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Vittorio Sgarbi:Io trattato da nemico A Gerusalemme non tornerò mai più

Certo molte me ne sono capitate nei miei innumerevoli viaggi. E anche prolungate soste, controlli, specialmente nei Paesi del Terzo Mondo ai confini fra lo Yemen e le aree controllate dai beduini; o tra Etiopia e Eritrea. Rallentamenti, disagi, incomprensioni. Ma non mi era mai accaduto di dovere sperimentare l’assurdo dei controlli aeroportuali come al rientro in Italia da Tel Aviv. Mi avevano annunciato dell’opportunità di presentarmi ai controlli tre ore prima e avevo subito manifestato irritazione. Controllare che? Si controllano i presunti nemici e i malintenzionati, non gli amici invitati. E infatti qualche mese fa come sindaco di Salemi ero stato invitato al primo festival delle arti e delle tradizioni di Gerusalemme, organizzato dall’Ufficio per la cooperazione allo sviluppo che, in quei luoghi difficili, sotto il controllo militare e politico degli israeliani invia straordinarie quantità di aiuti economici anche per compensare il minore impegno dello Stato di Israele nelle a

Gideon Levy: i coloni sono parte integrante di Israele

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Sintesi personale I cani di Shiloh corrono eccitati . Abbaiando cercono di inseguire il lungo convoglio di veicoli della sicurezza .Non vanno da nessuna parte: Hanno il collare e catene di ferro.Niente potrebbe illustrare meglio il viaggio inutile degli ispettori e agenti di polizia attraverso la West Bank in questa settimana. Sono qui per consegnare gli ordini di congelare la costruzione a persone che strappano il foglio di fronte alle telecamere. Questa settimana abbiamo viaggiato da un insediamento all'altro, abbiamo seguito,uno strano convoglio costituito da veicoli corazzati :' Amministrazione civile, forze di polizia , Polizia di frontiera,due macchine piene di giornalisti , una macchina guidata da un' attivista per i coloni che ne segnalava l'arrivo, Nessun procuratore era presente . I nostri militari chiedevano scusa ai settler Chiunque è sconvolto dalla loro comportamento ,deve orientare la sua rabbia verso lo stato, non a loro. Lo stato che ha permesso

Gaza: ucciso un palestinese..oggi colpi di mortaio

(ANSA) - GAZA, 12 DIC - Un palestinese e' stato ucciso dal fuoco israeliano, dopo che si era avvicinato al reticolato di confine. Lo riportano fonti palestinesiLe stesse fonti non precisano se l'ucciso fosse un miliziano armato oppure un civile. Un portavoce militare israeliano ha detto che da Gaza e' stato aperto il fuoco contro soldati in pattuglia sul versante israeliano del confine. I militari a loro volta hanno risposto al fuoco. Gaza, non si esclude barriera PS: è un agricoltore palestinese Report: Palestinian killed by IDF fire in Gaza 2 Un proiettile di mortaio e un razzo sono stati sparati stamani dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele senza provocare feriti. Lo ha reso noto una portavoce militare. "Un proiettile di mortaio è caduto in mare, al largo del kibbutz Zikim e un razzo si è abbattuto in un campo senza fare vittime", ha detto la fonte. Fuoco palestinese su Israele 'Hezbollah not responsible for rocket fire into Israel'

“Morte ai cristiani”: scritte ebraiche vicino al Cenacolo a Gerusalemme

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Gerusalemme (AsiaNews) – Una scritta in ebraico, con le parole “Morte ai cristiani” è apparsa due giorni fa vicino al Cenacolo, uno dei Luoghi santi più preziosi alla cristianità. Il gesto è avvenuto mentre in Vaticano a Roma si svolgeva la Plenaria della Commissione bilaterale permanente di lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele.La scritta, fatta con vernice nera è apparsa lungo il muro della basilica della Dormizione, sul monte Sion, a pochi metri dal luogo dove i cristiani ricordano l’istituzione dell’eucarestia e la nascita della Chiesa a Pentecoste. La scritta è stata subito cancellata per non acuire le tensioni fra cristiani e ebrei Fonti ecclesiali affermano che gli autori sarebbero giovani ebrei nazionalisti, membri di qualche yeshiva (scuola rabbinica). Non è la prima volta che questi giovani trovano il modo di offendere la presenza dei cristiani e i luoghi santi in quella zona. Spesso, davanti alla porta della chiesa del Cenacolo, tenuto dai francescani, questi grup

