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Gerusalemme : Vigilante israeliano uccide ebreo mentalmente malato al Kotel

1 Vigilante israeliano uccide Ebreo mentalmente malato  al Kotel di Richard Silverstein su 21 giugno 2013 · Sintesi personale  Un uomo ebreo  di 45 anni malato di mente e noto a coloro che frequentano il Kotel  è stato crivellato    di  colpi  (ebraico) da una guardia di sicurezza privata e ucciso. Il delitto dell'uomo? Oltre ad essere malato  di mente (era noto per aver detto ad altri che si era convertito all'Islam), aveva gridato, secondo la guardia :  "Allahu Akbar",ma questo risulta essere falso. La guardia, cercando di difendere l'indifendibile, sostiene di aver visto l'uomo prendere  qualcosa dalla tasca, ma  se l'uomo avesse  avuto qualcosa in tasca, le autorità, desiderosi di giustificare l'uccisione, lo avrebbero  detto.   Walla riferisce che la guardia è un druso israeliano che lavorava per la ditta, Modiin Ezrahi  ,pertanto, essendo  un nativo arabo avrebbe dovuto  sapere  se la vittima stava  gridando

Gaza: sulle classi separate delle scuole cattoliche la preoccupazione di mons. Twal

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     Home  >  Giustizia e Pace  > notizia del 2013-06-20 14:06:00 Gaza: sulle classi separate delle scuole cattoliche la preoccupazione di mons. Twal A Gaza una legge intende introdurre la separazione tra ragazzi e ragazze nelle scuole a partire dal prossimo anno scolastico. Cinque scuole cristiane, di cui tre cattoliche, sono sotto minaccia di chiusura (oltre a quelle scuole gestite dalle Nazioni Unite). Secondo quanto riferito dal patriarcato latino, il patriarca Fouad Twal “deplora questa prospettiva e manifesta l’intenzione di incontrare i principali leader di Hamas, tra cui il ministro della Pubblica Istruzione, per arrivare a una soluzione per il bene degli alunni”. Per il patriarca, “tale decisione desta grave preoccupazione”. A livello materiale - riferisce l'agenzia Sir - c’è un problema di spazi, di organizzazione e di professori. “Oltre a dover trovare spazi in aggiunta per raddoppiare i locali, le nostre

Il nuovo leader dell’Iran: ragionevole, con nessuna illusione riguardo a Obama

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  Il nuovo leader dell’Iran: ragionevole, con nessuna illusione riguardo a Obama Di Hassan Rouhani 20 giugno 2013 Dopo quasi tre decenni trascorsi ai vertici dell’apparato per la sicurezza nazionale dell’Iran, compreso un periodo come rappresentante dell’Iran nei negoziati riguardanti il programma nucleare dell’Iran con rappresentanti del Consiglio Nazionale di Sicurezza dell’ONU e di potenze occidentali, l’ecclesiastico  iraniano Hassan Rouhani concorre ora alla presidenza della Repubblica Islamica. In seguito all’esclusione del centrista Hasheni Rafsanjani e alla decisione presa lunedì dal riformista Mohammad-Reza Aref di abbandonare la competizione elettorale, Rouhani è emerso come il solo candidato moderato rimasto nella corsa alla presidenza della Repubblica Islamica. Il suo profilo sia tra i riformisti che tra i moderati è stato  sostenuto dall’approvazione sia di Hasheni Rafsanjani che dall’ex presidente Mohammad Khatami – al momento la person

Arab Idol: Mohammed Assaf vince – video

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in inglese qui http://www.guardian.co.uk/world/vide...ed-assaf-video - See more at: http://www.metaforum.it/showthread.php/26563-Arab-Idol-vince-Mohammed-Assaf-video#sthash.MqAB2wju.dpuf in inglese qui http://www.guardian.co.uk/world/vide...ed-assaf-video - See more at:

Le carte di Israele : Dalla Guerra di sei giorni a Camp David, il Muro, le colonie

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Le carte a colori di Limes 5/2013 " Una certa idea d'Israele " La carta 2a raffigura le offensive israeliane durante la guerra dei sei giorni e il momento di massima espansione di Israele (1967) successivo alla guerra. La carta 2b rappresenta il piano Allon del 1967 , che proponeva la restituzione dei Territori occupati ad eccezione di Gerusalemme Est e di alcune zone strategiche a Giordania ed Egitto in cambio della pace. La carta 2c descrive le conseguenze della pace con l'Egitto del 1978 firmata a Camp David, con la restituzione del Sinai all'Egitto. Per approfondire: Una certa idea d'Israele   (21/06/2013)  [Per ingrandire la carta scarica il numero su iPad ] La carta illustra la barriera tra Israele e Palestina , lunga centinaia di chilometri, che ingloba aree a controllo in maggioranza palestinese. Si distingue tra il muro già costruito, progettato, approvato e da approvare a seconda dei colori , ed è possibile notare l

