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Dimi Reider : definizione stato ebraico e conseguenze per gli arabi israeliani

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In questi giorni, quando Barack Obama parla di Medio Oriente, c’è una cosa che preoccupa più di tutto alcuni 'alti funzionari israeliani'. ''Non ha parlato di Stato ebraico'', borbottano ai giornalisti, ''ha avuto tutto il tempo per usare queste parole, ma non lo ha fatto. Perché?''Lo stesso Benyamin Netanyahu pronuncia queste parole ogni volta che può. Si è spinto così in là da considerare la sua aspirazione come un prerequisito per negoziare con il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, prima di essere zittito da Washington. Ma perché questa improvvisa insistenza su ciò che dovrebbe essere una questione interna israeliana, cioè la auto-definizione dello Stato? Come ha commentato giustamente Abbas, Israele può chiamare se stesso Repubblica Ebraica Socialista, per quel che lo riguarda. Perché tirar fuori questa questione con Obama e Abbas, i principali interlocutori della politica estera israeliana? La verità è che Netanyahu non

di Dan Lieberman Smantellare la versione israeliana della storia

Tutti questi problemi che hanno avuto un loro ruolo nella fondazione dello stato di Israele sono stati trattati in modo estremamente generico, senza dati specifici e fatti circostanziati. Le discussioni che riguardano questi argomenti sono spesso caratterizzate da confusione, mancanza di chiarezza e del presupposto che ciò che si sta raccontando sia esatto. Non vengono poste domande e non c’è nulla da precisare. L’evidenza delle prove contraddice le storie che i sostenitori di Israele si impegnano diligentemente ad inventare. Prima di costruire una base per la pace nel Medio Oriente è fondamentale confutare la falsità delle storie israeliane. I sionisti ritraggono se stessi come un’avanguardia del pensiero e dell’anelito ebraico che fa da guida alle masse del popolo ebraico nel loro cammino verso la libertà e verso la piena realizzazione delle promesse loro negate da un mondo avverso. La storia contraddice queste raffigurazioni, in particolar modo quella che rappresenta il sionismo com

l'islamofobia in difesa di Israele .

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S intesi personale Non so perché non sono affatto sorpreso che la destra americana - tra questi il Partito repubblicano - abbia deciso che i musulmani debbano essere il capro espiatorio per aver successo. Ci si potrebbe chiedere cosa il Medio Oriente ha a che fare con l' islamofobia (in realtà islamo-odio) che ha apparentemente colpito i segmenti di questo paese.La risposta è tutto. Sebbene l'odio si rivolga agli arabo-americani per l'attentato del 9 / 11, è indirizzato a tutti i musulmani del Medio Oriente., evocato e gridato ,in nome della difesa di israele, in tutti questi decenni. Basta guardare ciò che accade nel Congresso, dove i liberali di New York, Florida, California e altrove spiegano che per loro ciò che Israele fa è sempre giusto e quello che fanno i musulmani è sempre sbagliato . Chi può ancora sostenere che tale retorica insidiosa non abbai alcun impatto sull'opinione pubblica? Per lo meno, dà al sentimento anti-arabo e al pregiudizi anti-musul

Israele abbatte il muro tra Gilo e Beit Jalla : la verità e la menzogna

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La Menzogna. (ANSA) - GERUSALEMME, 15 AGO - L'Esercito israeliano ha iniziato a smantellare il muro di protezione contro il lancio dei razzi nel rione di Gilo, a Gerusalemme. I militari hanno annunciato in un comunicato 'il ritorno della calma' nel settore, e iniziato la rimozione dei blocchi di cemento collocati nel 2001, dopo lo scoppio della seconda Intifada nell'autunno del 2000. Il muro e' composto da circa 800 blocchi di cemento piazzati lungo 600 metri di perimetro. La Verità La notizia è non è del tutto vera e si devono fare delle aggiunte per amore della verità : nella notizia non si dice che questa barriera di protezione alta 2 metri e costruita accanto alle prime case di Gilo, verrà sostituita con una barriera di 8 metri che verrà costruita direttamente dentro la terra della Parrocchia di Beit Jala e quindi circa 200 mt più avanti rubando una intera valle e tanti campi di ulivi. In questi giorni i lavori per la costruzione della barriera stanno proseguen

