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la mappa del Muro

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vedere : il Muro della Follia: libro israeliano che smantella tutte le torie della destra e rivela i veri fini economici e politici di questo orrore http://frammentivo calimo.blogspot.com/2008/06/il-muro-della-follia-spesi-finora-10.html Mappa del Muro e delle colonie Mappa del Muro Mappa della suddivisione della Cisgiordania

1609 - 2009 Celebrazione del Quarto Centenario dell'espulsione dei moriscos spagnoli dalla Spagna cattolica

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 Mediterraneo negato tag: mondo arabo

Gideon Levy / 'Valzer con Bashir" un film irritante e ingannevole

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                                    Gideon Levy / 'Antiwar' film Waltz with Bashir is nothing but charade sintesi personale  il film è irritante, inquietante, scandaloso e ingannevole . Si merita un Oscar per l'animazione  - ma  costituisce una  vergogna per il suo messaggio. Non è un caso che, da quando ha vinto il Golden Globe, Folman non  ha menzionato  la guerra di Gaza,  così simile ,nelle immagini, al suo film. E' bene sottolineare che non è un film  nè  contro la guerra,nè  contro l'occupazione . E' un atto di  frode e di propaganda  per raccontare a noi stessi e al mondo come siamo belli e mostrare il lato buono del nostro paese. Un nuovo ambasciatore della cultura ,elegante e raffinato, si unisce ad Amos Oz e AB Yehoshua, in contrapposizione alla brutalità dei  militari ai checkpoint, dei  piloti che bombardano quartieri residenziali Perché abbiamo bisogno di propagandisti, ufficiali, commentatori e portavoce che trasmettono "informazione"?  I

M.O.: DEPUTATI USA A GAZA, SCIOCCATI DA DISTRUZIONE E SOFFERENZA

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MO: DEPUTATI USA A GAZA, SCIOCCATI DA DISTRUZIONE E SOFFERENZA ASCA-AFP) - Gaza City, 19 feb - Sono rimasti scioccati dalla condizione in cui hanno trovato la Striscia di Gaza dopo la devastazione del conflitto. Cosi' i deputati democratici americani Brian Baird e Keith Ellison, in visita nell'enclave palestinese, hanno commentato ''la portata della distruzione fisica e la profondita' della sofferenza umana'' che lascia un senso di vero e proprio ''sconcerto''. Il viaggio di Baird e di Ellison, che coincide con quello del senatore John Kerry a Gaza, rappresenta la prima visita ufficiale da parte di deputati americani da quando Hamas, movimento islamico inserito da Washington nella lista nera del terrore, ha preso il controllo del territorio nel giugno del 2007. Ellison ha criticato duramente le restrizioni sulla distribuzione di beni fondamentali nella striscia costiera paralizzata dai blocchi israeliani. ''Le persone, i bambini

A UN MESE DAL CESSATE IL FUOCO CENTOMILA SFOLLATI A GAZA

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A UN MESE DAL CESSATE IL FUOCO CENTOMILA SFOLLATI ... Dati pubblicati in un rapporto di Save the Children, che sottolinea anche la precaria situazione sanitaria degli sfollati Sono centinaia di migliaia i palestinesi rimasti senza abitazione in seguito all’offensiva militare israeliana effettuata nella Striscia di Gaza, iniziata con i bombardamenti aerei il 27 dicembre 2008 e proseguita poi con l’offensiva di terra a partire dal 3 gennaio 2009. Stando a un rapporto pubblicato ieri da Save the Children "almeno 100mila persone, inclusi 56mila bambini, si ritrovano a essere sfollati, a vivere nelle tende o in abitazioni sovraffollate, a un mese dalla dichiarazione del cessate il fuoco a Gaza". Stando ai dati diffusi da Save the Children, almeno 500mila persone, tra le quali 280mila bambini, sarebbero stati costretti ad abbandonare le proprie case durante il conflitto. Nelle zone distrutte durante l’offensiva, nel corso della quale sono stati rasi al suolo interi quartieri

