vuol dire essere pro Israele

                          Sintesi personale                Ebrei  americani stanno  vivendo un dilemma straziante. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito l'accordo nucleare con l'Iran un errore storico , trasmettendo questo messaggio :  s e sei un buon Ebreo e un vero amico di Israele, opponiti  al negoziato di  Barack Obama  con l'Iran . Questa  tattica   di Netanyahu ha creato problemi enormi  minando le  relazioni di Israele con gli Stati Uniti, creando s paccature profonde   nella comunità ebraica degli Stati Uniti,   trasformando la discussione  in uno schieramento a favore di Israele   o contro  Israele . Egli ha definito la questione come lotta del   bene contro il male : si è disposti a lasciar perire nella prossima Shoah il popolo ebraico ?. Lo stridore del dibattito ha fatto  dimenticare che  l'Iran non è una questione ideologica ,  ottenere    le condizioni migliori nelle circostanze attuali non è  retorica, ma calcolo

Carlo Strenger : Memo to U.S. Jews: Defend Israel, support the Iran deal - Strenger than Fiction

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Memo to U.S. Jews: Defend Israel, support the Iran deal - Strenger than Fiction       Jewish Americans are going through a harrowing dilemma. Prime Minister Benjamin Netanyahu has been calling the nuclear deal with Iran a mistake of historical proportions. He has made opposing it the shibboleth of whether you are a good Jew and a true friend of Israel, or whether you let Barack Obama throw Israel under the bus. So Netanyahu keeps repeating it: By cranking up sanctions even more, a better deal with Iran can be reached, but Obama and the P5+1 group have been weak and defeatist. Netanyahu’s tactic has created enormous problems. He has dealt further blows to Israel’s relations with the United States, created deep rifts in the U.S. Jewish community, and worst of all, he has turned the discussion into whether you are for Israel or against it. He has turned it into good versus evil: Care about the Jewish people or be willing to let them perish in th

VIDEO: PALESTINA. Beit Jala contro il Muro di Israele

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Pubblicato il 19 ago 2015 Beit Jala (Betlemme), 19 agosto 2015, Nena News – Non cessano le proteste a Beit Jala per l’avvio dei lavori di costruzione del muro di separazione israeliano, cominciati dopo la decisione della Corte Suprema che ha dato il via libera all’esercito. Sono così caduti nel vuoto nove anni di ricorsi, petizioni e azioni legali messe in piedi dalla comunità palestinese alle porte di Betlemme e dalle chiese cristiane della zona. Stamattina i bulldozer dell’esercito sono tornati in azione, dopo aver sradicato un centinaio di alberi di ulivo lunedì. I soldati israeliani hanno chiuso le strade a Bir ‘Ona, area dove partirà il muro di separazione che confischerà ettari di terre e decine di centinaia di alberi di ulivo di proprietà delle famiglie di Beit Jala. bocchescucite VIDEO: PALESTINA. Beit Jala contro il Muro di Israel

Israele, nel 2014 la vendita di armi è calata di un miliardo; in Africa è cresciuta del 40%

Israele, nel 2014 la vendita di armi è calata di un miliardo; in Africa è cresciuta del 40% Il Paese rimane tra i primi 10 venditori di armi al mondo. Nel 2014 siglati contratti per 5,6 miliardi di dollari, un calo del 13%. Africa e America latina sono gli unici mercati ancora in espansione. Le Nazioni Unite rivelano che le armi usate nella guerra civile del Sud Sudan sono di provenienza israeliana. Gerusalemme (AsiaNews) – Nel 2014 l’esportazione di armi israeliane è calata del 12,9% rispetto all’anno precedente, mentre le vendite nel continente africano sono salite del 40%. Il Paese rimane tra i primi 10 venditori di armi al mondo. Secondo i dati forniti dal Ministero della difesa, citati da Haaretz , Israele ha siglato accordi di vendita l’anno scorso per 5,6 miliardi di dollari, mentre nel 2013 erano stati 6,5. Nel 2012, le esportazioni aveva toccato il picco di 7,5 miliardi. Secondo gli esperti, il calo è dovuto ad una riduzione dei budget sulla difesa e dei pro

Expo Palestina: dabka danza tradizionale di bellezza , di identità e resistenza.

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1Stasera e domani alle 19,30 all'auditorium del'Expo: 26 -27/08/2015  Commento  Patrizia Cecconi Da Ramallah a Milano. giorno 26/08/2015 Energia e vibrazioni vitali hanno attraversato gli occhi e sfiorato la pelle. Bellissimi/e e bravissimi/e i 18 danzatori e danzatrici, vere scintille di vita che si espande e si trasmette al pubblico . Avvolgenti le voci che hanno cantato e sempre toccante la voce di Darwish che accompagnava le immagini della Palestina storica. Splendido il suonatore di flauto che ha incantato durante e anche dopo lo spettacolo. Domani si replica!   2   La dabka è una danza popolare di gruppo ed è molto ballata in Libano, Siria, Palestina, Giordania ed in Iraq. Il significato letterario della parola in arabo significa ‘battendo i piedi’. Questa danza dal sapore folcloristico viene pure ballata similmente da altri popoli al di fuori del medio – oriente, come in Turchia, Iran, Pakistan e in altri paesi dell’Europa: rappresenta

Iran, la campagna di Bibi e dell’Aipac contro Obama “antisemita”

Iran, la campagna di Bibi e dell'Aipac contro Obama "antisemita" L’Iran Deal, l’accordo sul nucleare iraniano, sul quale dovrà pronunciarsi il Congresso statunitense a settembre, continua ad alimentare una discussione... ytali.com L’ Iran Deal , l’accordo sul nucleare iraniano, sul quale dovrà pronunciarsi il Congresso statunitense a settembre, continua ad alimentare una discussione accesa e molto polarizzata negli Stati Uniti. Bibi Netanyhau non si dà per vinto e fomenta in tutti i modi i settori oltranzisti della comunità ebraica americana perché facciano pressioni sull’opinione pubblica e sul Congresso in modo da impedire l’approvazione dell’accordo. Il paradosso politico non è che le organizzazioni più potenti della comunità ebraica, come l’Aipac, siano in piena sintonia con il premier israeliano e trovino facile ascolto nel Partito repubblicano, ma anche in alcuni settori democratici e perfino liberal; il f