Zvi Bar'el : il fondamentalismo ebraico religioso nel mainstream

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allegato Haridim, ultraortodossi tra fede e integralismo I n primo luogo, la lezione quotidiana: "Un soldato che prende parte alla guerra contro di noi , ma lo fa solo perché costretto con le minacce, è certamente un malvagio .... Ci riferiamo a qualsiasi tipo di partecipazione alla guerra: un soldato che combatte, un soldato di supporto, assistenza civile o qualsiasi forma di incoraggiamento e di sostegno." E ancora: " Anche se i civili sono legati o imprigionati e non hanno altra scelta di rimanere e servire come ostaggi, è ammissibile ucciderli ." Inoltre: "Nel dibattito sulla uccisione di neonati e bambini ... è ragionevole fare del male ai bambini se è chiaro che cresceranno per farci del male. In tali circostanze dovrebbero essere quelli da colpire." E infine: "Non c'è alcun bisogno di discutere la questione di chi è o non è innocente, proprio come quando ci difendiamo contro il male non esitiamo a colpire gli arti che non sono

Akiva Eldar : L'IDF limita la pesca e l'accesso ai campi a Gaza, Denuncia dell'OCHA

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1Sintesi personale l'IDF limita l'accesso al 17 per cento del territorio di Gaza. I pescatori sono completamente privati dell' 85 per cento dello spazio marino del quale hanno diritto in virtù degli accordi di Oslo.Il rapporto stima che circa 178.000 persone subiscono le conseguenze di tali restrizioni .l'IDF ha ucciso 22 gazesi e ferito 146 residenti ,entrati nelle zone vietate . Israele,in tal modo, ha violato il diritto internazionale e la popolazione palestinese, tra l'altro, non è stata mai informata della natura esatta di tali limitazioni . Gli agricoltori,privati dei loro terreni , hanno perso circa 308 milioni dollari, i pescatori 26,5 milioni di dollari negli ultimi cinque anni.Le conseguenze sono: deterioramento della qualità del cibo , cambiamenti graduali nella dieta (prodotti freschi e carne di carboidrati ), diminuzione della frequenza scolastica (sette scuole sono all'interno delle aree riservate),abbassamento dell'età del

FATAH SI SPACCA SU RITORNO AI NEGOZIATI DIRETTI

Roma, 21 agosto 2010 (foto dal sito blog.panorama.it), Nena News – Il Comitato esecutivo dell’Olp la scorsa notte ha dato il via libera alla partecipazione del presidente palestinese Abu Mazen alle trattative dirette con il premier israeliano Netanyahu che riprenderanno il 2 settembre a Washington, come annunciato ieri dal Segretario di stato Hillary Clinton e dal Quartetto per il Medio Oriente. Tuttavia in casa palestinese il ritorno al tavolo del negoziato senza precondizioni, senza mettere in discussione la colonizzazione israliana in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, proprio come voleva Netanyahu, ha generato forti scossoni.Polemiche e malumori attraversano in queste ore la base di Fatah, il partito di Abu Mazen, dove attivisti e simpatizzanti in buona parte non condividono l’approccio morbido che il Comitato esecutivo dell’Olp e la leadership dell’Anp mantengono nei confronti di una Amministrazione americana «deludente e appiattita sulle posizioni di Israele». Di fronte alle con

Video :Ogni mattina due ragazze a Gaza si svegliano prima dell'alba per andare a pescare e sfamare la propria famiglia

Sintesi personale Ogni mattina due ragazze a Gaza si svegliano prima dell'alba per andare a pescare e sfamare la propria famiglia. Madeleine Kulab, di 16 anni e sua sorella Reem, di 13anni , non avevano altra scelta visto che iil padre è paralizzato da 10 anni. A causa dell'assedio, la disoccupazione si aggira intorno al 40%, l'80 per cento della popolazione, compresa la famiglia Kulab, sopravvive grazie agli aiuti stranieri. Racconta Rem:"La vita è dura, così noi ragazze dobbiamo lavorare come pescatori, nonostante i pericoli. Io lavoro per un'ora o due e poi vado a scuola. Ho sempre la mia uniforme e la mia borsa con me.. Voglio diventare giornalista e concentrarmi sulla sofferenza di persone come noi, perché la vita è stata davvero ingiusta nei nostri confronti. " Sanno di pescatori che sono stati feriti dai militari israeliani : loro stesse sono state costrette,in alcune circostanze, a rientrare velocemente a causa degli spari delle motovede