Uri Avnery Tzipi Livni e il supplizio di Tantalo

Contrariamente a tutte le aspettative e a tutti i sondaggi, Livni ha battuto Netanyahu. Molti fattori sono implicati in questo risultato. Fra gli altri: le masse della sinistra erano terrorizzate dalla possibilità che vincesse Netanyahu, e si sono accalcate in soccorso del fronte della Livni allo scopo di “fermare Bibi!”. Inoltre la Livni – che non è mai stata identificata con il femminismo – si è ricordata all’ultimo momento di chiamare a raccolta le donne sotto la sua bandiera, ed esse hanno risposto alla sua chiamata.Ma è impossibile ignorare il principale significato di questa scelta: Netanyahu simboleggia la totale opposizione alla pace, l’opposizione a restituire i territori occupati, a congelare gli insediamenti ed a permettere la creazione di uno stato palestinese. Livni, d’altra parte, ha dichiarato più di una volta il suo totale appoggio alla soluzione dei “due stati”. I suoi elettori hanno optato per la linea più moderata.  Continua qi Tzipi Livni e il supplizio di Tantalo

Amira hass :La lezione della paura

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"Allora, cosa vi ha insegnato la guerra?", ha chiesto agli alunni l'insegnante di una delle scuole gestite dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) a GazaQuando i bambini sono tornati a scuola il 24 gennaio, una settimana dopo la violenta offensiva israeliana, l'Acnur ha dedicato la prima settimana di lezioni a giochi e discussioni. Sireen, 9 anni, è la mia fedele "informatrice" sulle questioni che riguardano i bambini. Mi ha raccontato cos'ha risposto alla domanda dell'insegnante: "Ho imparato il significato di fermezza, cooperazione e unione"Se non conoscessi bene Sireen, penserei che qualcuno l'ha istruita. C'è infatti chi sta provando a mitizzare la resistenza palestinese, e i bambini sono i più vulnerabili alla propagandaSireen, però, non ha usato le tre parole a sproposito. Ha imparato cos'è la fermezza nelle prime due settimane dell'offensiva, quando è rimasta chiusa con i suoi genitori

Amira Hass: palestinesi scudi umani dell'IDF

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Human shields I Palestinesi che abitano in un quartiere ad est di Jabaliya hanno spiegato ad Haaretz che soldati dell’esercito israeliano avevano loro imposto una quantità di compiti: creare con la mazza delle aperture nei muri, entrare nelle case davanti ai soldati e accertarsi che fossero davvero stati uccisi gli uomini armati. Risposta del portavoce dell’esercito israeliano: non c’è mai stato niente di simile, i combattenti avevano ricevuto istruzioni di non servirsi della popolazione civile nel quadro dei combattimenti. Gaza Alla domanda “ chi è?” è arrivata la risposta: “ Esercito di difesa di Israele ”. Majdi Abed Rabbo, 39 anni, ufficiale dell’informazione palestinese dell’Autorità Palestinese a Ramallah, che abita nel quartiere Izbet Abed Rabbo ad est di Jabaliya, era sceso ad aprire la porta. Si è trovato di fronte al figlio dei vicini, Mahmoud Daher, che aveva dietro un soldato che gli piantava il fucile nella schiena. Il soldato allora ha spostato Mahmoud per puntare

Gideon LevyLasciamo che sia Netanyahu a vincere

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Per 16 anni siamo stati abbindolati dal processo di pace. Ne parliamo e riparliamo, farfugliamo e parlottiamo ed in generale ci sentiamo orgogliosi di noi stessi; ma nel frattempo le colonie si espandono incessantemente e Israele sfrutta ogni possibilita' per fare uso della forza, inoltre il ritiro unilaterale non ha portato alcun beneficio al processo di pace.  Lasciamo che sia Netanyahu a vincere

