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Alain GreshContraccolpi imprevisti della guerra contro i palestinesi

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«Ci sono ancora militari che vivono come ai tempi della guerra di Indipendenza (1948) o della campagna del Sinai (1956). Per loro, tutto si riassume in carri armati, controllo di territori o conteggio del numero dei territori controllati, nel tenere questa o quella collina. Ma tutto questo non serve. (...) La guerra del Libano (2006) passerà alla storia come il primo conflitto armato durante il quale il comando militare ha capito che la guerra classica è diventata obsoleta  (1) .» Queste riflessioni, del settembre 2008, non sono di un qualsiasi pacifista israeliano, ma di Ehoud Olmert. Ci vorrebbe un Jacques Lacan per decifrare l'inconscio di questo primo ministro che responsabile di una guerra catastrofica in Libano nel 2006 e recidivo a Gaza, afferma che il suo paese deve rinunciare a una visione angusta della sicurezza. Condivide forse con la maggior parte dei governanti israeliani la convinzione esposta con franchezza, nel 2002, dal generale Moshe Ayalon, allora capo di stato

Tom Segev:A Gaza, Golia parla in ebraico

Leggi tutto... Abbandono di un popolo Ai suoi tempi, l'ex primo ministro israeliano Golda Meir dichiarò di detestare gli arabi. Perché? Perché obbligavano gli israeliani a trattarli... come li trattano. L'ultimo attacco israeliano contro Gaza ricorda il suo atteggiamento farisaico, ma anche il suo pessimismo pieno di odio. La Meir non ha mai creduto alla pace con gli arabi. La maggior parte degli israeliani non ci crede più. Attesa e praticamente inevitabile, l'operazione «Piombo fuso» è stata scatenata nel momento ideale: i razzi di Hamas sparati da Gaza si abbattevano sulle città del sud d'Israele e la pressione dell'opinione pubblica sul governo cresceva man mano che si avvicinava la scadenza elettorale del 10 febbraio. Inoltre, il governo ha profittato della fine del regno a Washington e del fatto che le vacanze di capodanno distoglievano l'attenzione della «comunità internazionale». Infine, la situazione meteorologica consentiva attacchi aerei ininterrotti.

Dominique Vidal Gaza: più la menzogna è grande

Sotto molti aspetti, l'offensiva contro Gaza ricorda la guerra del Libano dell'estate 2006, da cui i dirigenti israeliani hanno visibilmente tratto alcune lezioni. Non lezioni strategiche, perché allora avrebbero dovuto finalmente prendere quelle famose «decisioni dolorose» - in realtà applicare semplicemente il diritto internazionale - che potrebbero fondare una pace duratura con i loro vicini. In compenso, hanno evitato di riprodurre gli stessi errori in campo militare, ma anche in materia di comunicazioni. Alla rigorosa chiusura all'interno, affinché la proibizione dell'accesso alla striscia di Gaza risparmiasse ai telespettatori le immagini del territorio martirizzato, si è aggiunta una propaganda su tutti fronti all'esterno. «Per influenzare i media è stata creata, con un certo successo, una nuova direzione dell'informazione - rivela il settimanale britannico The Observer. E quando l'attacco è cominciato (...) una marea di diplomatici, gruppi di pres

Con Zvi Bar'el : la perdita di ruolo di Israele nell'agenda geopolitica e il piano saudita

1  Sintesi politica Di seguito è riportato un elenco di eventi politici che hanno avuto luogo  questa settimana in Medio Oriente, e dove Israele non è stata invitata. Presidente turco Abdullah Gul,  ha visitato l'Iran, .  a   Riad , re Abdullah dell'Arabia Saudita ha ospitato il Presidente egiziano Hosni Mubarak, il sovrano del Kuwait e il presidente siriano Bashar Assad  si sono incontrati per un  vertice, segnando la  fine della distinzione tra stati arabi moderati ed estremisti,accordi bilaterali tra Iran e Iraq , sono stati sanciti ,al Cairo sono costanti i colloqui per l'unità palestinese,la Lega Araba si riunirà tra due settimane probabilmente per definire un nuovo MO  Si tratta di un Medio Oriente  attento alla realtà  e pronto a  preparare  a facilitare la politica di Obama  ,intenzionato a  riprendere il dialogo   con il mondo musulmano, privilegiando il dialogo e non la guerra Le elezioni  israeliane hanno  permesso  alla leadership araba di presentare  una

Gideon Levy: qualcuno in Israele si è chiesto perchè gli Svedesi ci odiano?

