Post

Yehoshua, i colori della pace

Ho tradotto quasi integralmente dal quotidiano Haaretz l'intervista ad Avraham B.Yehoshua di cui recentemente sono stati riportati dei brani sul Corriere della Sera. Credo che solo leggendone la versione originale e completa si possa comprendere più precisamente il suo pensiero. Continua Le coordinate Galat(t)iche 2 La storia, ambientata in Spagna, ha per protagonista un anziano regista del cinema israeliano, che ripercorre a ritroso la propria biografia e le opere che ha creato, e mentre lo fa è afflitto da sensi di colpa per un torto che ha fatto a un suo allievo e sceneggiatore. In quel romanzo che ha la scrittura, la struttura, l'attenzione ai dettagli e il ritmo degni della sua migliore produzione, sono condensati tutti i temi cari a Yehoshua: la memoria che affiora come in un processo psicanalitico; il rapporto maestro-allievo e tra la vecchiaia e la gioventù; l'amore; la bellezza; l'arte che trasforma la materia volgare in trascendenza. Alla geografia dell&

Sderot: domande inquietanti sul sistema difensivo

Immagine
1 Sintesi solo elementi essenziali IL sistema difensivo ,approvato lo scorso anno, non è in grado di intercettare i Qassam lanciati da Gaza Così Olmert che si era sempre rifiutato di fortificare le case di Sderot ,ora deve accettare di rinforzare 8000 case spendendo 300 milioni di euro. Una spesa troppo onerosa per cui ,nei prossimi due anni, solo 3600 case saranno protette adeguatamente. Ultimo capitolo di una storia di inganni da parte dei politici che ,inspiegabilmente, hanno sempre rifiutato di esaminare altri sistemi di difesa Ciò pone alcune domande. Da tempo si sapeva che il sistema difensivo non era efficace contro i missili a corto raggio e allora perchè il pubblico non è stato informato e gli abitanti di Sderot sono stati illusi?nessuno chiede nulla ad Olmert eppure sono stati spesi centinaia di milioni di dollari. Il 13 gennaio è stata inviata una lettera a Barak dal capo della Sha'ar Hanegev Alon Schuster. Egli ha sottolineato che il tempo di reazi

G. Levy: l'IDF confisca ingenti somme di denaro in una notte

SINTESI personale Fadel Abdeen, ad Hebron, ha la più grande agenzia di cambiavalute. l'IDF lo ha chiuso per sei mesi con l'accusa di finanziamento ad organizzazioni terroristiche, Abden afferma che l'autorità palestinese controlla che nulla venga utilizzato per finanziare hamas. Cmq sia il denaro non c'è più, è stato confiscato ,così come nelle principali città della Cisgiordania. Ci riceve il Presidente della Camera del Commercio di Hebron : Ismail Haniyeh,intorno a lui siedono ricchi uomini d'affari ..Israele, in una notte, ha tolto loro somme ingenti di denaro. Parlano con noi: Abdeen , 53 anni, ha negozi a Hebron, Ramallah e Betlemme; Mohi al-din Natsheh, 46 anni , con due negozi, e Sharif Wuswus, 46, con uno solo La gente preferisce i servizi bancari delle agenzie, tutto è registrato , tutto è scritto (un giro di affari giornaliero di 100.000 dollari) Il lunedì notte, Abdeen è andato a letto, come al solito,. Si è svegliato improvvisamente, s