Enzo Traverso:8 maggio 1945

P remetto che oggi è difficile parlare della giornata della memoria senza metterla in relazione con quello che sta avvenendo in Medio Oriente. Non dico che sia una via obbligata, ma c’è una sorta di coincidenza tra questo anniversario e la cronaca dei giorni trascorsi che rende difficile, per non dire impossibile, non stabilire un rapporto. Lo si vede nei commenti della stampa, di una certa parte dell’opinione pubblica in vari paesi europei, come negli slogan che si sentono scandire nelle manifestazioni. D’altra parte questo stesso discorso politico è soggiacente alla strategia israeliana nei Territori occupati da quarant’anni. Fin dalla Guerra dei sei giorni, Israele ha presentato l’Occupazione dei territori palestinesi motivandola con un’esigenza di autodifesa e come la condizione per evitare un nuovo Auschwitz. Un tema ricorrente già in passato. Basti ricordare che si parlava di “Linea Auschiwtz” per definire le frontiere israeliane precedenti la Guerra dei sei giorni. Questo s

Ambasciatore Iraniano: tutti i paesi devono rinunciare all'atomica

1Commento: perfettamente d'accordo. Con l'involuzione democratica delle società così dette democratiche: questa mi sembra la proposta più realista e saggia Iran: All countries must disarm nukes 2 Nucleare: 118 Paesi appoggiano la proposta iraniana di bandire gli attacchi a impianti atomici Vienna, 26 agosto - Sono 118 i Paesi che appoggiano la proposta iraniana di messa al bando di attacchi contro impianti nucleari, proposta che la Repubblica islamica presenterà a settembre all'assemblea generale dell'Agenzia atomica internazionale. Questo emerge da una lettera inviata dall'Egitto al direttore generale dell'Agenzia Mohammed el Baradei, come riferisce la Reuters. Nucleare: 118 Paesi appoggiano la proposta iraniana di 3 MO: assemblea Aiea approva proposta zona denuclearizzata VIENNA - L'assemblea generale dell'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica (Aiea) ha approvato a maggioranza, oggi a Vienna, una risoluzione non vincolante che mira a fare

Parroco di Gaza: la guerra non è finita

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"La guerra non è finita, continua con bombardamenti concreti e quotidiani, con i confini che restano chiusi, con i volti dei bambini segnati dalla violenza, con le nostre vite regolate dalle decisioni e dai capricci israeliani": raggiunto dalla MISNA a Gaza, padre Manuel Musallam – unico sacerdote cattolico della Striscia, parroco della chiesa della 'Sacra Famiglia' – parla a un mese esatto dalla fine dell'operazione militare israeliana 'Piombo fuso' che dal 27 dicembre al 17 gennaio ha causato la morte di oltre 1300 persone e il ferimento di altre 5400, in gran parte civili, per almeno un te rzo donne e bambini. "Gaza è un tappeto di macerie e di tende – dice padre Musallam che nei giorni dell'offensiva fu tra le voci più nitide che riuscirono a spezzare il silenzio su ciò che stava avvenendo – i più fortunati hanno ancora le loro case, altri hanno ricevuto un alloggio provvisorio o hanno trovato ospitalità presso parenti, i meno fortunati v

2 Come il servizio segreto israeliano ha ostacolato i piani nucleari dell'Iran

Londra, 17 febbraio - Stando al The Daily Telegraph, Israele ha lanciato una guerra dietro le quinte al programma nucleare iraniano contemplando anche l'assassinio degli scienziati coinvolti nella realizzazione del programma per rallentare il processo ed evitare uno scontro armato aperto tra i due Paesi. Un ex funzionario della Cia, citato dal giornale, ha detto che l'obiettivo è far deragliare il programma iraniano e per il momento si cerca di "rallentarlo, rallentarlo, rallentarlo, sino a quando non emerge una soluzione diversa". Con la cooperazione americana le operazioni segrete israeliane puntano all'eliminazione del personale coinvolto nel programma e a sabotare "la catena di approvvigionamento nucleare" dell'Iran. Israele sarebbe dietro la morte avvenuta nel 2007 di uno scienziato dell'impianto nucleare di Isfahan, Ardeshire Hassanpour, deceduto ufficialmente a seguito di un misterioso avvelenamento da gas tossico. fonte israeliana http://

Daniela Gross :Donne d'Israele: Amira Hass

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“ Sono abituata a essere considerata impopolare.  Per me non è un problema. Molti israeliani mi considerano una traditrice, ma altri mi leggono con interesse e si sentono solidali con le opinioni che esprimo”. Amira Hass, prima e unica giornalista israeliana a vivere a Gaza e in Cisgiordania, ha uno stile diretto e pungente. Anche quando le domande entrano nel vivo della sua esperienza personale. Non teme per se stessa? le chiede l’intervistatore. E lei, serafica, “sono abituata”: “credo che fare il giornalista significhi sorvegliare i centri di potere, osservare da vicino come vengono applicate le politiche dei governi e se rispettano nei fatti ciò che hanno promesso i governanti”. continua qui Leggi tutto...

