Post

Gad Lerner :la strage dei giovani laburisti norvegesi. L'assassino è un cristiano conservatore norvegese

Immagine
1E’ toccato alla pacifica, serena Norvegia ricordarci che il terrorismo non ha una matrice sola; e a quello islamico che ha ossessionato il trascorso decennio, ne corrispondono purtroppo altri radicati nella storia europea. L’Italia, ahimè, ne sa qualcosa. Se saranno confermate le notizie sul falso poliziotto arrestato a Utoya, l’isola trasformata in atroce tiro al bersaglio sui giovani militanti laburisti, massacrati a decine, o annegati in mare, allora ricorderemo il 22 luglio norvegese come il giorno in cui l’estrema destra lancia un assalto violento alla democrazia europea. Il nemico interno è colui che esalta i legami fra sangue e suolo, ignorando, come scriveva Karl Kraus, che a metterli insieme si muore di tetano. Nella foto: il raduno di Utoya, prima dell’assalto criminale. http://www.gadlerner.it/2011/07/23/la-strage-dei-giovani-laburisti-norvegesi.html?cp=3#comment-658331 2   Norvegia, il sospetto killer è norvegese «Ama la musica classica e i videogame» Il fermato

Burin : i settler incendiano campo palestinese

Immagine
articolo Nella rovente estate palestinese, ci si mettono anche i coloni. Da ieri notte i vigili del fuoco palestinesi stanno combattendo contro incendi in tutta la Cisgiordania, incendi provocati dai coloni israeliani che stanno distruggendo migliaia di ulivi e di metri quadrati di terra coltivata. Nella giornata di oggi un gruppo di coloni ha dato fuoco a dei campi agricoli situati nelle vicinanze del villaggio di Burin, a Sud la città di Nablus. Secondo quanto raccontato dal capo del consiglio del villaggio, Ali Ead, intervistato dall’agenzia di stampa  Ma’an News , “alcuni coloni dell’insediamento di Yizhar, nei pressi di Burin, hanno appiccato l’incendio in un’area a Sud del villaggio”. Centinaia i residenti accorsi sul luogo per spegnere le fiamme, che hanno distrutto cinquemila alberi e 1500 ulivi. Burin era stato oggetto delle stesse “attenzioni” anche lo scorso venerdì, quando coloni provenienti da Yizhar avevano appiccato il fuoco ad alcune terre del villaggio.

Israele : l'IDF preme per confiscare intere vallate in Palestina. Ecco come Israele espande il suo territorio

Immagine
  1 L'  amministrazione civile dei territori  preme per confiscare ai palestinesi l'intera valle del giordano, la parte nord dell'area del Mar Morto  e un'enorme area vicino ad Ariel, per impedire  uno stato palestinese che abbia contiguità territoriale. IDF Civil Administration pushing for land takeover in West Bank   Inclusion of Jordan Valley, northern Dead Sea and area surrounding Ariel in 'settlement blocs' whose takeover the administration is advancing, would prevent establishment of Palestinian state with territorial contiguity.continua qui 2    Con un complicato sistema di definizione di terre come “proprietà dello Stato”, il braccio amministrativo dell’esercito israeliano spinge da anni per l’acquisizione di altre terre palestinesi, ora includendo anche ampie fette della Valle del Giordano, del Mar Morto, oltre alle cosiddette colonie –blocco. Gerusalemme, 22 Luglio 2011 – Nena News – C’è un complicato sistema all’opera da anni perché Israele acquisi

L’untore, la paura, gli sciacalli… e il cattivo giornalismo di Paola Caridi

Immagine
Oslo precipita nel dolore. Utoya anche. E il giornalismo internazionale, non solo quello italiano, scrive una delle pagine più buie della sua storia contemporanea. In barba agli oltre novanta morti, ai ragazzi, agli adolescenti uccisi. Da chi? Forse da un uomo, norvegese, alto biondo e occhi azzurri, di estrema destra, fondamentalista cristiano, individuato già la scorsa notteForse. Perché l’uomo – di cui comunque sono state fornite generalità e foto – è sotto interrogatorio da parte delle autorità norvegesi. Non sono invece sotto interrogatorio i musulmani, gli immigrati, tutti coloro che – in massa – erano già stati unti dalla colpa ieri pomeriggio, appena le agenzie hanno battuto la notizia dell’attentato a Oslo. Ho ascoltato Enrico Mentana, ieri sera, con le mie orecchie, ricostruire l’orrore di Oslo e parlare di un solo possibile colpevole. Il terrorismo islamico, i radicali, quelli che avevano protestato per le vignette contro Maometto. Tutto già definito, storia e colpevoli.

Amira Hass: forza sproporzionata e abbordaggio della Dignité

Immagine
    Il 19 luglio un commando israe liano ha abbordato la Dignité al Karama, in rotta verso la Striscia di Gaza. Sulle navi israeliane ho contato almeno 150 soldati: uno spiegamento di forze enorme per contrastare i dieci attivisti, i tre uomini dell’equipaggio e i tre giornalisti a bordo della nave. Non ho scattato neanche una foto dell’attacco, preferisco usare le parole e chiedervi di usare l’immaginazione. Immaginate otto persone sedute sottocoperta in una barca sovraffollata. Altri otto sono sul ponte. Tutti e sedici hanno trascorso la notte più difficile delle ultime due settimane: mare agitato, barca ancorata in mezzo al nulla, coperti di sudore e salsedine, irrequieti e sfiniti. Avevamo ripreso la navigazione martedì mattina, preferendo essere attaccati di giorno. A mezzogiorno sette imbarcazioni armate si avvicinano a grande velocità da ovest. Da due ore siamo accompagnati da una, due, poi tre navi da guerra. Le comunicazioni sono bloccate. Un comandante israeliano ci annuncia