Il silenzio di Benjamin Netanyahu e il rabbino Ovadia Yose

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  Hagai Segal sintesi personale Q uasi una settimana è passato dal  verbale attacco lanciato dal leader spirituale dello Shas: rabbino  Ovadia Yosef contro il rabbino David Stav ,  favorito nella corsa per essere il prossimo rabbino capo askenazita di Israele. Sono passati sei giorni da quando il rabbino Stav è stato attaccato al matrimonio della figlia di Shmuel Rabinowitz   ,ma il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha ancora condannato  questi incidenti. Non ha detto una parola contro il discorso del rabbino Ovadia e non ha denunciato le vessazioni fisiche su  Stav. Il rabbino capo candidato è stato attaccato più volte, ma il premier resta in silenzio. Non ha sentito la notizia?   . Crede gli incidenti non siano stati gravi? Questo è altamente improbabileSe  rabbino Ovadia avesse diretto  la sua invettiva odiosa contro Barbra Streisand , piuttosto che contro il  rabbino Stav, Netanyahu sarebbe stato veloce nella denuncia, soprattutto se Streisa

Israele: offensiva "Price tag" contro villaggio Abu Gosh

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di Sonia Grieco Offensiva "Price tag" contro villaggio Abu Gosh Roma, 22 giugno 2013, Nena News - È di quasi trenta automobili vandalizzate il bilancio dell'ultimo blitz degli estremisti israeliani conosciuti come price tag, che martedì scorso hanno preso di mira, per la prima volta, la cittadina di Abu Ghosh, pochi chilometri a ovest di Gerusalemme. Sui muri di questo villaggio arabo-israeliano, sono apparse le scritte 'arabi via' e 'razzismo o assimilazione'. Uno slogan, quest'ultimo, che palesa l'insofferenza di alcuni nei confronti della stessa coabitazione tra ebrei e non ebrei. Il fenomeno dei price tag sta diventando sempre più preoccupante, con un incremento degli attacchi che però restano impuniti. Oltre a vandalizzare automobili, squartandone le ruote o anche dandogli fuoco, questi gruppi sono noti per avere bruciato decine di alberi di olivo e per alcuni tentativi di incendiare moschee o chiese cristia

May Castelnuovo: una mostra sulla non libertà di movimento dei Palestinesi

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 una rappresentazione visiva di 101 cose  alle quali   avremmo preferito non guardare. Foto di Meitar Moran In linea d'aria, l'Accademia Bezalel di Arte e Design si trova a meno di un chilometro dal muro di separazione.   May  Castelnuovo è responsabile per la fotografia e immagini di repertorio dell " Ultimo Metro a Taksim "   La mostra è costituita   dai  permessi necessari ai Palestinesi  per muoversi . Molti palestinesi mai otterranno  un permesso per  attraversare la barriera di separazione e andare in Israele. Per gli altri ci sono 101 tipi di permessi: solo per Gerusalemme, solo per un determinato ospedale a Gerusalemme, solo per le ore diurne, per tutte le ore, per alcune ore, ecc, ecc La politica del  permesso può essere descritta come una forma di violenza burocratica, o almeno uno strumento di intimidazione. I palestinesi non ricevono informazioni su come beneficiare di un permesso. Un permesso scade e il successivo offre c

Akiva Eldar : Opzione nucleare di Israele per la pace

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  Sintesi personale Israel’s Nuclear Option for Peace בעברית   Il  compleanno di Peres  il 18 giugno mi ha portato indietro di circa 20 anni . Avevo chiesto  a Peres  di riassumere in una frase quello che lui considerava il più grande successo di tutta la sua carriera pubblica. Lui rispose :  "Il mio contributo affinchè  Israele sia  forte abbastanza per fare la pace." Ho subito capito che la prima parte della frase alludeva a Dimona, dove - secondo fonti estere , naturalmente , Peres aveva avviato la creazione di  un reattore nucleare di Israele. E 'stato solo due settimane dopo, il 13 Settembre 1993, che ho capito la seconda parte di quella frase  , mentre  guardavo  Rabin stringere  la mano a Yasser Arafat sul prato della Casa Bianca. Informazioni su questo articolo Sommario: Il cambio di leadership in Iran e il crescente interesse per l'iniziativa araba presentano una nuova opportunità: smilitarizzazione nucleare in

Israele. Dove l’accoglienza diventa una prigione nel deserto

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Israele. Dove l’accoglienza diventa una prigione nel deserto Ricevere asilo politico in Israele per un migrante è quasi impossibile. Per gli oltre 2mila tra eritrei e sudanesi rinchiusi in una prigione nel profondo sud del Negev il sogno di una vita migliore si è interrotto ancora prima di iniziare. Quando sono stati considerati “criminali”, a prescindere dalla loro storia. Zero su diciassette. A tanto equivale il numero di richieste di asilo che Israele ha accordato nelle ultime due settimane. A presentarle, dei cittadini eritrei fuggiti dal loro paese di origine, nella maggior parte dei casi per diserzione dall’esercito. Ma, secondo il Comitato per gli affari dei rifugiati del ministero degli Interni, questa ragione non è sufficiente a soddisfare i criteri previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sullo status dei rifugiati alla quale Israele aderisce. Il comitato ha sottolineato che "la diserzione dagli obblighi del servizio militare non p