Gideon Levy: Has anyone in Israel stopped to ask why the Swedes hate us? Basta con le paranoie: il mondo non è contro di noi. Anzi: non c’è nessun’altro stato a cui i membri della famiglia delle nazioni perdonino in questo modo gli omicidi, le colonie e l’occupazione che porta avanti. Non c’è quindi ragione di temere il futuro. Il mondo accetterà docilmente la squadra da sogno Netanyahu-Lieberman-Ya’alon e manderà giù tutto ciò che gli si farà trangugiare. Perchè? Così. Rallegratevi di vivere in Israele in questi tempi meravigliosi e state zittiCoincidenza? L’indomani della partita di tennis, senza pubblico, tra Israele e Svezia, una piccola notizia è apparsa sul sito Internet di Haaretz: degli storici hanno scoperto che la Svezia, ex potenza del tennis, aveva aiutato la macchina da guerra nazista concedendo credito alle imprese tedesche. Coincidenza o no, neutrale nel 1941 o no, 68 anni dopo, l’opinione pubblica svedese non è affatto neutrale: migliaia di persone hanno manifestato con

di Jonathan Cook :Università israeliana accoglie un colonnello tacciato di crimini di guerra

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I l governo israeliano si è mosso velocemente per soffocare le proteste relative ad un incarico di docenza in diritto internazionale conferito dall’Università di Tel Aviv ad un alto ufficiale dell’esercito.Il colonnello Pnina Sharvit - Baruch è accusata di aver fornito una copertura legale ai crimini di guerra compiuti durante la recente offensiva di Gaza. continua qui Università israeliana accoglie un colonnello tacciato di crimini di guerra, di Jonathan Cook [13 - 03 - 2009] Allegato: Gideon Levy: il silenzio vile dei giuristi israeliani attacco a Gaza Tag: riflessi geopolitici Gideon Levy

Foto: Gaza immagini di 17 anni di conflitto

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Il fotografo Kai Wiedenhöfer ha documentato la vita nei Territori Occupati. Negli anni Novanta ha vissuto nella Striscia di Gaza, dove era conosciuto con il nome "Habib al-Schaab" (Amico del popolo). A bordo della sua motocicletta ha viaggiato per migliaia di chilometri all'interno della piccola enclave, documentando con la sua macchina fotografica i cambiamenti avvenuti sull'arco di oltre un decennio . Gaza, uno sguardo all'indietro PS: tutti terroristi vero Israele? VERGOGNATI

Gideon Levy : tutti sono d'accordo: questa guerra è stata un fallimento

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Sintesi personale Improvvisamente siamo tutti d'accordo: la guerra di Gaza è stata un fallimento ,ma visto che sono morti  solo 13 israeliani, non vi sarà alcuna commissione di indagine Nessun   obiettivo è stato raggiunto: il traffico di armi continua , Hamas non è stato indebolito  , Shalit non   è stato liberato Il prezzo pagato è molto alto: il popolo palestinese ci odia di più,Israele è  considerato un paria da gran parte dell'opinione pubblica internazionale. Eppure  nessuno   deve rispondere di tutto questo, né i politici, che hanno  lanciato questa folle guerra, né l'esercito , nessuno sarà accusato e trascinato in Tribunale  E che dire dei media, dei commentatori eccitati nel suscitare l'entusiasmo, nel sollecitare più guerra? Non sottovalutiamo il loro ruolo e la loro influenza sulla politica. Hanno affermato che era una guerra giusta, esaltato i successi, descritto le operazioni militari  con gusto, nascondendo  gli orrori  compiuti verso un nemico ines

