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Akiva Eldar: Netanyahu rispolvera l'asse del male

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sintesi personale Il primo ministro nel discorso di ieri ha ripreso il concetto dell' asse del male"di Bush nella migliore tradizione coloniale e paternalistica dei neoconservatori : gli arabi sono i cattivi, o nel migliore dei casi, ingrati terroristi; gli ebrei, naturalmente, sono i buoni, persone razionali che hanno bisogno di aumentare gli insediamenti per i loro figli. Non una parola di empatia per i profughi di Jaffa che hanno perso il mondo,non una parola per i musulmani di Gerusalemme, non un frammento di citazione tratto dal Corano o da una poesia araba Le sue parole non erano dirette alle centinaia di milioni di telespettatori di Al Jazeera,ma a Tzipi Hotovely, il colono della Likud e ad Avigdor Lieberman. La richiesta di Netanyahu ai palestinesi di riconoscere Israele come stato ebraico non lascia spazio a una riconciliazione con i cittadini arabi Gerusalemme rimarrà capitale indivisibile di Israele , Hebron è la capitale dei patr

la maggior parte degli israeliani pensa che si possa convivere con un Iran nucleare

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Sintesi personale Solo un israeliano su cinque ritiene che l' Iran tenterà di distruggere Israele e la maggior parte ,l'80%,è convinta che la vita continuerà come al solito se la Repubblica islamica dovesse ottenere la bomba, Il sondaggio, commissionato dalla Tel Aviv University contesta la tesi dei governi israeliani sulla minaccia esistenziale del nucleare iraniano . Poll: Most Israelis could live with a nuclear Iran

David Grossman : il MO che verrà

Il noto studioso di Qabbalà Gershom Sholem coniò una volta il detto «Tutto il sangue va alla ferita». Mi sembra che non ci sia descrizione più azzeccata per il prezzo che il conflitto in Medio Oriente pretende dalle sue vittime. Tutto il nostro sangue, quello israeliano e quello palestinese, da più di un secolo va alla ferita aperta tra noi e, sgorgandone, dissangua le vite di giovani che si combattono l´un l´altro, di coloro che vivono nella paura e nella disperazione, nonché le risorse economiche, sociali e creative dei popoli in lotta, i loro tesori materiali e spirituali. Tutto il sangue va alla ferita. Moltissimi, in entrambi i popoli, non riescono più a credere che un giorno, in futuro, li attenda una qualsivoglia possibilità di vivere in pace. Nel popolo davanti a loro vedono un male esistenziale pressoché disumano nella sua crudeltà. Sempre più, nella coscienza israeliana e in quella palestinese, il conflitto si configura in termini assoluti e apocalittici. Nella bolla ermetica

Aliva Eldar che dire dellaa crescita naturale degli arabi?

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12/06/2009 Che dire della crescita naturale degli Arabi? Sembra che mai prima si sia scritto e detto tanto sulla “crescita naturale” di così pochi. Il problema della costruzione di insediamenti nella West Bank nell’interesse della generazione futura, sta minacciando di sabotare le relazioni di Israele con gli U.S., o mettere a repentaglio le relazioni del primo ministro Benjamin Netanyahu con i coloni ed i loro rappresentanti nel Likud e nella destra israeliana . Potrebbe non essere una coincidenza il fatto che i portavoce del governo insistono nel descrivere le case come destinate “al ritorno dei figli dal servizio militare” e non piuttosto come case per giovani coppie o per studenti. Ci sarebbe forse qualcuno che oserebbe accertare la situazione abitativa nei villaggi arabi o a Gerusalemme Est, di chi attualmente risiede sul suolo israeliano? al posto di quella dei coloni. I dati desumibili dall’Ufficio Centrale di Statistica per gli anni 2006-2007 (i dati statistici per il 2008 no

Israele: creato un serpente-spia telecomandato che si infila nella fogna per spiare il nemico

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12 giugno 2009. Potrebbe sembrare l’idea per un nuovo giocattolo robotizzato, ma il serpente-spia telecomandato ha ben poco di ludico. Per infiltrarsi oltre le linee nemiche, ed in particolare in ambienti di difficile accesso come i comandi o i bunker, Israele ha messo a punto un robot telecomandato dalla forma di un serpente che è in grado di strisciare sul terreno come un rettile e anche di passare nella rete fognaria. Anche per usi civili - Dotato di telecamere e di microfoni, il serpente-spia fornisce informazioni tattiche dettagliate alle unità israeliane che operano nelle sue vicinanze ed è anche in grado di trasportare ordigni che possono essere attivati, in caso di bisogno. Il serpente telecomandato può essere utilizzato anche a fini civili: ad esempio per ricercare superstiti sotto le rovine in zone terremotate. Azioni di guerra - I dettagli sulla nuova arma sono stati diffusi dalla televisione commerciale israeliana, Canale 2 , secondo cui finora sono stati m

Grossman: la mia notte tra i giovani drogati che provano a trovare se stessi

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Un momento prezioso è quando da sotto l´etichetta di "tossicodipendente", di "drogato", spunta all´improvviso la faccia di un essere umano, di un ragazzo - un bambino quasi - e qualcosa nel suo sguardo implora: «Guardami, prestami attenzione». Alle undici di sera, a "Magal" - un centro di disintossicazione di Gerusalemme ovest - si spengono le luci. Gli ospiti, dodici ragazzi e tre ragazze, ascoltano tranquilli, stesi a letto, i loro Mp3. Ritrovano la calma dopo le burrasche della giornata. «Sono esausti», mi dice Moshe Kron, 61 anni, fondatore e direttore del centro da diciassette anni. «Ci sono qui ragazzi che non hanno mai avuto un rapporto di vicinanza con un amico, con un compagno, con chicchessia, senza essere "fatti" o ubriachi. continua qui grossman La mia notte tra giovani drogati che provano a ritrovare se stessi

Gaza: ospedali e situazione sanitaria

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1"Abbiamo un bisogno disperato di chirurghi", ha raccontato a Electronic Intifada Nasser Tatter, capo dell’unità cardiologica dell’ospedale di Shifa. Secondo il medico palestinese, al momento a Gaza vi sono almeno 400 pazienti che aspettano di essere operati. Non mancano i casi di malati di cuore morti nella vana attesa di un intervento. A rendere particolarmente critica la situazione sanitaria della Striscia sono innanzitutto le sanzioni israeliane, attuate nel marzo 2006 – in seguito alla vittoria elettorale di Hamas - e rafforzate poco più di un anno dopo. Dopo tre anni di embargo, a Gaza è forte la penuria di medicinali essenziali, pezzi di ricambio per le apparecchiature ospedaliere e personale medico esperto. Le cose sono peggiorate drammaticamente negli ultimi mesi, dopo i 27 giorni di offensiva militare condotta da Israele all’inizio dell’anno. "Molti – afferma Tatter – hanno provato a partire, ad andare all’estero per essere operati. Ma il permesso di uscita gl