Netanyahu, via libera a 538 case per coloni Itamar

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Il premier israeliano aveva detto appena due giorni fa che la colonizzazione andra' avanti. Oggi la notizia dell'ennesimo progetto di espansione di un insediamento colonico. Il quotidiano Haaretz riferisce che il governo del premier israeliano Netanyahu intende autorizzare la costruzione di 538 alloggi nella colonia di Itamar, nella Cisgiordania occupata. E starebbe valutando anche la possibilità di costruire altri 530 appartamenti nella colonia di Brunchin. Progetti che si aggiungono al via libera dato a fine maggio alla realizzazione di un migliaio di alloggi nelle colonie di Gilo e Ramot, nella zona araba di Gerusalemme, sotto occupazione dal 1967. Una colata di cemento che rappresenta la risposta di Netanyahu alla condizione posta dal presidente palestinese Mahmud Abbas per ritornare al negoziato, lo stop dell'espansione degli insediamenti colonici. Abbas ripete che e' impossibile riaprire la trattativa mentre Israele espande la sua colonizzazi

Onu: bambini palestinesi torturati, usati come scudi da parte di Israele

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Sintesi personale Il Comitato  dei diritti  umani delle Nazioni Unite ha accusato le forze israeliane  di maltrattare i bambini palestinesi torturando quelli in custodia e utilizzandoli alcuni  come scudi umani. Ai bambini  palestinesi  a  Gaza e in  Cisgiordania   viene  costantemente negata la registrazione della loro nascita e l'accesso alle cure sanitarie, a  scuole decenti e all' acqua pulita. I bambini palestinesi arrestati dai  militari e dalla polizia israeliana  sono sistematicamente soggetti a trattamenti degradanti  e spesso   torturati , vengono interrogati in ebraico , una lingua che non capiscono  e firmano confessioni in ebraico al fine di essere rilasciati. La relazione del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo ha riconosciuto le preoccupazioni per la sicurezza nazionale di Israele e ha evidenziato   che i bambini di  entrambi i lati del conflitto continuano ad essere uccisi e feriti, ma che più vittime sono tra i  palest

Si dimette premier Hamdallah, caos nell'Anp

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Ramallah, 21 giugno 2013, Nena News - Non c'è pace in casa al Fatah. Aveva giurato il 6 giugno, nelle mani del presidente Abu Mazen, mettendo fine ai sei anni alla guida del governo palestinese di Salam Fayyad , uomo delle istituzioni finanziarie internazionali gradito agli Stati Uniti. E invece, tra la sorpresa generale, il neopremier dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Rami Hamdallah sembra già giunto al capolinea. Hamdallah ieri ha presentato le sue dimissioni per motivi oscuri e Abu Mazen dovrà decidere se accettarle o respingerle nel giro di 24 ore. Ora nella sede dell'Anp a Ramallah regnano caos e sconcerto. Secondo alcune fonti la causa delle dimissioni sarebbero da ricondurre a importanti divergenze del premier con due suoi vice: Mahmad Mustafa e Ziad Abu Amr. Si dimette premier Hamdallah, caos nell'Anp Il primo è un esperto finanza che in passato era stato indicato come possibile premier dell'

Israele : Kalandia- A Checkpoint Story

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Cisgiordania: coloni danno fuoco a un capannone palestinese

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Un nuovo video pubblicato oggi (Giovedi) mostra coloni mascherati che danno  fuoco a un capannone appartenente ai palestinesi nel villaggio occidentale di Asira Al-Qibliya. Secondo B'Tselem l'incidente è avvenuto a soli 200 metri di distanza da una postazione dell' IDF, aperta a tutte le ore. Il capannone si trova nella zona B della Cisgiordania, sotto il pieno controllo militare israeliano  a circa un chilometro di distanza dall' avamposto più occidentale dell'insediamento radicale Yitzhar .

Noam Chomsky : la minaccia iraniana un'ossessione per l'Occidente

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La minaccia iraniana è una “ossessione dell’Occidente”/Gli Stati Uniti armano Israele contro l’Iran: la situazione è “minacciosa”/Obama Israele – Il conflitto palestinese: più radicale che con Reagan La minaccia iraniana è una “ossessione dell’Occidente”/Gli Stati Uniti armano Israele contro l’Iran: la situazione è “minacciosa”/Obama   Israele – Il conflitto palestinese: più radicale che con Reagan   Di Noam Chomsky 17 giugno 2013 Fonte: www.kontext-tv.de La minaccia iraniana è una “ossessione dell’Occidente”. La maggioranza degli stati e delle società arabe non percepiscono l’Iran come una minaccia, come dimostrano i sondaggi, dice Chomsky. “Gli Stati Uniti e Israele percepiscono le minacce, e questo è certamente un motivo per cui l’Occidente è spaventato per la prospettiva della democrazia nelle regione.” I servizi segreti degli Stati Uniti e il Pentagono considerano l’Iran non c