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Roma : Escrementi e svastiche al ristorante ebraico . Vergogna

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I l proprietario: colpito sette volte in cinque mesi. Escrementi e frutta gettati davanti all’entrata del ristorante kosher di Monteverde Vecchio. Il locale «Barrilli 66» finisce nel mirino di un gruppo ignoto di estremisti. L’ultimo episodio sabato scorso. Quando Simone Efrati, proprietario del ristorante, è andato nel tardo pomeriggio ad aprire i lucchetti, ha trovato sulle sue vetrine una pioggia di cachi. E per l’ennesima volta ha dovuto prendere straccio e sapone per ripulire il locale dall’atto vandalico. È almeno la settima volta che succede dall’estate scorsa. «Da cinque mesi – racconta Efrati – mi hanno preso di mira. Ho chiesto aiuto al commissariato di polizia di Monteverde, dove ho fatto denuncia e ci sono delle indagini in corso. La prima volta che ho subito il primo torto, ho trovato una secchiata di escrementi sulla porta d’entrata. Non avrei mai pensato che potessero ancora succedere cose del genere». Pochi giorni dopo il primo atto vandalico, la storia si è ripu

OWS: solidarietà all’Egitto . Appello urgente dai manifestanti di Piazza Tahrir

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1  Il 22 novembre gli occupanti di piazza Tahrir hanno diffuso un  urgente appello alla solidarietà globale , chiedendo al mondo di: - Occupare/bloccare le ambasciate egiziane in tutto il mondo. Attualmente rappresentano la giunta; rivendicatele al popolo egiziano. - Bloccare i commercianti d’armi.  Non lasciategliele produrre o spedire. - Bloccare la parte del vostro governo che tratta con la giunta egiziana. Il movimento Occupiamo sta rispondendo a quell’appello. Ieri in  centinaia hanno marciato sul Consolato egiziano di New York. A New York City oggi (sabato 26 novembre) una manifestazione di solidarietà all’Egitto inizierà alle 13.00 alla Missione Egiziana (incrocio East 44th e 2nd Avenue) con una marcia alle 16.00. E’ in corso di preparazione anche un’azione per giovedì, 1° dicembre, di fronte a una fabbrica di gas lacrimogeno a Jamestown, Pennsylvania, che ha fornito la giunta militare egiziana. I partecipanti agli accampamenti Occupiamo di tutta la regione del Nordest si riunir

Moni Ovadia :Sono sempre loro

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Di Moni Ovadia 25 novembre 2011 Sono sempre loro Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una delle più importanti esternazioni degli ultimi anni ha attribuito significativa autorevolezza ad una proposta che da tempo è nell'agenda delle forze politiche più aperte al futuro: il conferimento della cittadinanza ai figli di extracomunitari nati nel territorio italiano e il diritto di voto amministrativo a cittadini stranieri che abbiano avuto regolare permesso di soggiorno per almeno cinque anni.  Come era prevedibile le componenti più retrive del centro destra, segnatamente gli ex post-fascisti e con particolare virulenza i parlamentari della Lega nord hanno alzato gli scudi, i leghisti hanno addirittura minacciato di innalzare le barricate per impedire un provvedimento di legge in tal senso.  Hanno addirittura strillato all'attentato alla Costituzione, proprio loro che hanno passato gli ultimi anni di governo a picconarne le fondamenta.  Naturalmente non solo c'e

Israele, raid nella Striscia di Gaza

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Due raid israeliani nella notte tra sabato e domenica sulla Striscia di Gaza, in seguito al lancio di razzi da parte palestinese. Ad annunciare l'intervento dell'aviazione è stato un portavoce dell'esercito, secondo il quale sono stati colpiti «alcuni siti di attività terroristica nel sud e nel centro della Striscia di Gaza». Un razzo di tipo qassam era stato lanciato sabato mattina dalla Striscia di Gaza verso il sud d’Israele senza provocare vittime né danni. Israele, Raid Nella Striscia Di Gaza Amir Oren / Egypt turmoil may prompt Israel to strike Gaza IDF strikes two Gaza sites in response to rocket fire

‘Azzoun, storia di un villaggio palestinese in via di estinzione

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Il villaggio di ‘Azzoun ‘Atma è la Palestina: colonie, Muro di Separazione e confisca di terreni agricoli e alberi di ulivo. Negli anni la confisca di terre per la costruzione del Muro e l’espansione degli insediamenti israeliani ha provocato un dissanguamento delle proprietà del villaggio. A 24 chilometri a Sud di Tulkarem, in Area C, il villaggio fa parte del distretto di Qalqilya, nel Nord della Cisgiordania. Prima del 1948 e della creazione dello Stato di Israele, ‘Azzoun si estendeva su un’area pari a 24.496 dunams (1 dunam = 1 km²). Oggi il villaggio, in cui vivono circa 2.000 palestinesi, si è ridotto a 9.130 dunam. ‘Azzoun, a soli 12 chilometri dalla città di Qalqilya, sta subendo dal 2002 la costruzione del Muro di Separazione da parte delle autorità israeliane: la barriera che corre a pochi metri dal villaggio ha già inghiottito circa 500 dunam di terre e portato alla distruzione di oltre 1.500 alberi di ulivo. E una parte delle terre agricole di ‘Azzoun sono fini

HEBRON, UNA COOPERATIVA DI DONNE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

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La cooperativa “Women in Hebron” è una delle scommesse dell’economia palestinese, afflitta non solo dalle limitazioni e dalle privazioni dovuti all’occupazione militare israeliana , ma anche dalla struttura maschilista della società. EMMA MANCINI Hebron (Cisgiordania), 26 novembre 2011, Nena News – Nawal Slemiah lavora da otto anni nel cuore più tradizionale di Hebron, la Città Vecchia. Vende prodotti artigianali, borse, portafogli, sciarpe, cuscini nati dalle mani e la sapienza di 120 donne dei villaggi nelle South Hebron Hills. La sua è la prima e unica cooperativa di sole donne nell’area. La cooperativa “Women in Hebron” è una delle scommesse dell’economia palestinese, afflitta non solo dalle limitazioni e dalle privazioni dovuti ad un’occupazione militare quarantennale, ma anche dalla struttura maschilista della società. “Non è facile per una donna lavorare da sola nel suq di Hebron – spiega all’Alternative Information Center Leihla Slemiah, sorella della fondatrice Nawal – Per la