Zeev Sternhell Israele a rischio di fascismo

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Sintesi personale In Israele è possibile che la parte sana della Likud sia imprigionata dalla peggiore destra nazionalista costituita da Avigdor Lieberman (Yisrael Beiteinu) , Michael MK Ben Ari (Unione nazionale),, Rabbi Ovadia,Israele non arriverà a qualsiasi accordo con gli arabi, senza sanzioni americane. Tuttavia, nessuno sta intervenendo,, se gli israeliani decidono di distruggere lo Stato di diritto per stabilire le proprie norme di etica e le proprie norme giuridiche è necessario rimuoverla dalle nazioni civilizzate occidentali. E' ridicolo mitizzare la purezza di kadima, visto che non ha ottenuto alcun risultato concreto nei negoziati con i palestinesiKadima è una raccolta di rifugiati della Likud, senza una identità precisa .Una sua fazione include il settler, MK Otniel Schneller e un moderato come Menachem Ben-Sasson è stato espulso. E 'illusorio considerare Kadima come un faro per la pace, tuttavia il suo ruolo potrebbe essere quello di bloccar

Nucleare, Usa: Iran manca di materiale utile per armi

L'Iran non dispone di uranio arricchito utile per essere impiegato in armi e non ha ancora deciso se produrlo. Lo hanno detto oggi al Congresso degli Stati Uniti due responsabili dell'apparato di intelligence Usa Il direttore dell'Intelligence Nazionale Dennis Blair e il numero uno dell'Agenzia d'intelligence della Difesa, il generale Michael Maples, hanno anche detto che i recenti test missilistici iraniani non erano direttamente legati alle attività nucleari del paese mediorientale, e che si ritiene che i due programmi viaggino su percorsi separati. continua qui Yahoo News U.S. intel chief: Israel takes 'worst-case' view of Iran nukes threat Gli 007 Usa: bomba lontana, Israele esagera la minaccia : guerre Iran

Uri Avnery Ricordate Ophira? l'ipocrita conferenza dei donatori

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qui Sintesi personale Un gruppo di giovani palestinesi, stava marciando per le strade con rami d'ulivo in mano e una grande bandiera palestinese . All'angolo della strada era ferma un'unità di polizia di frontiera, una tra le più aggressive nei confronti degli Arabi I palestinesi hanno rivolto i rami di ulivo verso i militari , disorientandoli. .I giovani hanno continuato a marciare nei quartieri di Gerusalemme Est , pieni di gioia e pacificamenteOggi la maggioranza di noi pensa che non ci sarà mai pace,lo pensano anche quelli disposti a cedere Gerusalemme est e a restituire i territori occupati. Anche tra i palestinesi serpeggia lo stesso stato d'animo Da noi la sinistra ha votato kadima, Kadima ha votato Likud, la Likud ha scelto l'estrema destra Tra i disperati c'è chi, come me ,spera che la pace ci sia imposta dall'esternoLa conferenza dei donatori ci ha disilluso : una dimostrazione di ipocrisia,nella migliore tradizione della diplomazia i

Stefano Levi Della TorreQualche cosa da dire su Gaza

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Quale strategia? C’è un primo obiettivo dichiarato: far cessare l’aggressione dei missili Kassam. Giusto? Giusto. C’è un secondo obiettivo: spazzare via Hamas. Hamas è un nemico. Ma un nemico non solo militare ma soprattutto politico. I Palestinesi l’hanno votato in massa in polemica con la corruzione di Fatah e di fronte alla continua frustrazione di obiettivi politici ragionevoli, di risultati positivi, di fronte alla continua umiliazione subita ai check points e sotto occupazione. La presa di Hamas sui palestinesi è prima di tutto responsabilità dei palestinesi, e in particolare di Fatah e della corruzione con cui ha rapinato ingenti aiuti internazionali, stornandoli da investimenti produttivi e civili. Ma a quella frustrazione e umiliazione, che hanno favorito Hamas, la politica di Israele ha tenacemente contribuito, con l’espansione degli insediamenti, con la durezza vessatoria dei check points e dell’occupazione dei territori, con l’esproprio di terre e la distruzione delle colt

