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Carlo Strenger,:La psiche scissa di Israele

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  In occasione del convegno annuale sullo ‘stato della nazione’ organizzato dall’Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale, M.K. Avishay Braverman ( membro del partito laburista (N.d.T.) ) ha lamentato che Israele sta andando in pezzi. Il nostro sistema educativo, di cui un tempo in Israele s’andava fieri, è allo sfascio; la corruzione nella pubblica amministrazione è alle stelle; le nostre università stanno morendo di fame; e il debito pubblico è drammatico quasi quanto quello del Brasile.Le lamentele di Braverman riflettono un disagio generalizzato che pervade lo stato d’animo della popolazione israeliana. Per la prima volta nella storia di Israele lo scetticismo riguardo alle sue possibilità di sopravvivenza, le preoccupazioni sul suo sistema di norme statali, e l’interrogativo se esisterà ancora fra 50 anni, serpeggiano nella società e nei media. Ciò è strano, se si pensa che in passato Israele è stato in situazioni di pericolo esterno ben più gravi, e che oggi le sue r

Libano: Israele protesta,Onu da' ragione a militari italiani

(ANSA) - GERUSALEMME, 22 LUG - Israele protesta, l'Onu da' ragione agli italiani. Motivo: il saluto militare in Libano al passaggio delle bare con 200 arabi uccisi. Israele ha protestato perche' i soldati italiani hanno salutato militarmente le bare con circa 200 arabi. Unifil: 'E' da sempre costume dei militari salutare militarmente i feretri al loro passaggio', sia per militari che civili';lo stesso e' stato fatto per le salme israeliane. L'Onu: non e' stato fatto nulla di contrario ai regolamenti .

Nuovo attacco a Gerusalemme con un Bulldozer: 16 feriti

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1.200 abitanti isolati dall'esercito, nell'area più povera della Cisgiordania

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e Nazioni Unite dichiarano l'emergenza acqua e le autorità israeliane rispondono con un ordine di demolizione di una nuova cisterna di acqua e di abitazioni. At-Tuwani, Colline a Sud di Hebron: Il 4 luglio l'esercito israeliano ha chiuso ulteriormente l'unico accesso all'area di Masafer Yatta, la zona più povera della Cisgiordania in cui vivono circa 1200 persone. La strada deve rimanere sempre aperta, secondo il diritto umanitario internazionale e secondo un'accordo tra Autorità Palestinese e lo Stato d'Israele, in quanto a Yatta vi è l'ospedale, le scuole superiori e il mercato in cui i pastori dell'area si recano a vendere i prodotti della pastorizia.Tra gli abitanti dell'area vi è anche una donna che partorirà a breve. Diversi blocchi sulla stessa strada, e a pochi metri uno dall'altro, erano stati messi nei giorni precedenti, così che da oggi con l'aggiunta di montagne di terra e detriti che chiudono la strada, è impossibile passa

Ury Avnery : e lo Stato si chiamerà Israele

Ogni volta che sento la voce di David Ben-Gurion pronunciare le parole «perciò siamo qui riuniti...» penso a Issar Barsky, un giovane affascinante, fratello minore di una mia amica. L'ultima volta che ci siamo incontrati fu davanti al refettorio del Kibbutz Hulda, il 14 maggio 1948. La notte successiva la mia compagnia avrebbe attaccato al-Qubab, un villaggio arabo sulla strada per Gerusalemme, a est di Ramle.(…) P ochi giorni dopo fu ucciso. Così ancora oggi lo ricordo come era allora: un ragazzo di 19 anni, sorridente, un Sabra alto, pieno di gioia di vivere e di innocenza. Più ci avviciniamo alle celebrazioni del grandioso 60esimo anniversario, più sono tormentato dalla domanda: se Issar potesse aprire gli occhi e vederci oggi, ancora ragazzo di 19 anni, che cosa penserebbe dello Stato che fu ufficialmente costituito quel giorno? Vedrebbe uno Stato che si è sviluppato oltre i suoi sogni più folli. Da una piccola comunità di 635mila anime (più di 6000 delle quali sarebbero morte

Israele e la bufala del «Foglio»

In una Italia dove alligna il pressappochismo, dove permane - con altre forme e altri strumenti che in passato - la guerra per bande, dove la demonizzazione dell'avversario politico è prassi, s'innesta l'ennesimo gravissimo episodio ma passato sotto silenzio e come disperso nell'alveo della fellonia nazionale. La storia è presto detta. Un funzionario informatico dell'Istat, Daniele Frongia, democratico verace, da oltre dieci anni impegnato con associazioni israeliane e palestinesi, anche come osservatore di una commissione parlamentare, nonché professionista di vaglia, comincia a ricevere telefonate anonime minatorie e zeppe di insulti; le associazioni di cui sopra cominciano a evitarlo sino a comprometterne le relazioni che legano le parti finché, e siamo all'epilogo, la direzione dell'Istituto lo chiama a rapporto chiedendogli formalmente spiegazioni sull'appello da lui firmato di matrice liberticida che chiama in causa, indebitamente,anche l'

di Uri Avnery e la guerra libanese:articoli

1 "L'unico modo per vincere una guerra in Libano? Evitarla Per avere la pace nel confine israeliano a nord, tutti i potenziali nemici, primo fra tutti la Siria, devono essere coinvolti. Infine, bisogna ricordare che esiste un solo modo per vincere una guerra in Libano: evitarla  Continua qui   2 URI AVNERY: Uccideteli, Uccideteli tutti 3 URIAVNERY : Libano e i mercanti della pace 4 URI AVNERY:non meravigliamoci dell'odio arabo Commento: profetico