Alain Gresh * Vittime del piombo fuso

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Leggi tutto... Nella notte di sabato 3 gennaio 2009 l'esercito israeliano ha lanciato un'offensiva terrestre a Gaza, dando così un seguito agli attacchi aerei iniziati il 27 dicembre. Utilizza tutti i mezzi a sua disposizione: carri armati, tiri di artiglieria, bombardamenti, ecc. Quel che inquieta di più è che malgrado una decisione della Corte suprema, Israele proibisce ai giornalisti di entrare nel territorio. Human Rights Watch in un comunicato emesso il 5 gennaio a Gerusalemme, ha chiesto alle autorità israeliane di lasciare entrare a Gaza i giornalisti e gli osservatori. Fonti palestinesi assicurano che almeno 12 persone sono morte (1) in seguito a tiri di artiglieria nella città di Beit Lahiya. Un'ambulanza inviata espressamente è stata colpita a sua volta. Questo ha paralizzato i contatti. Un video diffuso da Sabbah tv mostra alcune vittime degli «eccessi» israeliani su un mercato. È chiarissimo fin dal primo momento che le vittime civili palestinesi saranno

Amira Hass / Joha Ibrahim colpito da un cecchino mentre sventolava una bandiera bianca

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Sintesi personale 5 gennaio 2009, nel quartiere di Gaza City, un uomo di circa il 60 spinge una donna anziana,sua madre, su una carriola. Un ragazzo di 15 anni ,Ibrahim ,cammina al loro fianco, agitando un panno bianco:circa 80 persone li seguono con le mani alzate . "Nella notte tra Sabato e Domenica, tra il 3 e il 4 gennaio", racconta Joha " I missili cadevano in tutte le direzioni. Morivamo di paura e ci siamo rifugiati con i bambini all'interno della casa. I soldati hanno cominciato a gridare "aprite la porta"Una ragazza si è affrettata ad ubbidire , il resto della famiglia è scesa con le mani alzate. I soldati, dodici o venti, hanno fracassato una porta e trasformata la casa in una avamposto militare. Le bombe avevano distrutto la parte superiore dell'abitazioneUn ufficiale ha gridato " 'Yallah - tutti a Rafah. Voglio far saltare la casa.' Non potevo credere alle mie orecchie. Ho dedicato tutta la mia vita

Gideon Levy: il sionismo legittima ogni violenza?

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La sinistra israeliana è morta. Negli ultimi nove anni, del campo pacifista aveva solo il nome. Il partito laburista, Meretz e Kadima pretendevano di parlare in nome della pace, ma si è trattato solo di un trucco, di un inganno. I laburisti e Kadima hanno fatto due guerre e continuato a costruire insediamenti in Cisgiordania; il Meretz ha appoggiato entrambe le guerre. La pace è rimasta orfana. Gli elettori israeliani, a cui è stato fatto credere che non ci fosse nessuno con cui trattare e che l’alternativa fosse perciò l’uso della forza – guerre, omicidi mirati e colonie – con queste elezioni hanno chiaramente detto la loro: una liquidazione del partito laburista e del Meretz. È stato solo per inerzia che questi due partiti siano riusciti a racimolare i pochi voti conquistati.Non poteva andare diversamente. Dopo tanti anni in cui a malapena qualche protesta si è levata dalla sinistra, mentre la piazza, quella stessa piazza che espresse il suo sdegno dopo Sabra e Chatila, è rimasta

New York; striscioni "free palestina" esposti dagli ebrei contro l'occupazione

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Pro-Palestinian banner on the highway - a Jewish initiative perchè noi ebrei andremo alle manifestazioni