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Gad Lerner ; gli eroi della Resistenza

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mercoledì, 25 aprile 2012 Apertura ,  il Bastardo Vi auguro un buon 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo con questa staordinaria galleria di ritratti fotografici dei protagonisti della Resistenza. Il fotografo  Danilo De Marco  ha immortalato quasi un migliaio di combattenti partigiani della Seconda guerra mondiale. I loro occhi ci invitano a non dimenticare, come scrive Gian Paolo Gri nell’ultimo numero di  Internazionale . Il progetto di Danilo De Marco  “25 aprile. Il sentiero dei nidi di ragno”  sarà in mostra dal 29 aprile al 26 agosto 2012 al castello di Zucco a Faedis, in provincia di Udine. Manolis Glezos, greco, 89 anni, ha fatto la resistenza contro gli italiani e i tedeschi. In questi mesi è sceso in piazza ad Atene contro le misure di austerità. Simone Ducreux, francese, con il nome di Silvie ha partecipato alla liberazione di Parigi. Lise London, francese, ha partecipato con le Brigate internazionali alla guerra civile in Spagna e poi al

Pietro Calamandrei - Il 25 Aprile

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Valle del Giordano: attacchi ai pastori palestinesi

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E' stato ferito al petto mentre stava portando al pascolo le sue pecore a Wadi al-Maleh, nella parte settentrionale della Valle del Giordano. "Area militare, vietato l'ingresso" recita la scritta sul blocco di cemento posto dal governo israeliano sulle terre agricole di molte comunità palestinesi nella Valle del Giordano (Foto Marta Fortunato) A colpire Yasir Suleiman Nijad Kaabnah, giovane palestinese di soli 18 anni, è stato un proiettile volante sparato durante alcuni allenamenti militari dell'esercito israeliano. Secondo fonti mediche, i soldati si sono rifiutati di aiutare il giovane ferito, il quale è stato trasportato nell'ospedale di Tubas dallo zio. Viste le gravi condizioni di salute, è stato subito trasferito al Rafidyia Hospital di Nablus. Secondo quanto riferito dal consiglio del villaggio, i training militari dei soldati israeliani nell'area causano numerose vittime poiché l'esercito si addestra in aree molto vicine ai villaggi pale

Tributo al presidente algerino Ben Bella di Michael Warschawsky

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L'11 aprile 2012, è morto, all'età di 96 anni, l'ex Presidente della repubblica algerina, Ahmed Ben Bella. La sua morte segna la fine di un'era. Insieme a Nehru (India), Gamal Abdel Nasser, Patrice Lumumba (Congo), Amilcar Cabral (Guinea Bissau), Ben Bella era un simbolo ed un leader del massiccio movimento anti colonialista degli anni '50 e '60 e simbolo dei successi che ha ottenuto questo movimento nell'indipendenza e nella liberazione .                                       Ben Bella fu tra i nove iniziatori storici della insurrezione algerina del 1954, e fu presto riconosciuto come il leader del Fronte di Liberazione Nazionale algerino (FLN). Nel 1956, insieme a Hocine Ait Ahmed, Mohamed Boudiaf, Mohamed Khider e Mostefa Lacheraf, Ben Bella è stato rapito su un volo dal Marocco alla Tunisia e detenuto per sei anni in un carcere francese, dove il suo ruolo di primo piano è aumentato ancora di più. Dopo l'indipendenza dell'Algeria, Ben Bella è d

Palestina:Non dite a mia madre che sono diventato cieco...

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Non dite a mia madre che sono diventato cieco. Quando viene a trovarmi, lei non sa che sono diventato cieco dopo che i miei occhi si sono ammalati e il buio ha invaso il mio corpo. Lei mi vede ma io non la vedo. Le sorrido da dietro la rete di ferro e faccio finta di vederla quando mi mostra le fotografie dei miei fratelli, dei miei amici e dei nostri vicini.  Continua qui  Non dite a mia madre che sono diventato cieco http://www.amiciziaitalo-palestinese.org/ Commento :    quello che si vuole sottolineare  riportando questa testimonianza , ed è bene precisarlo , non è l' 'esaltazione del martirio  ,  ma la disumanità delle condizioni del carcere e la   grave violazione dei diritti umani   .  I detenuti sono in sciopero   della fame  perciò che definiscono la  doppia punizione . Tra l'altro  permangono le restrizioni imposte  dal governo israeliano, nonostante Shalit sia stato liberato ALLEGATI 1   AMIRA HASS  : ( sintesi personale )Cir

Amira Hass :L’esagerazione della minaccia

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L’esagerazione della minaccia Ancora prima della formazione dello stato di Israele, la comunità ebraica in Palestina tendeva a esagerare la minaccia posta dagli arabi in generale e dai palestinesi in particolare. È una delle principali conclusioni di un saggio del sociologo israeliano Yagil Levy, e corrisponde alla mia esperienza degli ultimi 18 anni. Levy sostiene che i politici e i militari israeliani hanno volutamente esagerato la minaccia palestinese per giustificare l’uso della forza e la rinuncia a una soluzione politica. Ma questa tesi si può applicare anche alla questione iraniana, con il governo israeliano che vuole arrivare allo scontro armato con Teheran. Secondo Levy, la politica israeliana ha alimentato la spirale della violenza, mentre l’opinione pubblica veniva indottrinata e convinta che gli aggressori erano sempre gli arabi. Quello che Levy non poteva prevedere era che l’esagerazione della minaccia sarebbe stata applicata anche ai cittadini st

