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Hebron : Case contro l'occupazione, nasce il progetto Marmara

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di Marietto Dignità Hebron, 25 giugno 2013, Nena News - La dignità nel resistere alle demolizioni di case, ai divieti di costruire, alla confisca della terra, al taglio dell'elettricità, al taglio dell'acqua. Nel villaggio di Idhna, distretto di Hebron, situato nella cosiddetta Area C della Cisgiordania (sotto il controllo militare e civile israeliano), è nato il progetto Marmara, che prende il via con l'obiettivo di costruire case ecocompatibili in un'area dove per le comunità palestinesi è illegale costruire. Il progetto " Marmara Housing Project " è partito lo scorso dicembre nelle Colline a Sud di Hebron da un gruppo di palestinesi e internazionali. È partito dall'idea di Sami Natsheh e Islam Maraqa, residenti a Idhna, villaggio da tempo soggetto a demolizioni da parte dei bulldozer militari israeliani che hanno colpito non solo le abitazioni, ma anche le scuole e i centri di ritrovo. Idhna sorge

Appello contro il Prawer Plan : approvato in una prima fase dal governo israeliano

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  Dear Supporter, Late yesterday in Israel, the Knesset approved the first reading of the infamous Prawer Plan - a blueprint for removing 40,000 Bedouin people from their ancestral homeland. This massive violation of human rights just got a big step closer to reality. But it's not too late to stop it: if we act now, we can make a difference. So we're asking you to send a message to Israeli Ambassador Michael Oren: we are appalled by the Prawer Plan, and all it represents. From the years I lived in Israel, I remember visiting "unrecognized" Bedouin villages in the Negev that had been destroyed multiple times. I remember children and grandmothers sitting near the rubble of their homes, and especially the young man who had been called to serve in the Israeli Army - on the very day his home had been destroyed. The Prawer Plan threatens that level of destruction on

Tel Aviv celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato con musica e teatro (foto)

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Articolo Dal 2001, il 20 giugno si celebra la  Giornata Mondiale del Rifugiato. In Israele ci sono 55.000 richiedenti asilo, soprattutto  provenienti dall'Eritrea e dal Sudan, Testo di: Yotam Gidron, foto da: Keren Manor, Yotam Ronen, Shiraz Grinbaum / Activestills.org I rifugiati dimostrano  dinanzi  carcere Saharonim, Giovedi scorso i rifugiati e gli israeliani  si sono riuniti a Tel Aviv, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato ,  per celebrare le diverse culture delle comunità presenti in Israele  e   per protestare contro le politiche ostili del governo nei loro confronti. E' stata chiesta   l'immediata liberazione dei 2.000 richiedenti asilo attualmente detenuti in base alla legge anti-infiltrazione. ( è autorizzata la detenzione a tempo indeterminato senza processo di uomini, donne e bambini che entrano illegalmente nel paese) Due giorni dopo, il Sabato sera,  nel Parco  sud di Tel Aviv, si è tenuto uno spettacolo teat

Paola Caridi : articoli maggio- giugno (invisiblearabs)

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C’è Ruby e Ruby May 15th, 2013 Share Il nome mi frullava nella testa. Da giorni. Perché Ruby mi ricordava altro, di diverso e a diverse latitudini, oltre il processo a Silvio Berlusconi? Eppure, Ruby non è un nome arabo. Poi mi [...] Ruby, la furbizia e gli stereotipi May 13th, 2013 Share Non c’è dubbio. Il modo in cui il pubblico ministero Ilda Boccassini ha spiegato il comportamento di Ruby Rubacuori, al secolo Karima el Mahroug, al processo contro Silvi o Berlusconi è un catalogo perfetto [...] Vuoi mettere, un tacco da 5 cm? May 11th, 2013 Share Tacco 5. Per i maschi che leggono, la traduzione è: il tacco è alto cinque centimetri. Tacco medio, anzi, per la moda del momento il tacco è basso. A passare in rassegna le vetrine [...] Finis terrae con sarde allo spiedo May 7th, 2013 Share  Il muretto. Non è per caso che lo chiamano così. Perché

Londra : ebrei offrono protezione e collaborazione alle Moschee di Hackney

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  Articolo Sintesi personale Una "forza  di polizia "  ebraica  ha offerto protezione alla moschee di Hackney a seguito di una serie di attacchi violenti  contro la comunità islamica. Shomrim , una pattuglia ebraica in uniforme a Stamford Hill  pattuglia la zona regolarmente  per bloccare episodi di odio antisemita o altri eventi negatvi  nel quartiere. Anziani della  Moschea si sono incontrati  questo fine settimana con Shomrim  per discutere di un progetto di cooperazione tra le due comunità. L'idea  è  partita da  Ian Sharer  ebreo ortodosso e fondatore del forum islamico-ebraico:  "Ci sembrava una cosa naturale da fare. Questa è una situazione molto grave. Ho  pensato di chiamare i miei amici di Shomrim per  vedere se era possibile offrire  protezione ai musulmani del quartiere  e  impartire anche lezioni sulla  sicurezza. Così ora quando Shomrim esce di pattuglia controlla diverse moschee per  verificare che tutto sia  OK. 

RAMALLAH, NEL CORTILE DELLA PARROCCHIA IL PRIMO RISTORANTE ITALIANO

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  RAMALLAH, NEL CORTILE DELLA PARROCCHIA IL PRIMO RISTORANTE ITALIANO Altro Cultura Primo Piano “Il nostro è un tentativo per dare qualche possibilità in più ai giovani palestinesi. Ci siamo interrogati e siamo giunti alla conclusione che il settore turistico offre numerosi sbocchi lavorativi, nonostante la crisi”: così padre Mario Cornioli, sacerdote fidei donum a Beit Jala, in Cisgiordania, spiega alla MISNA la scelta della parrocchia della Santa Famiglia a Ramallah di aprire all’interno del suo cortile ‘Mediterraneo’ il primo ristorante italiano nei Territori Palestinesi. “I ragazzi, in tutto 16 – maschi e femmine tutti iscritti al liceo – avevano iniziato i corsi di cucina italiana un anno fa, quando alcuni locali della parrocchia sono stati adibiti al corso di formazione” racconta Abuna Mario, come lo chiamano da queste parti. Il progetto è stato realizzato grazie alla Confartigianato italiana, che ha finanziato e progettato