ISRAELE: APPELLO LEADER CRISTIANI PER FINE OCCUPAZIONE PALESTINA

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Porre fine all’occupazione e al boicottaggio che strangola l’economia palestinese riducendo in miseria la popolazione; eliminare il muro di separazione; rinegoziare con serietà e chiarezza per costruire la pace nella regione: sono i punti principali del ‘Kairos Palestine document’ un appello firmato dai massimi esponenti delle diverse confessioni cristiane in Terra Santa. Grazie alla buona volontà della comunità internazionale, e delle chiese nel mondo, “la pace è possibile” - avvertono i firmatari tra cui il Patriarca emerito di Gerusalemme, Monsignor Michel Sabbah, e l’Arcivescovo del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, Monsignor Theodosios Atallah Hanna - ed è la sola speranza per il futuro della Terrasanta. Ma essa impone uno sforzo concreto da parte di tutti, e non solo “parole vuote” risuonate per troppo tempo. “Israele si fa beffa del diritto internazionale e delle risoluzioni, adottate nell’impotenza del mondo arabo, mentre continuano le violazioni dei diritti umani”

Video : i tunnel di Gaza

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1 I TUNNEL che  non fanno morire Gaza Il prezzo più basso per l'edificazione di un tunnel si aggira sui 20mila euro. Lunghi almeno 200 metri, alcuni arrivano fino a 600, portano nella Striscia di Gaza ogni bene necessario. Il costo di un litro di latte, una volta arrivato nella Striscia, è raddoppiato. Triplicato se il bene in questione è un litro di benzina. Nel business dei tunnel, sul lato egiziano, ci lavorano qualcosa come 4mila tra beduini ed egiziani. Il video dal nostro inviato ad el Arish (Egitto), al confine con la striscia di Gaza.Un milione e cinquecentomila cittadini di Gaza cuociono a fuoco lento. Chiusi su tutti i lati è come se la Striscia fosse una enorme pentola a pressione. La fiammata ogni tanto si alza, come nell'attacco israeliano iniziato lo scorso dicembre. Nell'operazione cinicamente denominata “piombo fuso” allora, di gazawi, ne morirono oltre 1300. Affinché la pentola non scoppi deve esserci una valvola di sfogo. Sono i tunnel che dal Sinai e

ISRAELE: LA "SELEZIONE" DI GOLDA MEIR, NO A EBREI HANDICAPPATI

(AGI) - Gerusalemme, 9 dic. - La "Terra promessa" era aperta a tutti gli ebrei, tranne che a malati e handicappati. Tredici anni dopo la fine dell'Olocausto, centinaia di migliaia di sopravvissuti videro rinascere la speranza guardando a "Eretz Israel". Molti di loro, pero', si sbagliavano: oltrepassata la soglia di Auschwitz e Dachau, li aspettava una nuova "selezione" E' quella di cui parla un documento del 1958 rintracciato da uno storico polacco nell'ambito di un'indagine sui rapporti tra lo Stato nato nel 1948 e Varsavia. Golda Meir, allora ministro degli Esteri, suggeri' all'ambasciatore israeliano a Varsavia di far presente al governo polacco che lo Stato ebraico non era disponibile ad accogliere immigrati con menomazioni fisiche o patologie. Accennando al decisioni del "comitato di coordinamento" sull'immigrazione (nel quale erano presenti esponenti del governo e dell'Agenzia Ebraica), il futuro pri