"Fuori la feccia ebraica da atenei e procure" sul web liste nere e appelli al boicottaggio

Immagine
Docenti ebrei accusati di "manipolare le menti degli studenti" e di controllare gli atenei italiani. Una lobby, formata da 162 professori, che dovrebbe essere "allontanata dalle università".  Comparsa per la prima volta nel 2008  1 , quando la polizia postale riuscì ad individuarne l'autore, torna in rete la blacklist dei professori ebrei. Ma non è la sola espressione dell'odio antisemita che il web propone su blog e forum dichiaratamente neonazisti e antisemiti. L'ultimo degli elenchi della vergogna, comprende, oltre ad alcuni nominativi di magistrati ebrei (o ritenuti tali), una lista aggiornata di attività commerciali, ristoranti, macellerie, pasticcerie, i cui proprietari sono ebrei. Attività da "boicottare", come scrive Dagoberto Bellucci, italiano convertito all'Islam e residente in Libano, da molti definito nazi-islamico, molto vicino agli ambienti della destra estrema.La blacklist di docenti ebrei, appartenenti a vari atenei italian

Hamas e le Organizzazioni internazionali: crisi all'orizzonte?

Immagine
     Gaza, 21 luglio 2011, Nena News – Cresce la preoccupazione tra i cooperanti internazionali che operano nella Striscia di Gaza per l’insistenza con la quale il governo di Hamas richiede alle Ong straniere la presentazione dei libri contabili alle autorità competenti. E’ forte il sospetto che dietro la richiesta – in parte legittima dal punto di vista amministrativo – si nasconda l’intenzione di controllare le attività delle Ong e i loro dipendenti palestinesi.«Da tempo il governo di Hamas ci chiede di ottemperare all’obbligo della contabilità certificata come devono fare le imprese, le aziende e le Ong locali. Non abbiamo nulla da nascondere ma sospettiamo che l’obiettivo non sia quello di accertare possibili violazioni delle leggi in materia bensì quello di conoscere quali siano i nostri partner palestinesi e l’ammontare degli aiuti che ricevono», ha detto a  Nena News  un cooperante italiano che vive e opera da alcuni anni a Gaza e che ha chiesto di rimanere anonimo. «Non è d

Abrahm Foxman,Amo Israele e dico: sulla legge che punisce chi chiama al boicottaggio dei prodotti dei settlements sbaglia, e molto

Immagine
   brahm Foxman, presidente dell'Anti Defamation League, non è certo annoverabile tra i componenti “liberal” della comunità ebraica Usa, e non è uso commentare la legislazione israeliana, pure non ha esitato a sconfessare apertamente Bibi Netanhyau che aveva appena affermato che la legge antiboicottaggio “non guasta minimamente l’immagine dell'Israele”. Foxman pensa invece che proprio questo sia il risultato della legge, approvata dalla Knesseth che punisce con sanzioni penali chi in Israele chiami al boicottaggio delle merci prodotte nei settlements e sostiene che “rende un cattivo servizio alla società israeliana; spero che la Corte Suprema la riveda in tempi rapidi”. Anche Morton Klein, presidente della Organizzazione sionista d'America (Zoa), in sintonia con la destra israeliana, si è schierato contro la legge, preoccupato dalle sue cadute d’immagine su Israele: “Nessuno più di me è infastidito dalle campagne di boicottaggio, ma da qui a trasformarle in azioni illegali

Gideon Levy :Ai confini della realtà/ Burocrazia invalidante

Immagine
   Tre palestinesi gravemente feriti a causa di incidenti sul lavoro, per anni sono venuti qua per ricevere cure mediche, ma ora si trovano di fronte a una serie di ostacoli insormontabili. di Gideon Levy Mohamed Awada, un uomo con le stampelle disabile e ammalato di 52 anni, ha inoltrato domanda per ottenere il visto d’ingresso in Israele per il trattamento medico in corso, del quale ha bisogno a seguito di un incidente sul lavoro in Israele. Questo è ciò che ha scritto sul suo modulo il Secondo Lt.Ben Kahila, il vicecomandante della divisione di Tarqumiya dell’Amministrazione Civile israeliana nella West Bank: ”La tua richiesta è respinta.. Motivo del rifiuto: Non è arrivata alcuna domanda per ottenere il permesso entro i termini del controllo di sicurezza. Queste parole mostruose sono state accompagnate da una spiegazione orale: tutte le volte in cui Awada ha necessità di cure mediche, deve ingaggiare un uomo di un’agenzia privata di sicurezza, al costo di 200 $ all’ora – che lo sco

Carlo Strenger :Le leggi antidemocratiche imposte da Israele traggono origine da una “mentalità da assedio”

     L a marea di leggi antidemocratiche che sono state proposte, e parzialmente implementate, dalla Knesset attuale, eletta nel febbraio 2009, costituisce uno dei capitoli più bui della storia israeliana. Il via venne dato dal partito Yisrael Beitenu del ministro degli esteri Avigdor Lieberman, con la sua legge sulla Nakba, che vieta la commemorazione pubblica dell’espulsione di circa 750.000 palestinesi durante la guerra del 1948.Da allora, sono stati fatti sempre maggiori tentativi per ridurre la libertà di espressione e rendere più dura la vita ai gruppi per i diritti umani. L’ultimo esempio è la legge sul boicottaggio approvata la scorsa settimana dalla Knesset, benché il suo consulente legale ritenga che essa costituisca una problematica violazione della libertà di espressione. Questa legge considera ogni invito a boicottare Israele da un punto di vista economico, culturale o accademico un reato civile che può essere punito con una multa. Qualsiasi ente pubblico impegnat