Bradley Burston: a Novembre voterò Cristiano

Sintesi In questa campagna elettorale americana tutti vogliono dimostrare di essere più cristiani degli altri.Io non chiedo questo .Io voglio che il mio candidato sia un vero cristiano:capace di emulare Gesù ,guarire un paese che è ferito e spaccato nel suo interno (Matteo 5:44) Il messaggio di amare i propri nemici non è debolezza, ma saggezza. Consiglia di fare tutto il possibile prima di aprire il fuoco. Se si costretti a farlo , esorta ad essere giudiziosi nella sua applicazione , di esplorare tutte le possibilità , di riaprire i negoziati, mentre si combatte (Matteo 5:39) .Offrire l'altra guancia vuol dire dimostrare fermezza di fronte alla provocazione,conoscere la differenza tra auto-difesa e vendetta, considerare attentamente e responsabilmente le conseguenze di una reazione , senza farsi trascinare dal pregiudizio Romani 12:19-21) (Matteo 6:19) Emulare Gesù. Guarire. Ciò vuol dire riconsiderare la sacralità della ricchezza materiale,riconsiderare la conc

Ecco cosa vogliono gli Usa da Gaza

Immagine
Sintesi Mentre infuriava la Seconda guerra libanese ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger incontrò il generale Dan Harel, per esprimere sia l'insoddisfazione Usa per la conduzione della guerra sia per esprimere il timore che Israele stesse minando gli interessi americani Particolarmente deluso si dimostrò Dick Cheney . Il misterioso attacco israeliano in Siria lo scorso settembre e l'assassinio di Imad MUGHNIYAH a Damasco possono migliorare l'immagine di Israele, ma non ripristinare la fiducia americana nella sua capacità di occupare la Striscia di Gaza,sconfiggere hamas e consegnare ad Abu Mazen Gaza . Questo è ciò che vorrebbe l'America. Ma è difficile dimenticare sia la scarsa operatività militare dimostrata da Israele nella guerra libanese,sia che lo status quo a Gaza possa continuare a lungoUna vasta operazione israeliana, con l'incoraggiamento americano, potrà iniziare solo dopo che le forze di Abbas saranno addestrate . Ma,forse, allora, gl

DI URI AVNERY:un finale inevitabile

Immagine
o un interesse speciale in questo argomento. Quando entrai nell'Irgun all'età di 15 anni, mi venne detto di leggere dei libri sulle precedenti guerre di liberazione, particolarmente su quella polacca e quella irlandese. Lessi diligentemente ogni libro su cui potei mettere le mani ed ho da allora seguito le insurrezioni e le guerriglie nel mondo intero, come quelle in Malaya, nel Kenia, nello Yemen del sud, in Sudafrica, nell'Afghanistan, nel Kurdistan, nel Vietnam ed altre. In una di esse, la guerra algerina di liberazione, ho avuto una certa partecipazione personale. Quando appartenevo all'Irgun, lavorai nell'ufficio di un avvocato istruito ad Oxford. Uno dei nostri clienti era un alto funzionario britannico del governo del Mandato. Era una persona intelligente, piacevole e divertente. Mi ricordo che una volta, quando se ne andò, un pensiero mi attraversò la mente: come possono delle persone tanto intelligenti condurre una politica così insensata? Da allora, più so

Betlemme : il Muro e la colonizzazione. Testimonianze

Immagine
Muri di campagna. Bilal Jado è un ragazzo palestinese di 21 anni, alto e forte. Vive in una fattoria alle porte di Betlemme, in mezzo alla campagna e agli animali, dove la sua famiglia risiede da generazioni. Il viso di Bilal s’illumina quando mostra orgoglioso le terre coperte di ulivi dove è nato, ma s’incupisce quando indica il muro. Alto, freddo, grigio. Il muro di separazione che il governo israeliano ha cominciato a costruire nell’estate del 2002 è apparso all’improvviso nella vita di Bilal e della sua famiglia. “Ovviamente, sapevamo quello che stava succedendo, ma non pensavamo che sarebbe arrivato così presto”, racconta Bilal. “Una mattina sono venuti qui alcuni uomini in abiti civili. Hanno annunciato alla mia famiglia che i lavori per la costruzione della barriera stavano per cominciare nella campagna attorno a casa nostra. Hanno offerto un indennizzo per abbandonare la terra dove tutti i miei familiari ed io stesso siamo nati. La sera mio padre ci ha riuniti tut