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Come fare perché il Diritto Internazionale operi a favore dei palestinesi

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Al- Shabaka Commentary 17.07.2013 http://al-shabaka.org/how-make-international-law-work-palestinians?page=show Come fare perché il Diritto Internazionale operi a favore dei palestinesi. Il Diritto Internazionale non è un insieme di norme immediatamente esecutive che porta automaticamente giustizia. E’ modellato dai politici e usato a scopi politici.   di Ingrid Jaradat Gassner Impiegato in tal modo, il Diritto Internazionale ha contribuito all’oppressione e frammentazione in corso del popolo palestinese. Se combinato con il sistema di riferimento di Oslo in atto, è stato usato in modo selettivo per perseguire una ingiusta formula di terra–in cambio di–pace, mentre occulta la colonizzazione israeliana in corso, la confisca e l’annessione della terra dei palestinesi e l’oppressione del popolo palestinese . Ha tralasciato in modo particolare il diritto al ritorno di milioni di palestinesi che vivono come profughi a giro per il mondo e ha fornito le basi per un sis

Gideon Levy : Il discorso improbabile di Netanyahu

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Internazionale n.1010 26 luglio/1 agosto 2013 Le opinioni Il discorso impossibile di Netanyahu di Gideon Levy – Ha’aretz Nel mio sogno vedo Benjamin Netanyahu tenere il discorso della sua vita, che poi sarebbe il discorso della nostra vita. Ringraziando il segretario di stato americano John Kerry per i suoi sforzi e il presidente palestinese Abu Mazen per la sua disponibilità, Netanyahu annuncia la fine della paralisi israeliana e lancia un’impostazione completamente nuova, un nuovo Netanyahu, e ancor di più: un nuovo Israele.                      Cartello: 3° intifada                                         Cartello: nuovo quartiere ebraico a                                                                                           Gerusalemme Est  Abu Mazen: Soltanto la prima pietra                 Netanyahu: Soltanto la prima pietra Il nuovo Israele farà subito, senza precondizioni, una serie

Palestina. Il movimento 'queer', piccoli numeri per una grande visione

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Palestina. Il movimento 'queer', piccoli numeri per una grande visione Il movimento queer palestinese non esisteva prima della seconda Intifada. Oggi è una realtà composita che ha capito "di non poter accantonare l'identità palestinese", che rifiuta "la dicotomia occidentale dominante", ed ha compreso che "i poteri oppressivi   non fanno differenza tra i gay e gli altri: non puoi lavorare contro l’occupazione israeliana e dimenticare patriarcato e capitalismo. Sono diverse facce dello stesso sistema di oppressione”. Per quanto piuttosto nuovo e ridotto, il movimento queer in Palestina è ben lontano dall’essere una realtà omogenea. Comprende infatti molti gruppi di attivisti diversi, dinamici e agili che, all’interno del quadro più ampio della lotta di liberazione sociale e n

La crisi egiziana soffoca la Striscia di Gaza

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Gaza, 27 luglio 2013, Nena News - E' il destino della Striscia di Gaza . Vivere nell'emergenza, nella precarietà. Non a causa di disastri naturali ma di decisioni politiche prese dagli israeliani e dagli egiziani, aggravate dal disinteresse internazionale verso la condizione di 1,6 milioni di palestinesi. La crisi egiziana e la guerra tra esercito e islamisti radicali che si combatte nel vicino Sinai, stanno avendo un rapido e drammatico impatto sulla vita dei civili palestinesi. Ne sanno qualcosa anche i volontari italiani di "Music for Peace" rimasti bloccati per un mese ad Alessandria d'Egitto con il loro convoglio di aiuti umanitari destinato alla Striscia. Una volta ricevuto il via libera, sono poi rimasti per giorni fermi a El Arish a poche decine di km dal valico di Rafah che ormai apre ad intermittenza. Oggi, in tarda mattinata, il convoglio di "Music for Peace" dovrebbe finalmente arrivare al terminal di confi

Bradley Burston : vi sarà pace tra Israele e Palestina

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Bradley Burston   Sintesi personale     Ovunque si guardi  le persone accorte  non posssono che essere d'accordo su questo  : i negoziati israelo-palestinesi  hanno la stessa possibilità di successo di una palla di neve all'inferno  . In realtà  sia a destra  che a sinistra  che al  centro  si sentirà dire  non solo che i colloqui  sicuramente falliranno , ma che in realtà   dovrebbero fallire . Altri  affermano senza mezzi termini. I colloqui di pace sono "una garanzia di guerra" ed è  potenzialmente "la peggiore di tutte le opzioni." Sapendo quello che sappiamo, dopo aver attraversato quello che abbiamo passato ,la speranza  cestinata, il dolore eterno, la vita e i decenni perduti , non vi è alcun motivo razionale per credere nella possibilità della pace A questo  punto si potrebbe anche concludere :  ci vorrebbe un estremista  fanatico per  credere che la pace  sia possibile sulla base di due stat

Francesca Borri : Voglio parlare della Siria, non tanto del mio ruolo come freelance

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      Global Voices in Italiano Francesca Borri su The Guardian : "Voglio parlare della Siria, non tanto del mio ruolo come freelance" Dalla rubrica quotidiana "Voci Globali" su La Stampa http://www.lastampa.it/2013/ 07/25/blogs/voci-globali/ guardian-Z6LfnT1VqHOZCdlZcZDzxM /pagina.html   Ho scritto quel pezzo sulla Columbia Journalism Review per esporre le difficoltà che i freelance incontrano a scrivere di Siria, ma nessuno mi ha chiesto come hanno reagito i siriani francesca borri Questo l'originale italiano dell'articolo uscito oggi sul sito del  Guardian londinese in cui Francesca Borri dettaglia meglio la sua posizione, dopo le polemiche suscitate dal suo articolo iniziale  d'inizio luglio sul lavoro di freelance in tempo di guerra in Siria. Ieri avevamo pubblicato qui una prima serie di sue risposte (ndr). In realtà è colpa mia. Questo tesserino delle terme non si trova mai. Perché non sono mancate,

Gerusalemme: arabo condannato a 10 anni di carcere per aver venduto ciambelle senza permesso

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Sintesi personale   Sapete già  chi è Zaki Sabah. Nir Hasson ha scritto un articolo su di  lui su Haaretz. Sabah ha  60 anni , soffre di diabete ed ha sette figli . Per 15 anni ha venduto ciambelle arabe   a Gerusalemme senza  permesso. Per le sue azioni criminali  r iceve multe giornaliere da ispettori comunali, tutte  non pagate   .  Solo raramente  il Comune mostra tanta determinazione nel perseguire i propri obiettivi. E 'stato deciso  di impedire a Sabah di continure la sua attività  e fina