Gideon Levy: GUERRA di Gaza
Hanno preso posizione faccia a faccia: armati e pronti ad avanzare. Tesi verso il confronto armato e pronti a dare la loro vita per i loro valori e la loro fede. Due popoli, due nazioni, due eserciti in un incontro inevitabile: la guerra. Scusate, avete detto «due eserciti»? Avete detto «guerra»? Allora è vero: nella nostra storia, è la lingua a forgiare i fatti invece della realtà.E’ vero: le parole non uccidono, ma le parole possono facilitare decisamente il lavoro di chi uccide. Dall’alba dell’occupazione israeliana nei territori, e ciò risale a molto tempo fa – e forse in realtà dalla creazione dell Stato, o forse in realtà dal rinnoveamento dell’ebraico – la lingua è stata reclutata come riservista in servizio attivo e non ha mai tolto l’uniforme. Guerra dopo guerra, lavaggio dopo lavaggio – le parole sono mandate al fronte. Esse non fanno scorrere il sangue, è vero, ma rendono la sua visione un po’ più lieve, a volte anche più piacevole. Giustificano, autorizzano, purificano,