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Iran e Usa, un’intesa sul nucleare malgrado tutto

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        Iran e Usa, un'intesa sul nucleare malgrado tutto - Limes Mesi di trattative difficili, costellate dalle pressioni di chi non voleva l'intesa. Il pragmatismo di Teheran e la dedizione di Washington hanno superato gli... limesonline.com [Carta di Laura Canali] 15/07/2015 Mesi di trattative difficili, costellate dalle pressioni di chi non voleva l’intesa. Il pragmatismo di Teheran e la dedizione di Washington hanno superato gli ostacoli. di Nicola Pedde Cina , Francia , Germania , Golfo Persico / Arabico , Iran , limes oggi , nucleare , ONU , Regno Unito , Russia , Usa , Medio Oriente Dopo un lungo susseguirsi di annunci e smentite, all’alba del 14 luglio è stata finalmente annunciata la firma dell’accordo tra Iran e paesi del 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza

PALESTINA. Islam Hamed digiuna da 100 giorni in un carcere dell'Anp

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PALESTINA. Islam Hamed digiuna da 100 giorni in un carcere dell'Anp - Ha scontato la sua pena ma da tre anni resta in cella. I servizi di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese dicono che viene tenuto in custodia per “proteggerlo” dall’arresto da parte di Israele. Islam Hamed con suo figlio in una foto di alcuni anni fa della redazione Gerusalemme, 22 luglio 2015, Nena News  – Anche l’ufficio dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani chiede la scarcerazione immediata del detenuto politico Islam Hamed, 30 anni, che attua in una prigione dell’Autorità nazionale palestinese lo sciopero della fame da 100 giorni per ottenere il rilascio immediato. Le sue condizioni di salute sono molto gravi, anche se viene parzialmente alimentato con soluzioni nutrizionali liquide. E’ affetto da una parziale paralisi muscolare e ha una limitata funzionalità epatica e renale, riferisce la sua famiglia. Hamed, un

Golia contro Davide: sì della Knesset a 20 anni di prigione per lancio di pietre

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+ - Lunedì notte il parlamento israeliano ha approvato il disegno di legge di Casa Ebraica: 69 sì e 17 no. Ora spetta al lanciatore dimostrare di non voler far male. Lancio di pietre durante la manifestazione di commemorazione della Nakba, lo scorso 15 maggio, nel villaggio di Ni’lin (Foto: Chiara Cruciati/Nena News) della redazione Gerusalemme, 22 luglio 2015, Nena News – Un blitz notturno per portare a casa una preda ambita da tempo: la Knesset, il parlamento israeliano, ha passato lunedì notte un emendamento che punisce con 20 anni di prigione il lancio di pietre, anche contro auto civili e pattuglie della polizia. Inutili le proteste dei parlamentari palestinesi: chi lancia pietre – ovvero i giovani palestinesi durante le proteste di piazza – rischia di finire dietro le sbarre per due decenni se lo Stato dimostra che il lanciatore vuole far male. La pena scende ad un massimo di 10 anni quando lo Stato – e qui la legge è

This Day in Jewish History / Irgun blows up British headquarters at King David Hotel

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        This Day in Jewish History / Irgun blows up British headquarters at King David Hotel The Irgun, headed by Menachem Begin, tried to warn the British to evacuate the King David in advance. But nobody listened, and 91 people died. HAARETZ.COM | Di David B. Green On July 22, 1946, the King David Hotel in Jerusalem was bombed, destroying the center of the British Mandatory administration. The attack by the Irgun pre-state Jewish underground killed 91 and wounded 46. Among the dead were British employees, both civilian and military, members of the hotel staff, both Jewish and Arab, and other bystanders. The act of terror shocked the British, and helped accelerate their decision to withdraw from Pa

Amira Hass. Arrestare la demolizione di Sussia sarà l'eccezione, non la regola

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HAARETZ.COM | Di Amira Hass Sintesi personale  Gli Stati Uniti e l'Europa nei giorni scorsi hanno protestato per la demolizione del villggio di "Sussia."  La tentazione di essere ottimisti è grande. La paura di delusione (e la gioia dei nemici della logica) sono ancora maggiori. . Sussia è diventato un simbolo. Questa è  la trappola. I ministri degli esteri europei conoscono il nome di questo villaggio nel sud di Hebron Hills, come se si trattasse di un sobborgo sulla strada per l'aeroporto di Bruxelles. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano  cita il nome  come se avesse bevuto il caffè in una delle sue  tende . L'invito ad Israele di non sradicare Sussia   è specificamente incluso nelle conclusioni della riunione mensile di questa settimana del Consiglio Esteri dell'Ue. Il portavoce del Dipartimento di Stato ha anche detto che la demolizione avrebbe fissato uno standard dannoso per l

Amira Hass : Halting demolition of Palestinian village will be the exception, not the rule

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        Halting demolition of Palestinian village will be the exception, not the rule HAARETZ.COM | Di Amira Hass The United States and Europe in recent days made out a check in the name of “Sussia.” Once again they have raised expectations about their ability to put the brakes on Israel’s colonizing madness. The temptation to be optimistic is great. The fear of bitter disappointment (and the joy of the enemies of logic) are even greater. Although Sussia is not a story that moves the Israelis as a whole, the bleeding hearts among us draw encouragement from the fact that at least this particular check might be cashed. That is, that the plans to destroy the village might not be carried out. Sussia has become a symbol. And that is precisely the trap.

Ugo Tramballi : i doveri verso Gerusalemme

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        I doveri verso Gerusalemme ilsole24ore.com È sempre difficile trovare frasi lontane dalla retorica quando un capo di governo europeo va in visita in Israele. Troppi valori, troppa storia, troppi sensi di colpa riempiono l’aria altrimenti tersa sopra le mura di Gerusalemme, il memoriale di Yad Vashem, le pericolose frontiere dello stato ebraico. Antisemitismo, Olocausto, sicurezza. Matteo Renzi non poteva fare eccezione: è un dovere riconoscere il diritto di esistere d’Israele. Di più: quello all’esistenza non è solo un diritto ma un dovere che la comunità internazionale deve garantire allo stato ebraico. E ancora: «La sicurezza d’Israele è la sicurezza dell’Europa». Renzi è il primo capo di governo straniero in visita in Israele dopo gli accordi di Vienna sul nucleare iraniano. Come per telefono hanno già fatto Barack Obama e altri leaders, l’obiettivo politico del primo giorno di Renzi in Israele è rassicurare, blandire,