Saul Landau la politica israeliana dà una nomea negativa agli ebrei

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Sintesi personale Israeli policy gives Jews a bad name La maggior parte degli ebrei che conosco si sentono disgustati per il comportamento tribale di Israele verso i l palestinesi . Questa antipatia non riguarda il diritto di Israele ad esistere, una falsità diffusa dall'ala dura dei sionisti. Israele esiste, e la maggior parte del mondo la riconosce Gli Israeliani hanno appena eletto una maggioranza di destra. Lieberman diventerà ministro .Egli ha chiesto l'espulsione degli arabi deputati nella Knesset. e ha proposto la revoca della cittadinanza agli arabi che non firmeranno un giuramento di fedeltà verso Israele. Non saranno affidabili, quindi, gli arabi che indossano i keffiyehs; o raccolgono fondi per Gaza Ha ipotizzato l'uso della bomba atomica contro hamas , come fecero gli Usa contro i Giapponesi.Lieberman ha acquisito un potente difensore negli Stati Uniti. Abraham Foxman, direttore nazionale della Anti-Defamation League,ignorando uno dei princi

Giochi Mediterraneo: Adaddi, Israele e Palestina non escluse

Israele e Palestina “non sono Paesi membri del Cijm e di conseguenza non è esatto parlare di esclusione dal XVI Giochi del Mediterraneo”. A ribadirlo è il presidente del Comitato internazionale dei giochi, l’algerino Amar Addadi, che aggiunge: “L’esclusione potrebbe riguardare un Paese iscritto, ma in questo caso la questione è diversa”. Sulla stessa line il Commissario straordinario di Pescara 2009, Mario Pescante: “Quattro anni fa in Spagna fu affrontato per l’ennesima volta il problema, ma quando l’assemblea andò al voto, tre quarti dei Paesi votarono per la non ammissione di Israele. Lo sport — conclude Pescante — non può risolvere i problemi che la plotica e la diplomazia non riescono a fare. Attaccare questo Comitato organizzatore è strumentale e stucchevole”. (05/03/2009) (Spr)

Lod è una cittadina povera: mosaico di ebrei e musulmani: un progetto

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sintesi personale 1Lod a 13 Km da Tel Aviv è una cittadina povera, dove vivono mosaici di etnie culturali diversi: musulmani, ebrei russi ed etiopici, cristiani . Un progetto culturale e artistico (LCF) cerca di favorire l'incontro Il responsabile, dottore Strisover, dichiara:"Lod ha caratteristiche tribali, raramente i diversi gruppi si mescolano anche se vivono nello stesso palazzo. Il primo passo è valorizzare ogni singola comunità"Jenya Pukshansky è il rappresentante della comunità degli ebrei russi e ,come la maggior parte dei residenti di Lod, ha significativamente interagito con gli altri, per la prima volta, in occasione delle riunioni LCF. Giudica positivamente quest'esperienza"Se si riesce a sviluppare questa città attraverso un dialogo interculturale ,si può ipotizzare la possibilità di migliorare non solo Lod, ma l'intero paese trasformando questa cittadina in un simbolo di cultura", ha detto WassermanL'obiettivo è dist

I Fratelli Neuman: Togliete il Nome di Nostra Nonna Dallo Yad vashem

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I FRATELLI NEUMAN: TOGLIETE IL NOME DI NOSTRA NONNA DALLO YAD VASHEM Al Presidente dello Stato di Israele e al Direttore di Yad Vashem (Museo dell’Olocausto) Togliete il nome di nostra nonna dal muro di Yad Vashem. 20 febbraio 2009 Michael Neumann e Osha Neumann http://www.counterpunch.org/neumann02202009.html Seguendo l’esempio di Jean-Moïse Braitberg, chiediamo che il nome di nostra nonna sia rimosso dal muro di Yad Vashem. Si chiamava Gertrud Neumann, e dai vostri registri risulta nata a Kattowicz il 6 giugno 1875 e morta a Theresienstadt. Braitberg accompagna la sua richiesta con ottime motivazioni e con una significativa testimonianza personale. Le sue parole sono illuminanti, ma concedono a voi – e a quanti stanno con voi – troppa considerazione. Io sarò breve. Per favore, consideratelo come un segno del mio disgusto e del mio disprezzo per il vostro Stato e tutto ciò che esso rappresenta.  Nostra nonna è stata vittima di quello stesso ideale