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CORTE SUPREMA RIAPRE LA GUANTANAMO DI ISRAELE : il famigerato blocco 1391

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  1   Supreme Court Reopens Israel’s Guantanamo    di  Richard Silverstein Sintesi personale  La Corte Suprema   riapre il famigerato carcere israelian o , conosciuto con il nome di "blocco 1391  . Esso  si  trova all'interno di una base militare segreta israeliana chiamata Camp Shlomo ,vicino al kibbutz Barkai.  Gad  Kroizer aveva scoperto l'esistenza di   un carcere ultrasegreto , dove Israele aveva  imprigionato  per anni  gli arabi in completa solitudine ,sbarrando le  visite alla Croce Rossa  e torturando i detenuti  . Secondo le testimonianze    alcuni dei metodi ricordano Abu Ghraib: nudità come tattica di umiliazione, fotografie compromettenti, privazione del sonno  ecc.Il carcere è più noto per l' ospitalità ' data  a Mustafa Dirani Hezbollah) . Dirani fu sodomizzato presso l'unità 1391 dalll'IDF  al comando  di Doron Zahavi. Dirani  ha citato in giudizio lo Stato, ha vinto  la causa, è stato risarcito e liberato . Suo cugino, arrestato co

Tunisia: la “punta dell’iceberg” in un Nord Africa in crisi

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    Ciò che, solo poche settimane fa, nessuno si sarebbe mai immaginato è invece accaduto, in Tunisia. Come un fulmine a ciel sereno è giunta la notizia delle proteste di piazza, su scala sempre più vasta, poi degli scontri con la polizia, dei morti sempre più numerosi. E infine l’annuncio ufficiale: il 14 gennaio 2011, dopo 23 anni al potere, il presidente tunisino Zine El-Abidine Ben Ali ha lasciato il paese, rifugiandosi in Arabia Saudita.Tutto era cominciato lo scorso dicembre, quando il ventiseienne Mohamed Bou’azizi, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco in segno di disperata protesta contro le angherie dello Stato e delle sue forze di polizia: laureato, ma impossibilitato a trovare un impiego regolare a causa della cronica assenza di opportunità lavorative nel paese, egli si era improvvisato fruttivendolo per cercare di guadagnarsi da vivere; ma la polizia aveva sequestrato il suo chiosco di frutta e verdura, poiché non disponeva di una licenza. La condizione di Mohamed Bo

Video: IDF spara proiettili veri sui civili a Nabi Saleh

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Questa settimana l'esercito ha ripreso le incursioni notturne a Nabi Saleh. Durante la manifestazione settimanale del Venerdì, il villaggio è stato attaccato con un'enorme quantità di proiettili e gas lacrimogeni. È stato proclamato un coprifuoco che vieta ai residenti di lasciare le loro case per un periodo di ventiquattro ore. Nonostante il riconoscimento delle manifestazioni disarmate come una forma legittima di protesta da parte dei paesi europei, Israele sta perseverando con la sua campagna di dura repressione militare Lo scorso Venerdì l'esercito era nelle vie del villaggio di Nabi Saleh, nella West Bank, molto tempo prima che si fossero riuniti per la manifestazione settimanale contro l'occupazione sessanta palestinesi, insieme a sostenitori israeliani e internazionali,. La mattina di venerdì di buon ora, jeep dell'esercito sono state viste guidare su e giù per le vie del piccolo borgo per informare i residenti che, nel pomeriggio, sarebbe entrato in vigore

Moni Ovadia : Cosa unisce l'Italia

Le celebrazioni del Risorgimento, il processo che portò all’unità del nostro Paese stanno per prendere avvio in un’Italia lacerata, divisa, precipitata nel ridicolo dal governo di un solo uomo con la collaborazione di uno stuolo di cortigiani travestiti da politici. Per sovramercato una delle componenti della coalizione di maggioranza, forte del suo potere di ricatto, malsopporta l’idea stessa di un’Italia una. Ripetutamente alcuni dei suoi esponenti sbeffeggiano il tricolore, inalberano simboli posticci e paganeggianti come simboli di una presunta patria padana e si pretendono depositari di pseudo tradizioni e pseudo culture che non vanno al di là dello spirito da strapaese e da sagra simil popolare. Io sono un cittadino italiano che disprezza ogni nazionalismo, a cui ripugna ogni retorica patriottarda e ho una vocazione universalista che mi fa sentire cittadino del mondo. Eppure l’Italia è anche la mia patria, nel senso in cui lo intendevano i combattenti per la libertà della Resiste

Yossi Melman : Israele ha già attaccato l'Iran

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   Israele non attaccherà l’Iran. Almeno non nei prossimi anni. Non attaccherà prima di tutto perché gli Stati Uniti sono contrari a una mossa del genere. Israele non ha mai preso una decisione indipendente su una questione strategica di importanza globale senza prima coordinarsi o consultarsi con i suoi alleati, o almeno senza prima accertare che tale decisione sarebbe stata favorevolmente ricevuta da Washington. Israele non attaccherà l’Iran dal momento che la sua leadership è divisa su questo argomento, e molti responsabili a livello operativo e politico, incluso il ministro degli esteri Avigdor Lieberman, sono preoccupati che l’avventurismo possa essere disastroso.Israele non colpirà perché ciò provocherebbe una massiccia ritorsione missilistica da parte dell’Iran, di Hezbollah e probabilmente anche di Hamas (le possibilità che la Siria intervenga sono minime), contro centri abitati e siti strategici – inclusi il reattore di Dimona, centrali elettriche, basi militari ed aeroporti.