Israele: Gli ebrei ortodossi e il rifiuto del sionismo di Michel Warschawski
R ifiutando la politica del loro governo e del sionismo, gli ebrei ortodossi vivono ai margini della società israeliana. Rifiutano di servire nell'esercito israeliano, dal quale sono stati esenti sino a poco tempo fa, quando una parte della classe politica sta cercando di imporre loro la leva. Senza contare però sulla loro mobilitazione. In Israele e altrove. Per oltre mezzo secolo, l'obiettivo dei leader sionisti è stato duplice. Da un lato la creazione di uno Stato ebraico in Palestina, naturalmente, e dall’altro la creazione di un "nuovo ebreo ", libero una volta per tutte da quei tratti tipici della diaspora che i nuovi leader aborrivano: intellettualità, debolezza fisica, sottomissione L'esercito è stato visto come uno degli strumenti più importanti per raggiungere questo obiettivo; era certamente anche un valore in sé, ma soprattutto doveva rappresentare la massima espressione della sovranità ebraica e l'ingresso del nuovo ebre