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Amira Hass: il 2014 ha visto il maggior numero di palestinesi uccisi dai militari di Israele dal '67 : 2.312

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sintesi personale Il numero di civili palestinesi uccisi dalle Forze di Difesa israeliane nel corso dell'ultimo anno in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza ha superato i 1.500 : il  numero più alto da quando è iniziata l'occupazione nel 1967 . Così riporta la   rassegna annuale dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari. Il rapporto 2014 ,pubblicato Giovedi, è intitolato "Vite frammentate ."  ed evicenzia il forte calo della sicurezza personale e comunitaria dei palestinesi. La relazione rileva perdite più elevate , un maggior uso di munizioni nelle  manifestazioni in Cisgiordania,  l' aumento del numero di profughi palestinesi dalle loro case - sia a Gaza che in Cisgiordania -l'  aumento del numero di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane e un maggiore numero di incidenti  nei quali i  coloni hanno ferito i palestinesi. Il confronto è sta

Una forza militare araba per combattere gli sciiti e (forse) lo Stato islamico

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  Una forza militare araba per combattere gli sciiti e (forse) lo Stato islamico   I Paesi della Lega araba hanno pronta la bozza per varare una coalizione armata che intervenga nelle situazioni di tensione del mondo arabo. Un fatto giudicato “storico”, che mette da parte le passate coalizioni, sempre guidate dall’occidente. La lotta contro gli islamisti e perfino il problema israelo-palestinese sono messi al secondo posto; al primo è il contenere l’influenza dell’Iran. Confessionalizzando gli impegni militari si dà maggior respiro allo Stato islamico e si affondano le richieste sociali e politiche delle primavere arabe. Il Cairo (AsiaNews) – In questo fine settimana l’Egitto ospita un incontro della Lega araba che ha a tema la nascita di una forza militare comune per combattere il “terrorismo”. Ma ciò avviene sullo sfondo della coalizione militare guidata dai sauditi che sta combattendo i ribelli sciiti in Yemen. Il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi, preoccu

Amira Hass : UN report: 2014 saw the most Palestinians killed by Israel’s military since ‘67

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        UN report: 2014 saw the most Palestinians killed by Israel’s military since ‘67 -... haaretz.com The number of Palestinian civilians killed by the Israel Defense Forces in the West Bank and Gaza Strip last year topped 1,500 — the highest number since the occupation began in 1967. By most other measures, the Palestinians’ lives under the occupation also took a turn for the worse, as reflected in the annual overview by the UN Office for the Coordination of Humanitarian Affairs. The 2014 report released Thursday is entitled “Fragmented Lives.” It translates into numbers the sense of a severe decline in the Palestinians’ personal and communal security.

Matthew Duss e Michael A. Cohen : Gli Stati Uniti dovrebbero riconoscere lo Stato di Palestina

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Una ragazza palestinese nel nord della Striscia di Gaza in questo mese. (Mohammed Salem / Reuters) The United States should recognize the state of Palestine It’s the best way to achieve peace and further U.S. interests. washingtonpost.com    Sintesi personale Il processo di pace israelo-palestinese - quello che dovrebbe concludersi con una soluzione a due Stati - è in vita. Entrambe le parti in conflitto hanno fatto passi falsi, ma Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano  ha  staccato la spina all'inizio di questo mese impegnandosi , durante la sua campagna di rielezione ,a non far nascer alcun Stato Palestinese . Questa posizione è  in contrasto con gli obiettivi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Una soluzione a due stati è stata una politica americana per quasi due decenni. In un discorso del 2002 , George W. Bush è stato il primo presidente a dichiarare in modo esplicito la  necessità di  cre

Jim Crow in Terra Santa

Di Phyllis Bennis 25 marzo 2015 Gli ultimi giorni della campagna elettorale sembravano molto simile al Jim Crow South, *quando gli afro-americani avevano ottenuto il diritto di voto ma dovevano ancora affrontare una massiccia discriminazione. La mattina delle elezioni un potente funzionario bianco che si è candidato per essere ri-eletto, esortava i suo seguaci a uscire e  votare, avvertendo che gli elettori della minoranza stavano affluendo alle urne in moltissimi – e si lamentava che quegli agitatori dei diritti civili che provocavano , li portavano a votare con degli autobus. Ma non era il Mississippi o l’Alabama nel 1965 circa. Era Israele nel 2015. E il candidato non era qualche protetto di Bull Connor o di George Wallace che gridava in un corno di bue. Era il primo ministro di Israele che ha scritto su Facebook. Puro razzismo Il capo del paese più stretto alleato di Washington in Medio Oriente – la mitica “sola democrazia in Medio Oriente” – spingeva i suo

Le negazioni dello spionaggio da parte di Netanyahu contraddette da documenti segreti della NSA

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Le negazioni dello spionaggio da parte di Netanyahu contraddette da documenti segreti della NSA di Glenn Greenwald e Andrew Fishman – 27 marzo 2015 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ieri negato con veemenza un articolo del Wall Street Journal, su una soffiata della Casa Bianca di Obama, che affermava che Israele ha spiato i negoziati statunitensi con l’Iran e ha poi passato le informazioni ai Repubblicani del Congresso. La negazione del suo ufficio è stata categorica e assoluta, spingendosi oltre la questione specifica e comprendendo in generale lo spionaggio diretto contro gli USA, affermando: “ Lo stato d’Israele non attua spionaggio contro gli Stati Uniti o altri alleati d’Israele”. La pretesa israeliana non è solo incredibile letteralmente. E’ anche direttamente contraddetta da documenti top-secret della NSA che affermano che Israele ha gli Stati Uniti nel mirino per invasiva sorveglianza elettronica e lo fa più aggressivamente e mi