ISRAELE: DONAZIONI PER LA COLONIZZAZIONE TERRITORI OCCUPATI

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Il governo israeliano ha inaugurato una nuova campagna volta ad incoraggiare gli ebrei americani a trasferirsi nelle colonie dei Territori occupati e ad utilizzare le donazioni per l'attuazione di progetti all'interno degli insediamenti. MARTA FORTUNATO Beit Sahour (Cisgiordania), 23 aprile 2012, Nena News – Utilizzare le leggi inglesi ed americane sulla beneficenza per aumentare le donazioni non tassabili con lo scopo di incentivare la colonizzazione israeliana del Golan siriano occupato. Questa sarebbe l’ultima mossa dell’agenzia ebraica e dello stesso governo israeliano. Ad inaugurarla un annuncio apparso nel sito di Nefesh b’Nefesh, il programma appoggiato e finanziato direttamente dal governo israeliano per incoraggiare gli ebrei del nord America e della Gran Bretagna a stabilirsi in Palestina. Questo programma denominato “Andate a nord” è solo l’ultima iniziativa promossa da Israele volta a colonizzare i territori palestinesi occupati nel 1967. Secondo un rapporto

Palestina :La lotta di Sabri: “Non lasceremo mai la nostra casa”

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La lotta di Sabri: “Non lasceremo mai la nostra casa” MONDAY, 23 APRIL 2012 07:00 HILDE REKSJO E MARIA YORK (THE ELECTRONIC INTIFADA) Nel 1970, il contadino palestinese Sabri Gharib ha costruito una casa in pietra Bianca su una collina del villaggio di Beit Ijza, nel centro della Cisgiordania, un’area fertile ricca di uliveti, vigneti e verdure. Oggi, 41 anni dopo, la vista dalla sua casa è occupata da una rete d’acciaio alta sei metri che ha annesso la sua abitazione alla colonia israeliana di Givat Zeev e separa la famiglia dalla propria terra e dal resto del villaggio.  La situazione della famiglia Gharib è uno dei casi più estremi ed inquietanti e mostra con chiarezza gli effetti della politica coloniale illegale di Israele in Cisgiordania. Le famiglie palestinesi sono da sempre e ovunque colpite dall’occupazione israeliana, ma il caso della famiglia Gharib è unico per la sua assurdità. Sabri Gharib, un uomo anziano che soffre delle complicazioni di un attacco cardiaco, ci accogl

Per l'Independence Day di Israele compro prodotti palestinesi di Bradley Burston

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  1 Sintesi personale Quest'anno  per  l' anniversario della Dichiarazione di Indipendenza di Israele  quando  posso, dove posso, cerco   le arance rosse  e la frutta di Gerico , il tahini di Nablus, compro nei mercati e nelle botteghe palestinesi di Gerusalemme Est, sostenendo i nuovi imprenditori e le piccole imprese  di Jenin e  di  Ramallah.   Perdonate il mio antisemitismo, ma noi ebrei e palestinesi condividiamo qualcosa   :  il  gusto per il commercio , anche se ciò disturba   i politici ,i  soldati, i religiosi e gli intellettuali   Voglio ringraziare i miei amici  che hanno modificato  il mio punto di vista.  I palestinesi che hanno fatto affari con gli israeliani per generazioni, ora devono affrontare    ostacoli burocratici   da parte di funzionari israeliani.   e   , come mostrano i dati  della  Banca d'Israele, ciò ha comportato  un calo significativo delle  esportazioni della West Bank verso Israele  o  verso altre   nazioni .Aiutate le imprese familiari

Funzionario di Hamas: insegnare l'ebraico agli studenti di Gaza

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Sintesi personale 1 Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che  il  governo  di Gaza ha intenzione di cominciare a insegnare l'ebraico agli studenti delle scuole superiori a partire dal  prossimo anno . Attualmente viene studiato   solo all'Università.    Molti palestinesi considerano  l'ebraico la  lingua del nemico, ma  viene    ampiamente parlato da coloro che lavoravano in Israele prima che venisse proibito, circa un decennio fa,  agli operai di entrare nello stato israeliano . Hamas leaders to begin teaching Gaza children Hebrew 2   Amira Hass torna a Gaza dopo due anni di assenza Un gruppo di uomini d'affari a Gaza è inoperoso e frustrato. Ha  deciso di imparare l'ebraico. Il corso è pagato dall'Associazione imprenditori.Alla mia domanda perchè vogliono imparare l'ebraico rispondono con sicurezza : "Questa follia della chiusura e blocco di Gaza non può durare in eterno, i due popoli sono legati insieme ", Così insegno loro una nuova