Gad Lerner : Le tre figure-simbolo del 2011
Le tre figure-simbolo del 2011 Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Mai a memoria d’uomo tanti despoti furono estromessi dal potere opprimente che esercitavano nel breve volgere di un solo anno: il memorabile 2011. Con un effetto a catena non ancora esauritosi, facendo venire la tremarella a rais, dittatori, ayatollah supremi e altri potenti abusivi a ogni latitudine (da Teheran a Mosca a Pyongyang). Il 2011 verrà ricordato come nuovo “quarantotto” (ovvero 1848, l’anno fatidico in cui scoppiarono moti rivoluzionari contro l’oppressione straniera e per il diritto di voto simultaneamente in tutta l’Europa)? E’ probabile, ma la storia ci insegna che tali epoche rivoluzionarie sono lunghe e incerte perché la rivoluzione fa sempre il paio con la reazione in agguato. Difficile, quindi, dare torto al newsmagazine statunitense “Time” che ha incoronato come personaggio dell’anno 2011 il giovane ribelle planetario, lo shabab della piazza araba che diventa l’indignado in occidente.